lunedì
22 Dicembre 2025

Da Fèsta e Meme nasce “Schiusa” la nuova rassegna tra teatro, danza e letteratura

Dalle radici di Fèsta e MEME, storici festival disseminati sul territorio ravennate e faentino, nasce la nuova rassegna itinerante Schiusa, che si sviluppa con oltre 20 appuntamenti tra Ravenna e Faenza da ottobre e dicembre, con incursioni a Castel Bolognese. La cura artistica è di Menoventi e di E Production, e coinvolge artisti del territorio come gruppo nanou, Nerval Teatro e Roberto Magnani (Teatro delle Albe), aprendosi al tempo stesso alle sinergie con altri territori, come ad esempio l’ospitalità della compagnia pugliese Ultimi Fuochi Teatro. 

Dopo il prologo e le anticipazioni presentate nel mese di settembre, la programmazione di Schiusa conferma la propria vocazione multidisciplinare con un calendario tra teatro, danza, musica e letteratura e immaginando anche momenti di formazione e di confronto con gli spettatori. Un elemento fondamentale della programmazione rimane la formazione, attraverso la proposta a Faenza di tre cicli di Laboratori MEME per bambini, ragazzi e adulti, a cura di Consuelo Battiston e Gianni Farina.

«Con Schiusa – ha dichiarato l’assessora regionale alla Cultura Gessica Allegni – riconosciamo una rassegna capace di tenere insieme qualità artistica, ricerca e innovazione. Il suo vero punto di forza è la rete: realtà diverse del nostro territorio collaborano con efficacia, condividendo spazi, competenze e progettualità. La diffusione tra Ravenna, Faenza, Lugo e Castel Bolognese porta cultura vicino alle persone, valorizzando luoghi e comunità, mentre la vocazione alla sperimentazione offre agli artisti l’opportunità di cercare linguaggi nuovi e di dialogare con pubblici differenti. Come Regione Emilia-Romagna sosteniamo con convinzione le attività della “Cooperativa E” attraverso la Legge 13 sullo spettacolo, perché attraverso iniziative come questa promuove l’innovazione, la multidisciplinarietà e la crescita di filiere culturali radicate e inclusive».

La rassegna si aprirà il prossimo 25 ottobre alla Casa del Teatro di Faenza con la presentazione del reading di Menoventi La mia vita è un libro aperto – Letture dai racconti di Lucia Berlin che porta in prima piano frammenti di vita quotidiana al femminile, confrontandosi con temi come la precarietà del lavoro, le solitudini della contemporaneità e la povertà. Il reading sarà presentato anche il successivo 5 novembre, alle 21, a Castel Bolognese.
Schiusa prosegue con la presentazione dello spettacolo Finale di partita di Nerval Teatro che, dopo un lungo affondo su Samuel Beckett, chiude il ciclo con la messa in scena del testo integrale di una delle più importanti opere dell’autore irlandese. Il lavoro di Nerval Teatro porta in primo piano il tema della disabilità e dell’inclusione sociale attraverso l’arte: in scena accanto ai professionisti Maurizio Lupinelli e Barbara Caviglia, anche gli attori con disabilità Carlo De Leonardo e Matteo Salza. Lo spettacolo sarà presentato in serale il 27, 28 e 29 ottobre e in matinée il 28 e 29 in un percorso che coinvolge le scuole secondarie di II grado di Ravenna. Spazio anche alla questione dell’accessibilità agli spettacoli di persone con disabilità sensoriale con la proposta di un touch tour, ovvero un percorso di conoscenza tattile della scena dedicata a persone cieche o ipovedenti, da realizzarsi un’ora prima dell’inizio dello spettacolo, a cura della compagnia e previa prenotazione.
La rassegna presenta poi, in collaborazione con Ravenna Teatro, l’apertura del nuovo spettacolo di Roberto Magnani MALPELO, La verità sta nelle tenebreTerzo scavo, che ci porta nelle trame della scrittura di Giovanni Verga, un labirinto oscuro di indagine nelle profondità del teatro. L’appuntamento si terrà presso il Teatro Rasi, come parte del Prologo della Stagione dei Teatri di Ravenna Teatro.
A novembre lo spazio delle Artificerie Almagià si farà scenario di Specie di spazi. I’m not human at all, originale formato che intreccia incontri, dj set e azioni performative di gruppo nanou con Carolina Amoretti: tre giorni in cui pensieri, suoni e corpi andranno a costruire un ambiente accogliente, fluido e collettivo, tra mistero e immaginazione, con ospiti d’eccezione e dj set di RYF, Alos e Bruno Dorella.
Il 13 novembre al Teatro Socjale di Piangipane, in collaborazione con La Stagione dei Teatri di Ravenna Teatro, e il 3 dicembre alla Biblioteca Comunale Luigi Dal Pane di Castel Bolognese, andrà in scena Veglia di Menoventi, serata spettacolo che celebra i vent’anni di attività della compagnia faentina all’insegna dell’ironia filosofica che sempre ha permeato il percorso del duo Farina-Battiston. Per ciascuna serata di spettacolo, tra giochi e sfide collettive che coinvolgeranno il pubblico, è previsto l’accompagnamento musicale dal vivo che sarà affidato, serata per serata, a un artista diverso: per il 13 novembre in programma l’incursione dell’artista toscano Muni, mentre per il 3 dicembre arriverà l’artista e cantautore turco Özgür Yalçin. All’interno di Schiusa, il 15 e 16 novembre, viene ospitato il duo salentino Ultimi Fuochi Teatro che, in coproduzione con Teatro delle Albe / Ravenna Teatro, presenta Non una voce, speciale formato per 4 spettatori che si sviluppa lungo un viaggio a tappe in automobile. Assieme all’attore protagonista Roberto Magnani, gli spettatori saranno partecipi di un viaggio di immaginazione in uno scenario post-apocalittico dove l’umanità sembra sparita dalla faccia della Terra.

