venerdì
12 Settembre 2025

Grandinata sulle colline faentine. Coldiretti: «Chicchi grandi come monete da 2 euro»

Un violento temporale nel pomeriggio odierno, 5 luglio, ha colpito parte della provincia di Ravenna con grandinate sparse in particolare sulle colline faentine. Coldiretti segnala danni nelle campagne di Brisighella, Riolo Terme e Casola Valsenio: «Dopo giorni di caldo molto intenso, la perturbazione ha scatenato grandinate persistenti accompagnate da vento forte, con chicchi radi ma con diametro anche superiore a quello di una moneta da 2 euro».

Le zone più colpite, con danni già evidenti su frutteti, uliveti e vigneti, secondo un primo monitoraggio avviato da Coldiretti tra gli associati sarebbero quelle di Borgo Rivola, Isola, Rontana, Strada Casale e Fognano. Coldiretti sta contattando tutti gli associati delle zone colpite dal maltempo al fine di delineare con precisione il territorio danneggiato, accertare le reali perdite economiche e fondiarie subite e procedere così con la richiesta di applicazione dei benefici di legge.

«Purtroppo – commenta l’associazione di categoria – l’eccezionalità degli eventi atmosferici è ormai la norma come il rapido passaggio da temperature infuocate a grandinate e bufere di vento. L’agricoltura è l’attività economica che più di tutte le altre vive e paga quotidianamente le conseguenze di questi sfasamenti climatici che hanno causato, al settore, dalla siccità alle alluvioni, una perdita in Italia di 20 miliardi di euro nel corso dell’ultimo decennio».

Operaio cade dall’impalcatura nel cantiere Ausl. I sindacati chiedono più controlli

Infortunio sul lavoro in un cantiere dell’Ausl a Ravenna. Attorno alle 10 di stamani, 5 luglio, un operaio è caduto da una impalcatura per la costruzione della Casa della Comunità di via Antica Milizia. La causa della caduta potrebbe essere un malore. I soccorsi del 118 sono intervenuti con un’ambulanza e l’elicottero, il ferito è stato trasportato all’ospedale Bufalini di Cesena. I rilievi dell’incidente sono affidati ai carabinieri.

I sindacati di categoria (Fillea-Cgil, Filca-Cisl e Feneal-Uil) esprimono «la più profonda preoccupazione e indignazione per l’ennesimo incidente sul lavoro sul territorio di Ravenna» e parlano di situazione diventata intollerabile: «Gli operai stanno cadendo come mosche sui cantieri, e non possiamo più accettare che la loro vita sia messa a rischio dalla mancanza di sicurezza e dalle condizioni climatiche estreme». Il riferimento è alla probabile causa dovuta al caldo.

«La calura estiva sta diventando sempre più pericolosa, e le imprese e le istituzioni devono prendere misure concrete per proteggere i lavoratori. Inoltre, anche nell’eventualità di un colpo di calore, un lavoratore non dovrebbe mai cadere da un’impalcatura costruita a norma. Le imprese devono adottare tutte le misure previste per proteggere i lavoratori dalle condizioni climatiche estreme, come la fornitura di acqua, riparo dalle condizioni climatiche estreme e la regolamentazione degli orari di lavoro».

I sindacati chiedono agli organi ispettivi di intensificare i controlli nelle situazioni di lavoro ritenute ad alto rischio, come previsto dal protocollo dell’Emilia-Romagna, per garantire che le imprese adottino tutte le misure necessarie per proteggere i lavoratori in questi giorni di caldo estremo. «Non possiamo più tollerare che i lavoratori siano costretti a rischiare la vita per svolgere il proprio lavoro. È giunto il momento di agire con decisione e determinazione per garantire la sicurezza e la salute dei lavoratori».

L’agenzia immobiliare Nuova Casa cambia sede: «La parola d’ordine è trasparenza»

Dopo vent’anni nella storica sede a Ravenna, l’agenzia immobiliare Nuova Casa cambia indirizzo: da oggi, 5 luglio, gli uffici si trovano in piazza Baracca 1, negli spazi che un tempo ospitavano la jeanseria Cipriani. Una posizione di grande visibilità nel cuore del centro, a pochi passi dalla sede originale di Corte Cavour, dove resterà attiva una vetrina con gli schermi digitali.

