sabato
09 Agosto 2025

Scuole medie aperte anche nel pomeriggio, la scommessa della Regione

Sta entrando nel vivo il dibattito sulla sperimentazione delle “scuole aperte” negli istituti superiori di primo grado (le cosiddette scuole medie).  Attraverso l’avviso pubblico per la promozione del successo formativo e il contrasto alle povertà educative, approvato dalla giunta, la Regione Emilia-Romagna ha lanciato un piano articolato per sostenere studenti e famiglie nelle scelte formative, prevenire la dispersione scolastica e rafforzare la rete educativa locale mettendo a disposizione complessivamente 4,5 milioni di fondi europei (misura FSE+ 2021-2027).

L’intervento prevede due grandi direttrici di azione. La prima direttrice, finanziata con 2 milioni di euro, avvia appunto la sperimentazione delle “scuole aperte” all’interno delle scuole secondarie di primo grado promuovendo la realizzazione di attività educative, sportive e culturali in orario extracurriculare. L’obiettivo è trasformare gli edifici scolastici in veri spazi di comunità, dove si promuovono la socializzazione, la partecipazione e l’inclusione e coinvolgere le istituzioni scolastiche secondarie di primo grado, statali o paritarie, anche in forma associata con altri soggetti del territorio (associazioni culturali, sportive, enti locali, cooperative sociali).

La seconda, sostenuta da 2,5 milioni di euro, mira a rafforzare su base territoriale una rete coordinata di presìdi dedicati all’orientamento scolastico e formativo per i ragazzi dagli 11 ai 19 anni. Si tratta di spazi stabili, uno per provincia su tutto il territorio regionale, gestiti dagli Enti locali, accessibili e integrati con scuole, enti di formazione, università e servizi per l’impiego, in grado di offrire ascolto, consulenza e accompagnamento personalizzato a studenti, famiglie e insegnanti. Il finanziamento, destinato agli Enti Locali – anche in forma associata –  è così ripartito: 503.398 euro per la Città metropolitana di Bologna 391.480,00 per Modena, 315.614 per Reggio Emilia, 260.020 Parma, 175.290 per Piacenza, 187.120  euro per Ferrara, 225.000 per Ravenna, 232.940 per Forlì-Cesena, 209.138 per Rimini.

«L’educazione non si esaurisce tra i banchi: deve diventare una vera e propria infrastruttura sociale- spiega Isabella Conti, assessora a Welfare, Terzo settore, Politiche per l’infanzia e Scuola -. Con questo bando vogliamo offrire ai nostri territori un’opportunità nuova. Rendere gli spazi scolastici accessibili anche oltre l’orario canonico significa dare, a ragazze e ragazzi, gli strumenti e i luoghi per esprimersi, coltivare passioni e talenti, costruire legami significativi. È una risposta culturale e sociale, non solo organizzativa: aprire le scuole significa aprire possibilità, diritti, orizzonti in linea con la migliore tradizione della nostra terra».

«In questo tempo di grandi cambiamenti – aggiunge Conti – serve una presenza capillare, riconoscibile e stabile che sappia intercettare i bisogni e accompagnare i percorsi formativi anche nei momenti di difficoltà. Per questo prevediamo anche presìdi stabili e accessibili sul territorio, dedicati all’orientamento, dove studenti, famiglie e insegnanti possano trovare ascolto, consulenza e accompagnamento personalizzato. Si tratta di un grande lavoro di rete tra istituzioni scolastiche, enti di formazione, università famiglie, enti locali e Terzo settore con l‘obiettivo di garantire a tutti l’accesso a servizi qualificati e personalizzati, che aiutino a fare scelte informate, solide, coerenti. Con questo avviso rafforziamo la capacità dei territori di costruire risposte concrete e di accompagnare i nostri giovani in un percorso di autonomia e dignità».

La scadenza per la presentazione delle domande è fissata per le ore 12 dell’8 ottobre 2025. I progetti selezionati partiranno nei mesi successivi, con il coinvolgimento attivo di scuole, enti di formazione, amministrazioni locali e realtà del terzo settore.

Volley, Ravenna disputerà anche la serie B grazie all’accordo tra Consar e Pietro Pezzi

Porto Robur Costa 2030 (impegnato nel prossimo campionato di A2) e Pietro Pezzi ufficializzano di avere raggiunto l’intesa per disputare la serie B di volley con un’unica squadra, rafforzando una collaborazione sportiva in essere già da diversi anni.