Chiude la rassegna l’appuntamento fisso di dicembre a cura di Club Adriatico, iconica rassegna dedicata alla musica elettronica sperimentale con ospiti scelti tra le più interessanti scene musicali a livello nazionale e internazionale.

All’interno di Schiusa, trova casa lo storico progetto formativo di Menoventi MEME, con tre cicli di laboratori di teatro a Faenza: due percorsi laboratoriali, per l’infanzia e l’adolescenza, saranno condotti da Consuelo Battiston da novembre 2025 ad aprile 2026. Alla fine dei tre percorsi laboratoriali verrà allestito uno spettacolo conclusivo che coinvolgerà tutti i partecipanti ai laboratori e che si terrà al Teatro Masini di Faenza il prossimo 18 aprile 2026.

Programma:

25 ottobre, ore 21
La mia vita è un libro aperto – Letture dai racconti di Lucia Berlin di Menoventi
Casa del Teatro, Via Guglielmo Oberdan 7,  Faenza
Teatro/Reading

28 / 29 ottobre, ore 10
27 / 28 / 29 ottobre, ore 21
Finale di partita di Nerval Teatro
Artificerie Almagià, Via dell’Almagià 2, Ravenna
Teatro

30 / 31 ottobre e 1 novembre, dalle ore 21
MALPELO, La verità sta nelle tenebre – Terzo scavo
di Roberto Magnani/Teatro delle Albe + Appuntamenti al buio a cura di Rodolfo Sacchettini
Teatro Rasi, Via di Roma 39, Ravenna
Teatro + incontro e ascolto
In condivisione con La Stagione dei Teatri a cura di Ravenna Teatro

4, 5, 6 novembre, ore 19 
Specie di spazi – i’m not human at all di gruppo nanou
Artificerie Almagià, via dell’Almagià 2, Ravenna
Danza + incontri + dj set

5 novembre, ore 21
La mia vita è un libro aperto – Letture dai racconti di Lucia Berlin di Menoventi
Biblioteca Comunale Luigi Dal Pane, Piazzale Poggi 6, Castel Bolognese
Teatro/Reading, ingresso gratuito

13 novembre, ore 21
Veglia di Menoventi
Ospite musicale Muni Teatro Socjale, Via Piangipane 153, Ravenna
Teatro
In condivisione con La Stagione dei Teatri a cura di Ravenna Teatro

15, 16 novembre, ore 19, 20.30, 22
Non una voce di Ultimi Fuochi Teatro
Giardino Melvin Jones (adiacente al Parcheggio via Cavour), Faenza Repliche con posti limitati, prenotazione obbligatoria
Teatro/performance itinerante in auto e a piedi