Gli orari di apertura dell’agenzia (che conta uno staff di nove agenti più l’ufficio tecnico) resteranno invariati, ma nei nuovi spazi si aggiungeranno nuovi servizi, come la collaborazione con partner per l’arredamento e le soluzioni per esterni (Koko Mosaico, Arredamenti Casalboni e Garden Bulzaga) e con la nuova app “Nuova Casa” pensata per rendere più facile la ricerca e la gestione degli immobili.

A questo link la rubrica che “Nuova Casa” tiene sul nostro sito

«Puntiamo anche su un approccio più internazionale — spiega il titolare Andrea Stecca — grazie all’ingresso in squadra di collaboratori che parlano diverse lingue, per valorizzare l’attrattività turistica di Ravenna e accogliere al meglio la clientela straniera. Dopo 20 anni di attività per noi questo è un passo fondamentale. Negli anni siamo cresciuti e abbiamo lavorato per dare sempre più servizi ai nostri clienti, i proprietari di immobili, che supportiamo a 360 gradi durante tutto il percorso di vendita. Per noi è importante ampliarci, in modo da poterli accogliere al meglio, nelle nostre tre sale riunioni più un salottino d’attesa. La parola d’ordine è trasparenza: quella delle pareti, perché vogliamo che i cittadini ci vedano, si sentano parte di questo progetto, e quella della nuova applicazione. Attraverso il nuovo sistema, i proprietari possono monitorare tutto il processo di vendita, avendo accesso alle statistiche, al numero di visite e a tutta la documentazione. Questo ci permette anche di vendere sempre al prezzo di mercato, una garanzia in più anche per gli acquirenti».

Al taglio del nastro hanno partecipato l’assessora al Lavoro Federica Moschini e l’assessore allo Sviluppo Economico Fabio Sbaraglia. «Vedere attività che si ampliano e investono sul nostro territorio è motivo di orgoglio, oltre che un segnale positivo per tutta la città – ha detto Moschini –. Spero che questa nuova sede diventi un punto di riferimento per tante persone. Conosco il titolare fin da bambini e quest’inaugurazione per me è una soddisfazione. Faccio un grande in bocca al lupo a tutto lo staff».

All’inaugurazione, il presidente di Confcommercio Mauro Mambelli ha sottolineato l’importanza della collaborazione tra più realtà del territorio: «Oggi lavorare insieme è fondamentale, perché contribuisce a creare una rete e un tessuto economico forte per il nostro territorio. È un grande valore aggiunto per Ravenna».

La nazionale femminile di Velasco ha concluso il periodo di preparazione a Cervia

Si è conclusa la settimana di allenamenti a Cervia per la nazionale italiana femminile di pallavolo. Dal 28 giugno al 4 luglio la squadra allenata da Julio Velasco ha utilizzato il palazzetto dello sport, messo a disposizione dall’amministrazione comunale, per preparare il rush finale di della Nations League in programma ad Apeldoorn (Olanda) dal 9 al 13 luglio.

L’Italia, prima in classifica e unica squadra ancora imbattuta (8 vittorie in 8 match disputati) è a un passo dalla qualificazione aritmetica alle Finals che si svolgeranno a Lodz dal 23 al 27 luglio.

Le atlete impegnate a Cervia erano Anna Adelusi, Yasmina Akrari, Ekaterina Antropova, Jennifer Boldini, Carlotta Cambi, Anna Danesi, Monica De Gennaro, Alice Degradi, Paola Egonu, Sarah Fahr, Eleonora Fersino, Gaia Giovannini, Stella Nervini, Linda Nwakalor, Alessia Orro, MyriamSylla, Anna Gray.

«Siamo profondamente orgogliosi di avere ospitato anche quest’estate nel nostro palazzetto dello sport la Nazionale Italiana di pallavolo femminile qui a Cervia per questo importante periodo di preparazione – hanno affermato il sindaco di Cervia Mattia Missiroli e il vicesindaco con delega allo Sport Gianni Grandu –. La presenza delle Azzurre nella nostra città è motivo di grande soddisfazione e testimonia il valore del nostro territorio anche come sede ideale per l’allenamento di squadre di altissimo livello. Cervia tiferà con entusiasmo per le giovani atlete allenate da Julio Velasco e ci auguriamo che il lavoro svolto qui possa essere la base per nuovi e importanti successi, a partire dai prossimi incontri della Nations League».