«Già attiva con l’Under 19, questa intesa con la Pietro Pezzi si allarga quest’anno all’Under 17 e alla B – spiega Francesco Mollo, responsabile del settore giovanile del Porto Robur Costa 2030 – con un interscambio di atleti, nell’ottica di garantire a tutti i ragazzi delle due formazioni la possibilità di giocare e di crescere. In quest’ottica abbiamo voluto acquisire un titolo di B, campionato che riteniamo adeguato, per il suo livello tecnico, a preparare i ragazzi più pronti per un salto successivo in prima squadra».

«Questo accordo è volto ad ottimizzare le risorse umane e organizzative dei due club – aggiunge Alessio Saporetti, general manager della Pietro Pezzi – facendo crescere i nostri ragazzi. Poter disputare la B, quindi un campionato nazionale, che verrà affrontato con un roster giovane, segna un importante passo avanti per quanto riguarda la nostra collaborazione».

Affidata a coach Francesco Mollo e al suo vice Matteo Baroni – lo staff è completato dal preparatore atletico Mattia Gori – la compagine ravennate è formata da 13 elementi. Quattro giocatori sono confermati dalla Consar: Leonardo Capiozzo e Lorenzo Gabellini (per lui una stagione in doppia veste visto che fa parte stabile anche della prima squadra), e il duo Giacomo Burattoni ed Edoardo Maiani che arriva dal gruppo dell’Under 17. Quattro atleti facevano parte del roster della Pietro Pezzi in C: il centrale Alessandro Aldini, l’opposto Federico Fiorini, lo schiacciatore Michele Gardini e l’alzatore Nicolò Zama.

Completano la squadra l’opposto Fallou Benetti, prelevato dalla 4 Torri Ferrara, lo schiacciatore Marco Di Felice, in arrivo dal Montorio Volley, e il terzetto del settore giovanile della Lube, l’alzatore Filippo Laraia, il centrale Riccardo Da Boit e lo schiacciatore Diego Gatto.

Nei giorni scorsi è stato reso noto dalla Federazione il girone di serie B nel quale giocherà la Consar. Si tratta del gruppo D che annovera la Beach & Park San Marino, quattro formazioni emiliano-romagnole (4 Torri Ferrara, Pallavolo Bologna, Volley Forlì e Rubicone in Volley), sette compagini marchigiane (Nova Volley Loreto, Sabini Castelferretti, Libertas Osimo, M&G Scuola Grottazzolina, Volley Macerata, San Severino e Torre San Patrizio e una squadra abruzzese, il Montorio.

La polizia sequestra 11 chili di droga: arrestati studente e barista incensurati

Nei giorni scorsi la polizia ha sequestrato a Ravenna circa 11 chili di droga, tra hashish e marijuana. In manette sono finiti uno studente di 22 anni e un barista di 26 anni, entrambi ravennati incensurati.

Il primo è stato fermato giovedì per un controllo su viale Randi, dove gli agenti hanno trovato nascosti in auto i primi 1,7 chili. Altri 70 grammi sono stati poi sequestrati nel corso delle perquisizioni ai due immobili nella disponibilità del giovane.

Nella stessa giornata, gli investigatori della Squadra Mobile hanno fatto un blitz in un’abitazione al centro di diverse segnalazioni, dove sono stati rinvenuti addirittura 9 chili tra hashish e infiorescenze di marijuana, tutti sigillati in appositi pacchetti sottovuoto, oltre a due flaconcini di codeina liquida, diverse confezioni di sigarette elettronica all’aroma di marijuana e diversi strumenti utili al confezionamento (macchina per il sotto vuoto, macchina per sigillare le confezioni e bilancini di precisione). Il 26enne inquilino dell’abitazione è stato quindi arrestato.

Per entrambi, nella mattinata di ieri (1 agosto) il giudice ha convalidato l’arresto e la custodia cautelare in carcere.

È morta Maria Grazia Maioli: «Ravenna perde una voce appassionata e autorevole»

Cordoglio nel mondo della cultura e dell’archeologia per la morte di Maria Grazia Maioli, funzionario emerito della Soprintendenza Archeologica dell’Emilia-Romagna.

Tra i primi a ricordarla, la stessa Soprintendenza: «Ha dedicato buona parte della sua vita alla passione per l’archeologia e la sua attività di tutela nel territorio romagnolo ha portato a numerosi rinvenimenti tra Ravenna, Cesena e Rimini – si legge in una nota -. Si è dedicata ad articoli, studi e mostre incentrati su diversi aspetti dell’archeologia classica e della relativa cultura materiale. Grande divulgatrice della vita quotidiana antica e dei suoi vari aspetti, le sue conversazioni e le sue conferenze sono ancora nei ricordi di studiosi, professionisti e appassionati di archeologia».