3 dicembre, ore 21
Veglia di Menoventi, ospite musicale Özgür Yalçin
Biblioteca Comunale Luigi Dal Pane, Piazzale Poggi 6, Castel Bolognese
Teatro, ingresso gratuito

27 dicembre, ore 23 
Club Adriatico
Artificerie Almagià, via dell’Almagià 2, Ravenna
Musica/party

MEME – Laboratori di teatro a Faenza
Percorsi per l’infanzia e l’adolescenza condotti da Consuelo Battiston: da novembre ad aprile, il martedì per ragazzi, il mercoledì per bambini, dalle ore 17 alle 19.
Percorso per adulti da gennaio ad aprile condotto da Gianni Farina, il mercoledì dalle ore 20.30 alle 22.30.

Una settimana di incontri e iniziative per ricordare l’81esimo anniversario della Liberazione di Cervia

Cervia si prepara a una settimana di iniziative e appuntamenti per celebrare l’81esimo anniversario della liberazione della città: il fulcro delle celebrazioni è previsto per domenica 26 ottobre, con una rievocazione storico-didattica in centro. In Piazza Garibaldi, dalle 10 alle 15 sfileranno veicoli e mezzi risalenti alla seconda guerra mondiale ed equipaggi d’epoca. L’evento è curato dall’Associazione “Gotica Romagna”. L’evento sarà accompagnato dal concerto della banda di Cervia, ed è prevista la deposizione delle corone di fiori su tutte le lapidi del centro storico.

Le celebrazioni saranno diffuse su tutta la settimana anche grazie alla creazione di un nuovo festival dedicato alla pace, “Voci per la Pace. Percorso nei valori di comunità”.
Si parte martedì 21 ottobre, alle 11 con la rappresentazione de “L’Europa non cade dal cielo” all Teatro Comunale, per i ragazzi dell’alberghiero. Lo spettacolo è di Sounds of EuRoPe in collaborazione con Ravenna Teatro, Conservatorio statale G. Verdi e Liceo Artistico-Musicale Nervi Severini di Ravenna.

Mercoledì 22, alle 16, inaugura alla Sala Rubicone la mostra L’Arte è libertà (21esima edizione). “ Michi in… rete” Personale del pittore Luciano Michi. La mostra rimarrà aperta fino al 2 novembre e tutti i giorni dalle 16 alle 19. Giovedì 23, appuntamento alla Biblioteca comunale alle 17 con La canzone jazz dal ventennio al dopoguerra. Un viaggio musicale attraverso il ventennio fascista fino ad arrivare al dopoguerra con il ritorno alla libertà, alla voglia di riscatto e leggerezza degli anni Cinquanta. Incontro con la musicista e compositrice Rossella Giannini. Sabato 25 si parte alle 8.30 con la deposizione delle corone sui cippi del territorio cervese. Alle 16 il Lungomare Milano Marittima (all’altezza di via Pietro Mascagni) ospiterà uno spettacolo con ricostruzione storica e una visita guidata ai bunker, a cura della Gotica Romagna e dell’Associazione CRB 360.

Domenica 26 si entra nel vivo delle celebrazioni: ritrovo alle 7 della colonna Gotica Romagna con colazione offerta dalla Proloco Riviera dei Pini a “La Casina” Parco Gemelli Tagliata di Cervia. Si prosegue con la rievocazione dell’entrata a Cervia dei liberatori e con il concerto. Alle 10.30 partirà il corteo per la deposizione delle corone sulle lapidi. Alle 12.30 pranzo della Liberazione a Cucina Sorriso, in via Levico, con Silvio Bertilorenzi e il team di volontari. Nel corso del pranzo si terranno tre relazioni “La Liberazione di Cervia”, “Le staffette di Cervia e a Cervia”, “La musica della Liberazione” a cura di Massimo Buda. Il ricavato del pranzo andrà a sostegno del progetto Cervia Social Food. La giornata si chiude con un trekking di narrazione di due ore con partenza in Piazza Garibaldi alle 14.30. La guida Ambientale Escursionistica sarà Rocco Penazzi, mentre i racconti sono affiati a Giancarlo Dini. Organizzato da Biblioteca Comunale Maria Goia in collaborazione con Agenda Filosofica. Gli incontri si chiudono mercoledì 29, alle 16, alla biblioteca comunale con i racconti dello storico Massimo Buda su “Cervia 1944-1946: Dalla Liberazione alle prime elezioni”.