Campagna cereali 2025, Legacoop: «Produzione in calo fino alla metà per effetto del clima»

Il mondo agricolo si trova a fare i conti con gli effetti del cambiamento climatico sulle produzioni. Forti precipitazioni alternate a siccità roventi, cali di fertilità del terreno e difficoltà di ripristino dopo le alluvioni, rischio di grandinate, stress idrico, riduzione delle rese: sono eventi che colpiscono i campi della Romagna. L’avvio dell’estate 2025, come risulta dalle rilevazioni delle cooperative agroalimentari associate a Legacoop Romagna, non fa eccezione.

I primi riscontri provenienti dalle Cooperative Agricole Braccianti della provincia di Ravenna – che insieme conducono circa 11mila ettari di terreni – evidenziano che la campagna dei cereali, ancora non terminata, presenta un calo delle produzioni fino al 50 percento, dovuto all’estrema piovosità dell’inverno e primavera scorsi. Questo ha gravemente compromesso e ritardato le semine e le lavorazioni dei terreni.

Terremerse e Fruttagel evidenziano un quadro complesso soprattutto per quanto riguarda le colture industriali da ortaggi, che vengono poi trasformate sotto forma di conserve e surgelati. In particolare sul pomodoro da industria, prima la pioggia ha interrotto i trapianti e poi l’ondata di caldo ha portato ad una forte sofferenza delle coltivazioni, che avranno rese molto più basse, a parità di superfici dedicate rispetto al 2024. L’industria sta incentivando i secondi raccolti per cercare di recuperare le rese.

Nel cesenate – dove operano Apofruit e Cooperativa Agricola Cesenate – le criticità più rilevanti si erano registrate invece fra inverno e primavera, quando gli eccessi di piovosità e il clima umido avevano provocato parecchi danni e la distruzione di alcune centinaia di ettari di colture.

In generale, le produzioni necessitano di molte più irrigazioni, con conseguente necessità di maggior manodopera e costi aggiuntivi.

Dopo avere inciso sulle coltivazioni biologiche, queste dinamiche si stanno estendendo anche alle coltivazioni convenzionali. Gli effetti di lungo periodo delle alluvioni che si sono susseguite. In diversi casi hanno portato a non intervenire sui terreni lasciandoli incolti per gli alti costi di ripristino.

Per quanto riguarda la frutta, a seguito dei fenomeni che si sono verificati (prima piogge che hanno ritardato il ciclo e poi forte caldo che ha anticipato i processi biologici), non si registrano diminuzioni di produzione, quanto piuttosto una forte disponibilità nei magazzini in un arco temporale breve. Questo fa temere fenomeni speculativi nella fase della commercializzazione e carenza di prodotto nella catena distributiva.

I prezzi di mercato, al momento, sono in linea con il 2024, ma i margini per i produttori si riducono a fronte comunque di un aumento sia dei costi dei carburanti sia di quelli delle materie prime.

Andando al settore vitivinicolo, le prime stime sulla produzione di uva sono molto prudenti: il dato non è generalizzato e piuttosto a macchia di leopardo, ma in diverse zone della Romagna  si potrebbe avere una riduzione.  Il periodo è ancora prematuro per una proiezione sui prezzi: si cominceranno ad avere dati precisi a partire da ottobre, momento in cui si riuscirà a capire anche sull’ export l’impatto dei dazi voluti da Trump.

Compri l’auto elettrica e la concessionaria ti regala il kit fotovoltaico da balcone

Una concessionaria auto di Ravenna e una associazione no-profit spin-off dell’Università di Bologna avviano una collaborazione a favore della mobilità sostenibile: chi compra una vettura elettrica riceve in omaggio un kit fotovoltaico da balcone.

L’iniziativa è di Lineablù, storica concessionaria Volvo, e il Centro per le Comunità Solari. Fino all’1 ottobre 2025 chi acquista un’auto elettrica a km zero del marchio svedese (Ex30, Xc40 o C40) riceverà un apparecchio in grado di produrre energia pulita con una semplice presa di corrente domestica.

FlashPlan è un elettrodomestico solare in grado di generare fino a 420 kWh all’anno, equivalenti a circa 2.800 km percorsi gratis con un’auto elettrica. Non consuma energia: la produce. Ed è sufficiente collegarlo a una normale presa per iniziare a risparmiare fino a 150 euro/anno in bolletta.