«Ravenna ha perso una grande “pasionaria” dell’archeologia – si legge invece sui profili social del Museo Nazionale di Ravenna -. La ricordiamo come collega, funzionario responsabile d’area della Soprintendenza Archeologia dell’Emilia-Romagna, e ancora come sapiente e ironica divulgatrice, appassionata e curiosa, indefessa promotrice della tutela archeologica. Innumerevoli le tracce che lascia, come persona e come studiosa: profonda conoscitrice del Patrimonio ravennate, già dagli anni ’60 pubblicò molti contributi su oggetti del Museo, manufatti archeologici e beni delle collezioni, dalle stele ai lacerti pavimentali e parietali, dai bronzetti alle erme, dalle gemme alle fibule.
Il primo fu “La restaurata stele di L. Superinio Severo nel Museo nazionale di Ravenna” pubblicato in Felix Ravenna n. 48 (1969), sul restauro di una stele funeraria romana, vista nel ‘700 dallo Spreti in San Domenico dove era reimpiegata».

Appresa la notizia della morte, anche l’assessore alla Cultura del Comune di Ravenna, Fabio Sbaraglia, ha espresso il proprio cordoglio e quello dell’Amministrazione: «Con la scomparsa di Maria Grazia Maioli, Ravenna perde una voce appassionata e autorevole nel campo dell’archeologia. Funzionaria e responsabile d’area della Soprintendenza Archeologia dell’Emilia-Romagna, è stata una divulgatrice sapiente e ironica, capace di interpretare le funzioni di tutela e valorizzazione del patrimonio con curiosità e rigore. La sua dedizione e l’impegno per il patrimonio ravennate rimane un’eredità preziosa per la nostra comunità».

Vestiti di scuro con simboli fascisti intonano canzoni del Ventennio vicino allo stand della Festa dell’Unità

«Quelle ‘canzonacce’ infangano la nostra comunità »

Una trentina di persone adulte, vestite con abiti scuri con simboli fascisti, attorno a mezzogiorno di sabato 26 luglio ha intonato in coro diverse canzoni del Ventennio, come “Faccetta nera” e “Giovinezza”, utilizzando un altoparlante mentre mangiavano e bevevano al centro polivalente all’interno del parco Pertini di Cotignola. Una tensostruttura allestita poco distante ospitava la Festa dell’Unità, in quel momento iscritti Pd e volontari non presidiavano la zona. Lo rende noto, a distanza di una settimana dai fatti, lo stesso Partito democratico con una nota inviata alla stampa.

«Il soggetto leso a seguito di questa triste vicenda non è solamente il Partito Democratico – spiega il segretario comunale Samuele Staffa –, ma l’intera comunità cotignolese. Non può essere infangata la storia di una comunità che regge le proprie fondamenta sui Giusti tra le nazioni, su Leno, don Stefano e sugli sforzi di tutti coloro che hanno messo a repentaglio la propria incolumità per salvare altre vite. Si tratta di un atto grave che non può essere derubricato a “ragazzata”. Occorre una ferma risposta da parte dell’intera comunità. Ritengo doverosa la posizione assunta dal Comune di Cotignola, volta a presentare formale denuncia alle autorità competenti. Ma questo non basta. Riteniamo utile che il Comune di Cotignola si faccia promotore di un Comitato unitario antifascista o di altro più consono strumento di confronto a cui possano partecipare tutti i cittadini cotignolesi con l’intento di promuovere azioni positive per sostenere, soprattutto tra le giovani generazioni, la cultura dei diritti, delle libertà e della democrazia. In altre parole, la cultura dell’antifascismo».

Anche il Partito democratico della Bassa Romagna si unisce allo sdegno. «Stando a quanto ci è stato riportato dai gestori del ristorante l’episodio è di assoluta gravità – afferma il coordinatore d’area, Davide Pietrantoni –. Hanno usato megafoni e si sono immortalati in fotografie vicino agli stand in cui la sera avremmo dovuto ospitare la nostra Festa dell’Unità. Un’evidente infantile provocazione. Le indagini in corso stabiliranno se è apologia di fascismo, e si capirà meglio la provenienza di queste persone, ma la cosa più importante è che si levi l’indignazione da parte di tutti».

La scuola Camerini-Tassinari riapre a settembre dopo il ripristino dei danni dell’alluvione

Sono in via di conclusione i lavori di riqualificazione alla scuola dell’infanzia Camerini-Tassinari di Castel Bolognese, uno dei 4 plessi scolastici che hanno subito ingenti danni dalle alluvioni. Da settembre le bambine e i bambini torneranno a frequentare le aule, trovandole completamente rinnovate.