Il cordoglio di Bagnacavallo per la morte della cittadina onoraria Sofia Corradi, ideatrice dell’Erasmus

Il sindaco Matteo Giacomoni, la giunta e l’intera Amministrazione comunale di Bagnacavallo esprimono cordoglio per la scomparsa della professoressa Sofia Corradi, ideatrice del programma europeo Erasmus e cittadina onoraria del Comune dal 2018.

«Sofia Corradi – dichiara il sindaco Giacomoni – è stata una donna che ha saputo cambiare la vita di milioni di giovani europei, offrendo loro l’occasione di studiare, conoscere e crescere oltre i confini del proprio Paese. La sua visione dell’Europa come comunità di persone e culture resta un’eredità preziosa anche per le nuove generazioni. Bagnacavallo la ricorda con gratitudine e affetto per la sua intelligenza, la sua umanità e la forza con cui ha creduto nel valore dell’educazione e dello scambio internazionale».

Nel 2018, nella Sala Oriani dell’Ex Convento di San Francesco, le venne conferita la cittadinanza onoraria di Bagnacavallo per aver incarnato pienamente lo spirito aperto e solidale della città. In quell’occasione, la professoressa Corradi si rivolse ai giovani invitandoli a «coltivare i propri sogni di gioventù e non dimenticarli mai», «parole che oggi – sottolinea ancora il sindaco – risuonano come un lascito di straordinaria attualità».

 

Dal canale spunta un armadio blindato con sei fucili rubati

I carabinieri della sezione Radiomobile della compagnia di Ravenna, sabato sera hanno ritrovato a Borgo Masotti, in un canale di scolo, un armadio metallico blindato con all’interno sei fucili da caccia e altrettante canne di fucile. Materiale che l’estate scorsa era stato rubato da una casa di Sant’Alberto.

Dopo alcuni riscontri investigativi, i militari hanno individuato subito il proprietario, al quale sono state riconsegnate le armi la mattina seguente. L’uomo, nel ringraziare i carbinieri, non ha nascosto la sua profonda commozione visto che alcuni fucili erano soprattutto un ricordo affettivo, poiché appartenuti ai sui cari defunti.

Alcune semplici regole per utilizzare correttamente la bicicletta

La polizia locale ha pubblicato sui propri canali social un video in cui fornisce alcune semplici regole per l’uso corretto della bicicletta. Abbiamo deciso di condividerlo anche noi, sperando possa contribuire a diffondere comportamenti corretti. E, perché no, a prevenire incidente e magari anche multe.

Frode fiscale, denunciato titolare di tre empori: denaro inviato in Cina, sequestrati auto e Rolex

La società non pagava i debiti con l’Erario, veniva chiusa e sostituita da una società formalmente nuova, ma in realtà riconducibile alle stesse persone, che a sua volta non pagava i debiti con l’Erario e avanti così. La guardia di finanza ha individuato un presunto sistema di frode fiscale, il cosiddetto “apri e chiudi”, messo in atto da un imprenditore cinese residente nel Faentino che è risultato “amministratore di fatto” di tre empori della nota catena commerciale cinese “Il Baule Mercatone”, operante sul territorio italiano, intestando le stesse società a connazionali prestanome. Le accuse a suo carico sono frode fiscale e riciclaggio

Il giudice per le indagini preliminari ha convalidato un decreto di sequestro preventivo d’urgenza, emesso dalla procura di Ravenna, per un valore complessivo di circa 10 milioni di euro. Sequestrati conti correnti (verosimilmente in procinto di essere svuotati verso la Cina), beni di lusso (Rolex), vetture di pregio, ingenti disponibilità di contanti, nonché le società di Faenza, di Cervignano del Friuli e di Occhiobello, sottoposte ciascuna ad amministrazione giudiziaria, per la successiva liquidazione dell’intero compendio aziendale ai fini della confisca. Sono state denunciate undici persone e quattro enti giuridici.

L’operazione Orient Express, svolta dalla Compagnia delle Fiamme Gialle di Faenza, è nata da una verifica fiscale. L’imprenditore al centro della presunta frode agive anche mediante l’opera prestata da un consulente fiscale della provincia di Rovigo.