«La collaborazione tra Lineablù e Comunità Solare, già avviata nel 2024, continuerà anche nei prossimi mesi con incontri nelle scuole e attività formative sul territorio, portando la cultura dell’energia pulita anche tra i più giovani – spiega Enrico Benelli, titolare di Lineablù –. Siamo all’inizio di un’era energetica diffusa, dove auto ed energia diventano parte di uno stesso ecosistema sostenibile. Questo progetto rappresenta per noi un nuovo modo di essere concessionari, più vicini alle persone, al territorio e al mondo che vogliamo lasciare alle generazioni future».

Il vicesindaco: «Sulla sicurezza serve serietà, non propaganda. Zero reati è impossibile»

Il tema della sicurezza nel territorio ravennate, soprattutto nelle zone del litorale interessante dal turismo estivo, è al centro dell’agenda politica locale. Le amministrazioni comunali sono sotto accusa dall’opposizione per un presunto scarso livello di intervento per arginare fenomeni di insicurezza e pericolo. Il vicesindaco di Ravenna, Eugenio Fusignani, è appena stato confermato titolare delle deleghe Sicurezza e Polizia locale nella nuova giunta di Alessandro Barattoni. Quella che segue è una lettera aperta firmata da Fusignani per esprimere alcuni concetti: troppi sfruttano il tema per fare propaganda, zero reati è un obiettivo impossibile, a Ravenna non c’è emergenza, la sicurezza va misurata su basi oggettive e non su sensazioni.

Ecco la lettera del vicesindaco:

Nel dibattito politico contemporaneo, la sicurezza è sempre più spesso trasformata in un argomento da campagna permanente, usato in modo strumentale ogni volta che si vogliono cavalcare paure e disagi. Si parla di “emergenza”, di “città fuori controllo”, si grida al pericolo generale, senza dati, senza analisi, senza rispetto per la complessità del tema.

Ma la sicurezza è una cosa seria e come tale va trattata, intanto partendo dalla consapevolezza che è un concetto relativo che, dunque, va misurato su basi oggettive, non su sensazioni alimentate ad arte. Dire che una città è “insicura” senza specificare rispetto a cosa, rispetto a quali reati, rispetto a quali territori, è un’operazione tanto facile quanto irresponsabile.

Anche a causa di un aumento della violenza giovanile Ravenna vive una condizione analoga a quella di pressoché tutte le realtà delle stesse dimensioni e caratteristiche in Italia e non solo; comunità che devono tenere conto di un contesto nel quale purtroppo si registrano reati ed episodi di criminalità, ma che ogni giorno lavorano per contenerli e arginarli.

Ridurre la valutazione della vivibilità di una città a degli episodi o a una singola tipologia di reato è sbagliato e fuorviante. Lo è ancor di più quando lo si fa ignorando che Ravenna è un territorio ricco, dinamico, imprenditoriale, turistico. E sì, è proprio questa vivacità economica e sociale che, talvolta, rende più probabile l’interesse da parte della criminalità predatoria, ma ciò non significa che la città non sia sicura, anzi.

Una realtà è insicura quando il sistema di prevenzione e contrasto non funziona. Qui c’è qualcuno che può affermare questo? La collaborazione tra Prefettura, forze dell’ordine, amministrazioni comunali e sindaci è solida e continua. Il Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica si riunisce con regolarità, monitora il territorio, agisce con prontezza.

In questo senso, desidero dare il benvenuto al nuovo Questore Gianpaolo Patruno, e al contempo rivolgere un saluto al Questore Lucio Pennella, che ringrazio per il costante e puntuale lavoro di coordinamento e controllo del territorio svolto dalla Polizia di Stato, in sinergia con tutte le forze impegnate nella tutela della sicurezza cittadina, compresa la Polizia Locale.

È grazie anche a questa presenza attenta e competente e al lavoro integrato tra istituzioni, Forze dell’Ordine e Polizia Locale, se oggi Ravenna è una città in cui si può vivere e circolare serenamente.

Il fatto che i cittadini possano muoversi in libertà, girare in bicicletta anche di notte, frequentare centri storici senza timori, è la prova concreta che il lavoro svolto ha garantito un alto livello di vivibilità e tranquillità urbana.