L’edificio è stato oggetto di importanti interventi impiantistici ed energetici, resi possibili grazie a un finanziamento di 1,75 milioni di euro provenienti da una donazione di Enel Cuore e dalle ordinanze del commissario straordinario per gli interventi post alluvione del 2024 e del 2025.

Il rifacimento delle coperture con migliorie energetiche, l’installazione di un nuovo impianto di climatizzazione e riscaldamento a pavimento, nuove pavimentazioni e un impianto fotovoltaico portano l’edificio della Camerini-Tassinari a sfiorare la classificazione Nzeb (Near zero energy building).

A settembre prenderanno il via i lavori all’asilo nido Arcobaleno che resterà chiuso per il cantiere fino all’inizio dell’anno scolastico 2026/27. Gli interventi, già programmati per partire nel 2023 ma posticipati per il sopravvento del nuovo cronoprogramma obbligato dalle alluvioni dello stesso anno, sono resi possibili da finanziamento totale di 1,64 milioni di euro provenienti dal Pnrr e dalle ordinanze post-alluvione e riguardano il miglioramento sismico, l’efficientamento energetico, un nuovo impianto fotovoltaico, una cucina interamente elettrica e la riqualificazione generale che consentirà l’attivazione di una sala polivalente ed un aumento dei posti disponibili .

Cinque locali delle scuole Bassi torneranno a disposizione della scuola primaria, mentre i più piccoli dell’asilo saranno accolti nei piani inferiori dell’istituto e nelle nuove aule del plesso Camerini-Tassinari, in fase di riapertura.

A Punta Marina c’è un nuovo parcheggio da 435 posti auto, realizzato grazie al rigassificatore

Punta Marina ha un nuovo parcheggio pubblico da 435 posti auto (di cui 18 riservati a persone con disabilità) nei pressi del campo sportivo. L’area di 18mila metri quadrati in ghiaia rinverdita è in via Baroncelli, accessibile da viale delle Sirti – via della Carena, e sarà utilizzabile dal 2 agosto. Nell’estate 2026 sarà servita anche dal Navetto Mare.

Il parcheggio è stato realizzato da Snam nell’ambito degli accordi con il Comune di Ravenna legati alla realizzazione dell’impianto di rigassificazione offshore e delle strutture collegate. È una delle opere di compensazione. Tra Snam e il Comune è stato stipulato un accordo di comodato d’uso sulla base del quale il Comune avrà in concessione il parcheggio fino al 31 dicembre 2028, con possibilità di rinnovo.

L’assessore ai Lavori Pubblici, Massimo Cameliani, rende noto che mancano ancora alcuni piccoli interventi, come il completamento della pubblica illuminazione, «ma era molto importante rendere fruibile il servizio il prima possibile, vista l’importanza di tale area di sosta per raggiungere gli stabilimenti balneari e la località turistica di Punta Marina Terme».

Spezzatino serie C: per il Ravenna esordio in casa sabato sera, derby a Forlì di lunedì

Il campionato del Ravenna in serie C comincerà in notturna. La Lega Pro ha definito gli orari delle prime sette giornate dei tre gironi di terza serie e l’esordio dei giallorossi, in casa contro il Campobasso, sarà sabato 23 agosto con fischio di inizio alle 21.

La seconda giornata il Ravenna sarà di scena a Forlì: la gara è stata posticipata a lunedì 1 settembre con inizio alle 20.30.

Questi date e orari delle partite del Ravenna fino alla settimana giornata:

  • 3a: Ravenna-Bra, domenica 7 settembre, ore 17.30;
  • 4a: Guidonia Montecelio-Ravenna, sabato 13 settembre, ore 15;
  • 5a: Ravenna-Perugia, venerdì 19 settembre, ore 20.30;
  • 6a: Carpi-Ravenna, martedì 23 settembre, ore 20.45;
  • 7a: Ravenna-Ternana, sabato 27 settembre, ore 15.

Forza Italia propone regole di decoro per le vetrine vuote dei negozi sfitti in centro

Il consigliere comunale di Forza Italia a Ravenna, Alberto Ancarani, propone che la giunta istituisca un regolamento per il decoro e il recupero delle vetrine che restano vuote in centro storico a seguito della chiusura di negozi e attività commerciali.

Le proposte di Ancarani sono tre:

  • messa a disposizione di vetrofanie e progetti grafici dedicati, attraverso uno specifico fondo comunale che possa prevedere il loro collocamento nelle vetrine sfitte a fronte di un obbligo dei proprietari a una tempistica minima di illuminazione e a una frequenza di pulizia adeguata;
  • concorso di idee per un percorso storico culturale della città che possa trasformare le vetrine vuote in un’occasione di valorizzazione “diversa” della parte di centro storico su cui insistano;
  • incentivazione ad affittare temporaneamente la sola vetrina ad altri commercianti, associazioni o privati per brevi mostre o ad altri fini commerciali proponendo un canone concordato per questa specifica possibilità.