È emersa anche una rete di società cosiddette “cartiere” (imprese inesistenti utilizzate al solo scopo di produrre carte per alimentare la frode) riconducibili anch’esse a soggetti cinesi e con sedi legali a Milano e Monza-Brianza, ma anche Roma e Napoli, utilizzate dal citato imprenditore al fine di documentare circa 7 milioni di euro di fittizie operazioni commerciali, procurandosi così costi inesistenti e dirottando, attraverso bonifici bancari, flussi di denaro verso la Cina. Meccanismo che ha consentito di disperdere le disponibilità finanziarie da destinare, anche coattivamente, al pagamento delle imposte. Di qui anche la contestazione per riciclaggio.

Apre all’Esp il primo “dm” della provincia

Apre il primo punto vendita dm della provincia di Ravenna, all’interno del centro commerciale Esp (si tratta del 94° in Italia e del decimo in Emilia-Romagna). Si tratta di una delle più grandi catene europee (nata in Germania negli anni settanta) di prodotti per la cura della persona e della casa.

Lo store, con i suoi 550mq di superficie, presenterà un assortimento con 15.000 referenze e oltre 600 marche nell’ambito appunto della cura della persona e della casa, ma anche del make-up, dell’alimentazione biologica, prodotti per bambini, pet food e integratori.

Per celebrare l’arrivo a Ravenna, dm propone una serie di iniziative speciali: dal 30 ottobre al 2 novembre tutti i clienti potranno usufruire di uno sconto del 15% su tutto l’assortimento, promozioni incluse. Saranno inoltre disponibili, nelle stesse date e fino ad esaurimento scorte, diversi omaggi.

Oltre ai servizi che accomunano tutti i punti vendita dm, i clienti troveranno anche all’interno di questo nuovo store un’area dedicata al servizio di stampa fotografica direttamente da smartphone. Tra le novità più attese del nuovo punto vendita spiccano i “punti di ritiro dm”, un sistema di locker self-service che permette di ritirare gli ordini online in autonomia, evitando le attese in cassa.

La Consar inizia il suo campionato con una vittoria in rimonta al Pala De André

Al Pala De André, inizia con una vittoria (da 2 punti) in rimonta il campionato di A2 della Consar Ravenna. Sotto di due set contro Porto Viro, i ravennati cambiano marcia e vincono fin quasi in scioltezza i successivi due set e il tie-break finale.

Domenica prossima, 26 ottobre, appuntamento a Macerata (impegnata lunedì sera nel posticipo a Catania).

Consar Ravenna – Alva Inox Due Emme Service Porto Viro 3-2 (23-25, 24-26, 25-11, 25-17, 15-6)
Consar Ravenna: Russo 13, Valchinov 5, Canella 9, Dimitrov 13, Zlatanov 18, Bartolucci 15, Gottardo 5, Ciccolella 0, Goi (L), Bertoncello 0, Asoli (L). N.E. Iurlaro, Giacomini, Gabellini. All. Valentini.
Alva Inox 2 Emme Service Porto Viro: Zonta 0, Ferreira Silva 8, Sperandio 9, Pinali 18, Magliano 12, Erati 6, Brondolo 0, Lamprecht (L), Mazzon 0, Morgese (L), Eccher 1, Chiloiro 1. N.E. Maghenzani, Milan. All. Moretti.

Marchionni: «0-3 è eccessivo, non abbiamo sfigurato»

Il 3-0 per l’Arezzo al Benelli, nella decima giornata del campionato di calcio di serie C, vale la seconda sconfitta stagionale del Ravenna (dopo quella di Forlì alla seconda giornata, 8 vittorie nelle altre 8 gare). Ma l’allenatore giallorosso Marco Marchionni non è preoccupato: «Il risultato è eccessivo e questo l’ho detto ai ragazzi che non possiamo permettercelo. Però il Ravenna non ha sfigurato, ce la siamo giocata con una squadra forte e ci sta di perdere. Vanno fatti i complimenti agli avversari».

Nella prima frazione di gioco ha dominato l’equilibrio con il Ravenna che ha tirato in porta con Luciani da fuori area e ha avuto un’occasione sfruttata male da Tenkorang. «Nel primo tempo siamo riusciti a limitare i loro esterni d’attacco che sono forti, in particolare Tavernelli seguiva spesso Da Pozzo e forse avremmo dovuto essere più bravi a sfruttare questa situazione».