Certo, il reato zero non solo non esiste nel mondo reale, ma non può esistere. Se non si ha chiaro che il reato zero è una filosofia a cui tendere, non un obiettivo realmente raggiungibile, non si riuscirà mai davvero a comprendere la sicurezza né a distinguere tra ciò che si può (e si deve) fare e quello che si vorrebbe fosse.

Gli episodi ci saranno sempre, ma uno o dieci che siano, resteranno sempre episodi: da valutare e non sottovalutare ma comunque non segnali di un sistema criminale, né sintomi di una città insicura.

È fondamentale non confondere la fisiologia della criminalità occasionale con una patologia sociale. Sono due cose profondamente diverse, e saperle distinguere è responsabilità di chi governa, ma anche di chi fa informazione e politica.

Chi invece continua a soffiare sul fuoco dell’insicurezza, facendo di pochi casi un caso nazionale, non sta facendo il bene dei cittadini. Alimenta ansia, sfiducia, senso di abbandono. E mina proprio quella coesione sociale che è il primo vero baluardo contro ogni forma di criminalità.

La sicurezza non è un feticcio elettorale. È una condizione necessaria per lo sviluppo, la democrazia, il vivere civile. Dove manca, mancano anche crescita, investimenti, opportunità. Ravenna, al contrario, è una città che vive, cresce e lavora, e questo è già, di per sé, il più potente indicatore di sicurezza reale.

In questa direzione si è mosso anche il progetto SicURa, una straordinaria opportunità per valorizzare e rafforzare il controllo di vicinato, evoluzione dei cosiddetti “gruppi WhatsApp” nati spontaneamente tra cittadini. Un’iniziativa che ha l’obiettivo di costruire una rete di comunità consapevole e attenta, in sinergia con le istituzioni. Valuteremo come riprenderlo e potenziarlo, per renderlo disponibile in modo strutturato e diretto alla cittadinanza, come strumento di partecipazione e prevenzione attiva.

Inoltre, nell’ambito delle politiche di sicurezza urbana, voglio ricordare con orgoglio la recente approvazione da parte della Giunta della delibera per l’istituzione dell’Unità Cinofila della Polizia Locale. Un presidio fondamentale per aumentare la legalità e la sicurezza, con un’azione mirata al contrasto delle attività di cessione e consumo di sostanze stupefacenti. L’Unità Cinofila opererà in particolare nelle aree più sensibili della città: nei pressi dei plessi scolastici, nei nodi del trasporto pubblico locale, nei parchi e nei giardini, così come nelle zone della movida del centro storico e dei lidi ravennati.

Continueremo su questa strada. Con attenzione, con rigore, con impegno quotidiano. Ma anche con la consapevolezza che chi amministra non può permettersi il lusso di alimentare la paura, perché ha la responsabilità di garantire il territorio e il dovere di costruire fiducia, tanto nei cittadini quanto nelle realtà economiche e produttive del nostro tessuto sociale.
Eugenio Fusignani, vicesindaco con delega alle Politiche per la sicurezza

Un barista ravennate è campione italiano di spillatura birra: «Ne servo centinaia al giorno»

Un barista ravennate è il miglior spillatore di birra d’Italia e ora si giocherà il titolo mondiale. Si tratta di Luca Losurdo, barista dell’Amsterdam Pub di Marina di Ravenna. Ieri sera, 3 luglio, il 25enne di Ravenna ha vinto la competizione “Star Serve” promossa da Heineken, noto marchio di birra. La finale si è tenuta a Milano, al locale Santeria Toscana. In gara sedici sfidanti da varie parti d’Italia che già avevano superato una prima selezione online partendo da 50 locali italiani tra cui l’Amsterdam Pub.

«Ognuno ha spillato due birre per ogni round – racconta il vincitore –, i sedici di partenza sono stati dimezzati ogni turno fino alla finale. Non nego che qualcuna delle birre spillate me la sono bevuta anche per smaltire un po’ la tensione».

La giuria giudicava solo la qualità della spillatura: l’importante, infatti, era spillare la birra correttamente a prescindere dal tempo impiegato. I parametri di valutazione erano il lavaggio del bicchiere, la giusta posizione del bicchiere, il taglio della schiuma, la consistenza della schiuma stessa e infine il servizio. «Per rimanere conservata bene e per essere spinta fino alla spina, la birra ha bisogno di anidride carbonica – spiega Losurdo –. Ma l’obiettivo è sempre quello di togliere il gas quando si prepara il bicchiere, per non farlo rimanere nello stomaco, dando così solo una leggera sensazione di frizzantezza sulla lingua».