La proposta del consigliere di opposizione nasce dalla premessa della progressiva diminuzione dei negozi aperti in centro storico in favore della grande distribuzione per lo più collocata in zone periferiche con maggiore facilità di parcheggi, nonché del commercio online. «Una situazione cui ha contribuito anche lo spostamento di servizi pubblici originariamente collocati in centro storico, come gli uffici anagrafe e tecnico verso i nuovi edifici di Via Berlinguer o l’agenzia del demanio e territorio accorpata a quella delle Entrate».

Un parcheggiatore abusivo chiede soldi a due automobillisti, ma sono vigili in borghese

La polizia locale della Bassa Romagna ha identificato un parcheggiatore abusivo che operava in piazza XIII giugno a Lugo nella mattinata del 30 luglio. Gli agenti del nucleo antidegrado, recentemente costituito in via sperimentale, erano in servizio in borghese e l’uomo di origini straniere li ha invitati a parcheggiare l’auto in uno stallo libero, richiedendo poi insistentemente una ricompensa in denaro per il servizio.

Dopo essersi identificati, gli agenti hanno proceduto con l’identificazione del parcheggiatore, che possedeva un titolo di viaggio per stranieri scaduto ed era privo di altri documenti identificativi che potessero certificarne la regolarità sul territorio. A seguito di ulteriori verifiche, è risultato che l’uomo era destinatario di un provvedimento di rigetto del rinnovo del permesso di soggiorno, e risultava con precedenti sempre legati all’attività di parcheggiatore abusivo.

Gli agenti, dopo aver provveduto al foto segnalamento, hanno sequestrato il denaro in possesso del soggetto derivanti dall’attività abusiva ed è stato notificato il verbale di allontanamento.

Punta Marina, revocato il divieto di balneazione

Il Comune di Ravenna ha revocato oggi, 1 agosto, il divieto temporaneo di balneazione istituito ieri, 31 luglio, a Punta Marina. Le analisi microbiologiche dei campioni di acque marine effettuate da Arpae hanno infatti attestato il rientro dei valori dei parametri nei limiti previsti dalla legge.

In corso i lavori di ripristino dell’ex ostello Dante, poi un bando per l’affidamento

Sono cominciati i lavori di pulizia e ripristino dell’ex ostello Dante a Ravenna. L’edificio in via Nicolodi, nel quartiere Darsena, è abbandonato dal 2017. La notizia è riportata nell’edizione odierna, 1 agosto, del quotidiano locale Il Resto del Carlino.

L’immobile contava oltre cento posti letto distribuiti in 49 stanze. È chiuso dal fallimento di Aig (Associazione italiana ostelli della gioventù) che deteneva il 20 percento della proprietà. Gli altri proprietari sono Comune e Provincia, entrambi al 40 percento.

La quota di Aig, dopo sette tentativi di asta andati deserti, è stata acquistata dal consorzio Solco nell’aprile 2024 che ora sta conducendo la prima parte dei lavori per ripristinare le condizioni igieniche dell’immobile, spesso occupato abusivamente in alcune sue parti.

Sarà poi il Comune a fare un bando pubblico per dare l’immobile in concessione a un privato che dovrà effettuare i lavori di ristrutturazione. Al momento l’ipotesi più ottimistica è di riuscire ad affidare l’immobile nella primavera del 2026.

I consiglieri comunali di Fratelli d’Italia, Falco Caponegro e Anna Greco, sostengono che se non avessero sollevato il caso con forza, presentando una mozione in consiglio comunale quasi un mese fa, probabilmente l’immobile resterebbe ancora nel degrado e nel silenzio. «Non cerchiamo ringraziamenti, ma pretendiamo che venga riconosciuto il ruolo delle opposizioni quando, con senso di responsabilità, sollevano problemi reali e urgenti. Non siamo stati ascoltati in Aula, nonostante una mozione formale depositata da settimane. Nessuna discussione, nessun confronto, nessuna risposta pubblica. Solo oggi si muove qualcosa fuori dalle sedi istituzionali, direttamente sui giornali».

Fdi chiede che sia discusso in consiglio comunale l’iter sull’ex ostello Dante, sia condiviso un cronoprogramma ufficiale e trasparente; si avvii un vero percorso partecipativo, aperto e concreto, con i residenti e le realtà locali del quartiere.

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