In difesa è forse mancato qualcosa in impostazione vista la scelta di schierare Bianconi al posto di Esposito. Ma secondo l’allenatore il centrale ex Triestina ha fatto bene: «Non è la prima volta che scelgo lui ed erano arrivate vittorie. È normale che ora che abbiamo perso si vada a guardare i dettagli delle scelte. Sono soddisfatto di come ha giocato. È una scelta che ho fatto perché sapevamo che loro hanno un attaccante molto fisico e potevamo giocarcela uno contro uno».

L’allenatore del Ravenna spende parole di elogio per l’ex giallorosso Venturi, portiere degli ospiti e autore di un paio di interventi decisivi tra cui la parata su un tiro di Solini. Non altrettanto impeccabile è apparso l’estremo difensore ravennate Anacoura: «Non sono errori gravi, sui gol loro poco ci poteva fare. È normale che se avesse fatto meglio non avremmo preso gol. Ma meglio avremmo dovuto fare tutti in altri momenti della partita, magari evitando di concedere la punizione. Riconosciamo anche la bravura degli avversari: se il loro portiere è stato bravo allora vuol dire che il Ravenna ci ha provato».

Le pagelle del Ravenna sconfitto dall’Arezzo: il migliore è Solini, steccano portiere e attaccanti

Le pagelle del Ravenna sconfitto dall’Arezzo (0-3, a questo link tabellino e cronaca).

ANACOURA 5: nel primo tempo spaventa mezzo Benelli facendosi sfuggire dalle mani un tentativo innocuo sul suo palo, nella ripresa prende gol su un tiro lento e centrale (d’accordo, che passa tra alcune gambe), per un episodio che si rivelerà decisivo. Poi si fa trovare pronto in altre due-tre occasioni ma non riesce mai a dare sicurezza alla squadra.

DONATI 6: con esperienza e grinta guadagna la sufficienza, ma in un paio di occasioni lascia pericolosamente campo agli avversari. Meno concentrato rispetto al solito.

BIANCONI 5: due disattenzioni gravi che portano al palo dell’Arezzo e a un salvataggio di Anacoura nel finale. Fa rimpiangere Esposito in particolare in fase di impostazione, raramente fa un passaggio più lungo di cinque-dieci metri.

SOLINI 6,5: provoca la punizione (dubbia) da cui nasce il gol del vantaggio dell’Arezzo affrontando troppo piatto l’avversario. Ma per il resto è quasi perfetto e va vicino al gol anche in due occasioni. Probabilmente il migliore del Ravenna.

DA POZZO 5,5: in fase difensiva si fa trovare abbastanza pronto, da esterno a tutto campo dovrebbe fare molto di più con la palla nei piedi, un po’ timido (8′ st MOTTI 5: non riesce a incidere e spreca due occasioni, la prima in dubbio fuorigioco, la seconda a porta quasi sguarnita, anche se con un livello di difficoltà molto alto).

TENKORANG 5: la peggiore partita della stagione per il capocannoniere del Ravenna, poco coinvolto, qualche errore di troppo in fase di possesso palla, doveva fare molto meglio di testa nel primo tempo su cross di Rossetti (40′ st Okaka sv).

LONARDI 6: primo tempo da migliore in campo, grazie ai ritmi bassi della partita, anche se dovrebbe iniziare a velocizzare di più (e a cambiare) il gioco. Nella ripresa più in difficoltà e meno preciso quando le squadre si allungano.

ROSSETTI 6: ha il merito di mettere sulla testa di Tenkorang una delle occasioni più importanti della partita, qualche recupero importante, ma è poco continuo e sbaglia diversi cross dalla trequarti.

RRAPAJ 6: primo tempo di gestione, con qualche iniziativa interessante, nella ripresa da terzino fa più fatica, comprensibilmente frenato anche dall’ammonizione (24′ st FALBO 5,5, soffre Varela, rischia di commettere un fallo da rigore, poca spinta offensiva).

SPINI 5,5: qualche sprazzo ogni tanto, ma troppi errori nella scelta o nella misura, quando dovrebbe fare invece male alla difesa avversaria.

LUCIANI 5,5: buon lavoro spalle alla porta, inconsistente davanti, spreca una buona occasione a inizio partita forzando una conclusione, ha perlomeno il merito di mettere a referto uno dei pochi tiri nello specchio della partita (24′ st ZAGRE 5,5: non riesce a dare il contributo sperato, ma non ha molti palloni giocabili).