Losurdo fa il barista dal 2021 e ha vinto alla prima partecipazione: «Era per me un’esordio assoluto. Ho la fortuna di lavorare in un pub che in estate mi consente di spillare ogni giorno centinaia di birre, toccando quota mille durante il fine settimana. La gara richiedeva la spillatura di poche birre in confronto, ma cerco sempre di lavorare con qualità: è questo il mio segreto».

Ora il ravennate andrà in scena ad Amsterdam, questa volta non il pub di Marina, ma la capitale olandese: «A novembre rappresenterò l’Italia durante i mondiali organizzati sempre da Heineken. Sarà una bella emozione gareggiare con 400 persone provenienti da tutto il mondo».

 

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Nuova vita per i medicinali inutilizzati: altre sei farmacie di Faenza aderiscono a Farmaco Amico

Faenza si amplia Farmaco Amico, l’iniziativa volta a dare nuova vita ai medicinali inutilizzati e non ancora scaduti. I prodotti vengono destinati alle fasce deboli della popolazione o per progetti di cooperazione. Da luglio al progetto di Hera e Last Minute Market hanno aderito altre sei farmacie, che vanno ad aggiungersi alle tre comunali (via Forlivese, via Laghi e viale Marconi) dove l’iniziativa è già attiva.

In particolare, i sei nuovi punti di raccolta sono nella Farmacia del Duomo in piazza della Libertà 8, Farmacia Torricelli in corso Giuseppe Garibaldi 44/B, Farmacia delle Ceramiche in via Ravegnana 75, Farmacia ‘Le Cicogne’ in via Galilei 4 (Centro commerciale), Farmacia del Levante in via Fornarina 12/B e presso la distribuzione diretta farmaci di Faenza in viale Stradone 9.

L’iniziativa consiste nella raccolta di medicinali con ancora almeno sei mesi di validità, conservati correttamente in confezioni integre, donati dai cittadini e destinati a enti non profit che li utilizzano in progetti di assistenza alle fasce deboli della società o di cooperazione decentrata.

Da quando nel 2013 è partito il progetto, nella provincia di Ravenna sono state avviate al riuso più di 130 mila confezioni di farmaci ancora perfettamente utilizzabili (oltre 6 tonnellate), per un valore economico di quasi 1,7 milioni di euro. Solo nel 2024, sempre nel ravennate, sono state avviate al riuso quasi 20.500 confezioni di medicinali (oltre 1 tonnellata), per un valore economico che sfiora i 300 mila euro.

Il Gruppo Hera rifornisce le farmacie che aderiscono a FarmacoAmico di materiale informativo e contenitori verdi, facilmente distinguibili da quelli invece dedicati ai farmaci scaduti destinati allo smaltimento. I cittadini possono quindi donare farmaci in confezioni chiuse, complete di foglietto illustrativo, con data di scadenza e numero di lotto ben leggibili. Sono esclusi dalla raccolta i medicinali che prevedono particolari precauzioni per la loro conservazione, come la catena del freddo, quelli contenenti sostanze stupefacenti, quelli a solo impiego ospedaliero e quelli esteri la cui commercializzazione non sia stata autorizzata da Aifa.

La presa in carico dei farmaci presso i punti di raccolta è garantita dagli operatori di Last Minute Market e dalle associazioni partner autorizzate che, attraverso rigorose procedure, selezionano i medicinali raccolti e verificano che abbiano tutti i requisiti per essere donati. Una volta inventariati, i farmaci vengono messi a disposizione degli enti non profit accreditati che si occupano di assistenza sanitaria in Italia o all’estero. Nel corso degli ultimi anni, grazie ad esempio alla collaborazione con gli enti del territorio, molti farmaci raccolti sul territorio regionale sono stati riutilizzati in Italia o consegnati a ospedali in varie parti del mondo anche per l’assistenza alle persone in fuga dalla guerra.