Il Ravenna non passa l’esame Arezzo: il big-match finisce 0-3 per i toscani, che vanno in fuga

RAVENNA-AREZZO 0-3
RAVENNA (3-5-2): Anacoura; Donati, Bianconi, Solini; Da Pozzo (8′ st Motti), Tenkorang (40′ st Okaka), Lonardi, Rossetti, Rrapaj (24′ st Falbo); Luciani (24′ st Zagre), Spini. A disp.: Stagni, Borra, Mandorlini, Okaka, Motti, Calandrini, Esposito, Corsinelli, Ilari, Scaringi, Sermenghi, Karim, Menegazzo. All.: Marco Marchionni.
AREZZO (4-3-3): Venturi; De Col, Gilli (37′ st Gigli), Chiosa, Righetti; Mawuli (36′ pt Iaccarino), Guccione (37′ st Perrotta), Chierico; Pattarello (24′ st Varela), Cianci (24′ st Ravasio), Tavernelli. A disp.: Trombini, Galli, Tito, Meli, Arena, Dell’Aquila. All.: Bucchi.
ARBITRO: Striamo di Salerno.
RETI: 3′ st Tavernelli, 43′ st Ravasio, 50′ st Varela.
Ammoniti: Rrapaj, Pattarello, Okaka.
Spettatori: 4.995 (2.735 Ospiti: 627), incasso 39.400 euro.

La differenza probabilmente l’hanno fatta i portieri, con il faentino Venturi, applaudito anche dai suoi ex tifosi, che ha negato con una grande parata su tiro di Solini il pareggio al Ravenna, che a quel punto lo avrebbe probabilmente meritato. Dall’altra parte, il gol del vantaggio dell’Arezzo, molto simile nella dinamica di tiro, vede Anacoura non proprio esente da colpe.

Il Ravenna deve così arrendersi in casa, davanti a 5mila tifosi, nel big match della decima giornata, lasciando scappare in testa alla classifica del girone B un Arezzo apparso una buona squadra – probabilmente migliore – ma non irresistibile. Lo 0-3 finale è decisamente troppo severo per i giallorossi, che però confermano alcuni limiti già visti finora, primo fra tutti una certa lentezza e prevedibilità del gioco, accentuata da un modulo, il 3-5-2, che soprattutto contro delle squadre che giocano con 3 punte (come l’Arezzo) schiaccia troppo gli esterni sulla linea di difesa. Resta poi difficile da capire la scelta di mantenere ancora una volta in panchina Esposito, capace molto più di Bianconi di impostare con personalità e far partire l’azione dalla difesa, finora tra l’altro autore di un ottimo campionato.

Arrivando alla cronaca, il primo tempo si chiude in parità, con l’Arezzo che ha avuto di più il pallino del gioco, ma il Ravenna più pericoloso, con un tiro dal limite di Luciani ben parato da Venturi e un colpo di testa ciccato da Tenkorang su cross di Rossetti al termine della più bella azione manovrata del primo tempo.

Nella ripresa a fare la differenza è il gol iniziale di Tavernelli sugli sviluppi di un calcio di punizione. Il Ravenna subisce il colpo e rischia di capitolare (c’è da segnalare anche un palo frutto di un’incomprensione Bianconi-Anacoura), ma poi si riprende e, grazie anche al cambio di modulo, va più volte vicino al gol, in particolare due volte con Solini (gran parata di Venturi e traversa scheggiata di testa su angolo) e una con Motti, oltre ad alcune mischie. Nel finale i due gol dei toscani che chiudono la partita in contropiede.

Priolo (Mobilità): «La Regione punta a un’azienda unica dei bus pubblici»

La Regione Emilia-Romagna vuole arrivare alla creazione di un’azienda unica del trasporto pubblico su gomma. Lo ha ribadito l’assessora Irene Priolo, titolare della delega Mobilità e Trasporti, rispondendo il 15 ottobre in commissione a un’interrogazione presentata da Fratelli d’Italia sul futuro di Seta, la società concessionaria della gestione del trasporto pubblico locale su gomma nelle province di Modena, Reggio Emilia e Piacenza.