«Il progetto Farmaco Amico – spiega l’assessore di Faenza con delega all’ambiente Luca Ortolani – rappresenta un’iniziativa di grande valore per il nostro territorio, unendo sostenibilità, solidarietà e responsabilità sociale. Grazie a questa rete solidale, possiamo dare nuova vita ai farmaci non scaduti, evitando sprechi e garantendo un supporto a chi ne ha bisogno. L’economia circolare è una delle chiavi per costruire un futuro più equo e sostenibile, e questa iniziativa dimostra come, attraverso la collaborazione tra istituzioni, associazioni e cittadini, sia possibile trasformare un problema in un’opportunità. Il Comune di Faenza sostiene orgogliosamente questo progetto, che incarna i valori di condivisione e attenzione al benessere della comunità».

Dalla Regione 23 milioni di euro per il contrasto alla povertà e la riduzione delle disuguaglianze

La Regione Emilia-Romagna stanzia oltre 23,2 milioni di euro per il contrasto alla povertà e la riduzione delle disuguaglianze. Le risorse fanno parte del pacchetto di oltre 57 milioni di euro del Fondo regionale per le politiche sociali 2025, che prevede diverse e articolate linee di intervento, tra cui quelle riservate alle persone in condizione di povertà estrema e senza dimora e al reinserimento sociale degli ex detenuti.

«Sebbene la nostra regione continui a collocarsi tra le aree più coese e solidali del Paese, non possiamo ignorare un dato sempre più evidente: la povertà, come attesta anche il recente Report della Caritas italiana, è un fenomeno in crescita, che assume forme nuove e colpisce anche fasce della popolazione finora considerate meno vulnerabili, come le famiglie con minori – dichiara l’assessora regionale al Contrasto alle povertà, Elena Mazzoni. Con questo piano intendiamo rafforzare in modo strutturale la capacità della rete dei servizi territoriali di intercettare il bisogno, accompagnare le fragilità e promuovere percorsi di inclusione duraturi. Non si tratta solo di contrastare la povertà nella sua dimensione economica, ma di prevenirne le conseguenze più profonde: la marginalità, la solitudine, la perdita di prospettiva. Contrastare la povertà non è solo una responsabilità istituzionale: è un atto concreto di giustizia sociale».

Tra i servizi finanziati, il principale è il servizio sociale professionale, cioè gli interventi a carico degli assistenti sociali. Sono previste iniziative come il pronto intervento sociale, rivolto alle persone in condizione di povertà estrema e ai senza dimora, con implicazioni trasversali a tutta l’offerta di servizi sociali, oppure i progetti utili alla collettività, destinati ai beneficiari dell’assegno di inclusione. Tali progetti rappresentano un impegno sociale e formativo per i beneficiari: sono attività in diversi settori organizzate dai Comuni sulla base di interessi e abilità dei destinatari, che hanno l’obiettivo di favorirne l’inclusione sociale e la crescita personale, offrendo al contempo un contributo alla comunità locale.  Per le persone con disabilità sono previste azioni per migliorarne l’autonomia e offrire opportunità di accesso nel mondo del lavoro anche attraverso la tecnologia informatica.

In particolare, un fondo di 1,18 milioni è destinato alla lotta alla povertà estrema, quella che affligge le persone che vivono in sistemazioni di fortuna, in dormitori o strutture di accoglienza notturna, o sono in procinto di uscire da strutture di protezione, cura o detenzione e non dispongono di una soluzione abitativa. La Regione provvederà a ripartire le risorse tra i Comuni con popolazione superiore a 50mila abitanti. Ulteriori 558mila euro saranno invece destinati direttamente al Comune di Bologna.

In divisa da 30 anni: il vicequestore Claudio Cagnini promosso a primo dirigente

Il 55enne vicequestore Claudio Cagnini, da settembre 2024 a capo della divisione Anticrimine della questura di Ravenna e portavoce del questore, è stato promosso primo dirigente.

Originario di Forlì e laureato in Giurisprudenza, Cagnini si è arruolato in polizia nel 1995. Fino al 2002 ha svolto servizio effettivo a Milano e poi, dopo la frequentazione del corso per commissari alla scuola superiore di polizia, è stato assegnato alla questura di Ravenna in veste di dirigente delle volanti. Dal 2008 è stato dirigente della squadra mobile di Forlì e dal gennaio 2017 della squadra mobile di Ravenna. Tra le indagini più importanti figura quella sul delitto di Ilenia Fabbri a Faenza nel 2021.

Il questore Gianpaolo Patruno ha espresso le proprie congratulazioni per il traguardo raggiunto.

Lavori in zona stazione, dal 6 luglio modifiche alla viabilità in piazza Battisti

Nell’ambito dei lavori di rigenerazione urbana dell’area della stazione ferroviaria di Faenza, a partire dalle 6 di martedì 6 alle 18 di venerdì 11 luglio (e comunque fino al termine dei lavori), saranno introdotte modifiche temporanee alla viabilità in piazza Cesare Battisti.

Le aree evidenziate in rosso nella planimetria in foto saranno interdette e recintate. I lavori si concentreranno in particolare nella zona adiacente all’ex officina ferroviaria (lato sud-est della piazza), ma, per ridurre la pressione del traffico e garantire maggiore sicurezza per l’utenza debole, sarà interdetta anche la parte della piazza in prossimità del Caffè del Viale. Si tratta di una fase intermedia del cantiere, durante la quale l’asfaltatura non sarà definitiva e sarà assente la segnaletica orizzontale. La decisione di mantenere l’area più ampia interdetta al traffico risponde all’esigenza di limitare al minimo, per la sicurezza, l’intersezione tra flussi pedonali e ciclabili, diretti soprattutto alla stazione, e il traffico veicolare.

Durante il periodo indicato (6-11 luglio), in piazza Cesare Battisti sarà istituito il divieto di sosta con rimozione forzata. Nella carreggiata centrale di Viale Baccarini, tra il piazzale della stazione ferroviaria e Via Oriani/Laghi, verrà istituito il senso unico di marcia con direzione Ravenna-Firenze (dalla Stazione FS verso il centro città). Per quanto riguarda la controstrada di viale Baccarini lato Forlì, viene istituito un divieto di sosta con rimozione forzata e divieto di accesso, da via Oriani verso via Roma/piazza Cesare Battisti (dal divieto sono esclusi i veicoli in uso ai residenti e/o frontisti, per i quali viene istituito il doppio senso di circolazione). Nella controstrada di viale Baccarini lato Bologna, divieto di accesso dal piazzale ex Scalo Merci-Via Laghi, tranne per i veicoli in uso ai residenti e/o frontisti.

Specifiche restrizioni riguarderanno anche la sosta: divieto di sosta con rimozione forzata in via Roma, tra via Salvolini e piazza Cesare Battisti, su entrambi i lati della strada. Negli ultimi 20 metri di viale Baccarini in adiacenza a Piazza Cesare Battisti (lato Rimini) verrà istituito temporaneamente il divieto di sosta con rimozione forzata per permettere la sosta dei velocipedi e dei taxi. Allo stesso modo, negli ultimi 40 metri di viale Baccarini, in adiacenza a piazza Cesare Battisti (lato Bologna), sarà presente un divieto di sosta con rimozione forzata per consentire la sosta temporanea delle bici e dei mezzi del trasporto pubblico locale. Infine, in piazza Cesare Battisti (fronte Stazione FS), saranno istituite delle fermate provvisorie per i bus sostitutivi di RFI e per il trasporto extraurbano.

Il percorso ciclopedonale rimane garantito lungo tutto il perimetro del cantiere, assicurando l’accesso in sicurezza alla stazione ferroviaria per studenti, lavoratori e cittadini in transito.

Per chi deve raggiungere la stazione ferroviaria provenendo da viale Tolosano (percorso segnato in blu sulla mappa) si consiglia di proseguire lungo Viale IV Novembre e Viale delle Ceramiche, svoltare a sinistra in Corso Garibaldi, nuovamente a sinistra su Via Caldesi proseguendo dritto su Via Roma per raggiungere Piazza Cesare Battisti. Si ricorda inoltre che il parcheggio di Piazzale ex Scalo Merci è fruibile con accesso e uscita da Via Laghi/Scalo Merci.

Per facilitare la comprensione delle modifiche alla viabilità, la legenda relativa alla foto indica che il tratteggio arancione segnala le strade soggette a divieto di accesso eccetto per i residenti. Il tratteggio nero rappresenta i percorsi ciclopedonali sicuri e garantiti durante i lavori. Le frecce blu indicano il percorso carrabile per accedere alla stazione ferroviaria in auto, mentre il simbolo “P” identifica il parcheggio pubblico consigliato presso l’ex Scalo Merci.

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