Nella scorsa legislatura regionale si era ipotizzata la soluzione di una holding sopra alle varie aziende dei territori (in Romagna è operativo il consorzio Mete di cui l’azienda pubblica Start è capofila). Nel programma di mandato della giunta De Pascale, invece, si andrà verso un’azienda unica che supera il concetto di holding. La decisione, secondo Priolo, tiene conto dell’attuale mercato del trasporto pubblico locale che penalizza le aziende più piccole. «Propendiamo per un unico grande soggetto regionale per far sì che a breve non arrivino sui nostri territori soggetti esteri».

Priolo ha annunciato che entro l’autunno sarà pronto uno studio con un quadro preciso delle complesse operazioni societarie da attuare per l’azienda unica: scorporo delle singole aziende attualmente operanti nel corso della prima fase e fusione vera e propria in un secondo momento.

La Filt-Cgil e Fit-Cisl dell’Emilia Romagna valuta positivamente la volontà della Regione di procedere verso la definizione di un soggetto unico. «Già nel 2023 – si legge in una nota del sindacato – la Regione aveva commissionato uno studio a Kpmg per valutare gli impatti e gli scenari determinati dalla possibile confluenza in una holding unica del settore. Ad oggi, come appreso dalle recenti dichiarazioni, l’ipotesi holding, viene superata per indirizzarsi verso un’azienda unica di settore che abbia le capacità e la solidità economica-finanziaria necessaria a garantire la qualità del servizio in un settore fortemente depauperato in questi anni a fronte dei tagli al Fondo nazionale dei trasporti, e che ha vissuto un forte calo di attrattività e, dunque, una contestuale carenza di autisti, in virtù di dinamiche salariali non più idonee ad un mestiere di grande responsabilità e fortemente stressogeno».

In Romagna è in fase di definizione il bando di gara per il trasporto pubblico su gomma: un miliardo di euro per l’assegnazione del servizio per dieci anni. La durata è stata definita dall’Agenzia della mobilità della Romagna ed è inserita nelle linee guida che serviranno per la stesura del bando. Formalmente, infatti, sarà l’Amr a bandire la gara. La cifra è così determinabile: 700 milioni di costo del servizio coperto dagli enti locali e il resto dai biglietti dei passeggeri.

Attualmente si è in regime di proroga ormai da anni. L’ultima arrivò ai tempi del Covid e scadrà alla fine del 2026. Le procedure propedeutiche all’apertura del bando sono già in corso, ma procedono a rilento e c’è già chi auspica un’ulteriore proroga anche se non ci sono pandemie per giustificarla.

Per la partecipazione alla gara sono previsti alcuni requisiti specifici: nel triennio precedente la data di pubblicazione del bando di gara almeno due bilanci approvati con un risultato netto di esercizio positivo; un patrimonio netto disponibile all’ultimo bilancio approvato non inferiore al 15 percento del corrispettivo annuo posto a base di gara; gestione di almeno una linea filobus negli ultimi tre anni; gestione di un servizio di navigazione fluviale/lacuale negli ultimi tre anni.

In una relazione di febbraio 2024, l’Amr stimava l’aggiudicazione provvisoria a gennaio 2026: visto e considerato che rispetto a quell’ipotesi di febbraio 2024 mancano ancora diversi passaggi, è evidente che i tempi saranno più lunghi. Al momento è al lavoro la cosiddetta “data room” con il compito di raccogliere dati dagli attuali gestori su beni strumentali, personale e fermate.

Sulle strade viaggiano 740 autobus (di cui 240 in provincia di Ravenna) con un’età media di 14 anni (calcolata a febbraio 2024), alimentati per il 78 percento a gasolio e per il 21 percento a metano (elettrico solo uno su cento). Si stima che per il nuovo servizio saranno sufficienti 629 bus, meno di quelli attuali perché ritenuti non ottimali per l’elevata età media che riduce l’affidabilità.

Il deposito di Ravenna in via delle Industrie (ottomila mq) è di proprietà di Ravenna Holding: il gestore del trasporto pubblico corrisponde un affitto di 480mila euro annuali. Complessivamente in Romagna sono presenti novemila fermate (di cui 2.500 in provincia di Ravenna) di cui solo 1.350 dotate di pensilina. Gli addetti sono un migliaio per un costo complessivo annuale di 43 milioni di euro: il 70 percento del personale è al volante.

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