lunedì
22 Dicembre 2025

Omicidio Minguzzi, sentenza dopo 38 anni, un cugino: «Grazie a chi serve lo Stato con onore»

Riceviamo e volentieri pubblichiamo una lettera aperta firmata da un cugino di Pier Paolo Minguzzi, il 21enne di Alfonsine rapito e ucciso nel 1987: solamente lo scorso 30 settembre, dopo 38 anni dal delitto, è arrivata una sentenza che individua i colpevoli. Il verdetto nel processo di appello potrebbe non essere ancora la parola definitiva: entro 90 giorni sono attese le motivazioni e poi si apriranno i termini per un eventuale ricorso in Cassazione.

In questa Italia spesso confusa tra chi serve lo Stato e chi lo usa, in questi giorni è successa una cosa importante: la giustizia ha parlato, il senso del dovere ha prevalso. Io non sono un semplice osservatore. Pierpaolo era mio cugino.

Io c’ero. Ho vissuto tutto dal primo momento. Ho visto la nostra nonna di oltre 80 anni, la zia che ha perso un figlio in modo disumano per futili motivi, dei cugini attraversare un dolore ingiusto ed indicibile. Ho visto la dignità resistere, anche quando la speranza sembrava sparita.

Quando in questi anni vedevo mia zia senza più fiducia nelle istituzioni, scoraggiata e convinta che nessuno avrebbe mai avuto il coraggio di riconoscere la verità, io ne soffrivo ulteriormente. Abbiamo vissuto anni in cui si andava in caserma con paura, la paura di chi non sa chi si ha davanti.

Volevo che questa sentenza arrivasse non solo per Pierpaolo, che la merita tutta – anche se questo non cambia il suo destino – ma anche per lei: per restituirle la fiducia e la certezza che lo Stato, quando vuole, sa ancora essere giusto.

E diciamolo chiaramente: mia zia ci è arrivata a questa verità perché ha potuto permetterselo, sia economicamente, finanziando indagini private che hanno permesso di riaprire il caso dopo l’archiviazione, sia umanamente, grazie al dono raro della longevità (oggi ha 92 anni) e della lucidità, che le hanno consentito di vedere riconosciuta la verità in terra, grazie alla sua rinnovata fondamentale testimonianza.

Ma non dimentichiamolo: quanti altri, pur avendo ragione, non arrivano fin qui? Quanti devono arrendersi perché non hanno mezzi, tempo o salute per sostenere una battaglia così lunga? Quanti devono “sapere dentro di sé” senza mai sentirlo dire da un giudice?

Per questo, oggi il mio grazie va a quella parte d’Italia che resiste in silenzio, che ogni giorno serve lo Stato con disciplina e onore, senza riflettori. Sono loro la maggioranza. L’altra — quella deviata, arrogante e spregiudicata — è piccola, e fa danni enormi.

E se qualcuno, in passato, ha depistato o insabbiato pensando – magari in buona fede – di proteggere le istituzioni, sappia questo: non c’è nulla che indebolisca lo Stato più del nascondere la verità. Meglio un sincero “ho sbagliato” che anni di silenzi. Perché chi lavora può sbagliare, e chi riconosce le proprie responsabilità è affidabile. Chi invece insabbia, per paura o convenienza, tradisce ciò che dice di voler difendere.

E allora lo dico chiaramente: lo Stato non appartiene a chi lo tradisce. Lo Stato appartiene a chi lo serve ogni giorno con disciplina e onore. E la verità, anche quando arriva tardi, arriva per tutti, ed è una sinfonia armoniosa che restituisce luce e speranza e ridona vita a chi ha lottato, fino all’estremo sacrificio, per la nostra democrazia.

Un cugino di Pierpaolo

«Oltre 20mila persone» a Lugo per un Vintage Festival da record

Si chiude con un successo oltre ogni precedente la 38esima edizione di Lugo Vintage Festival: lo scorso weekend infatti «oltre 20 mila persone – scrivono gli organizzatori – hanno affollato le piazze del centro di Lugo alla ricerca del pezzo unico vintage, sia questo un capo di abbigliamento, una lampada o un giocattolo d’epoca, complice un meteo quasi estivo».

«Siamo abituati ai grandi numeri quando si parla del vintage festival ma davvero anche noi dell’organizzazione siamo rimasti piacevolmente sgomenti di fronte a così tanta affluenza – dichiara Ilaria Laghi, responsabile organizzativa del festival che aggiunge – ogni anno investiamo sempre di più in promozione e nella qualità dell’offerta del festival, sia per quanto riguarda “Vintage per un giorno”, il vintage market, che per quanto riguarda l’offerta culturale degli eventi collaterali, e il risultato premia lo sforzo».

Quest’anno il festival riserva una sorpresa: il 30 novembre prossimo si svolgerà sotto le logge del Pavaglione un’edizione straordinaria con 100 espositori selezionati e molti eventi collaterali. L’edizione sicuramente strizzerà l’occhio al Natale e darà la possibilità di trovare regali sostenibili e originali.

Zona logistica semplificata, un patto tra Regione, Autorità portuale e Agenzia delle Dogane

Una strategia condivisa per rafforzare la competitività del sistema produttivo e logistico regionale, programmando insieme le iniziative che puntano a favorire il potenziamento della Zona Logistica Semplificata Emilia-Romagna (Zlser).

È quanto prevede il protocollo d’intesa siglato oggi (13 ottobre), che si configura come uno strumento di collaborazione che punta a rendere operativa ed efficiente la Zlser e che impegnerà la Regione, l’Agenzia delle dogane e dei monopoli e l’Autorità di sistema portuale di Ravenna alla programmazione e alla realizzazione condivisa di iniziative e strumenti operativi per garantirne il pieno funzionamento e l’efficacia.

«Con questo protocollo rafforziamo la collaborazione con la Regione Emilia-Romagna e con l’Autorità di Sistema Portuale di Ravenna per dare piena operatività alla Zona Logistica Semplificata – dichiara il direttore Territoriale dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, Marco Cutaia -. L’Agenzia metterà a disposizione competenze e strumenti per semplificare i flussi commerciali, rendere più efficiente la catena logistica e favorire la crescita delle imprese del territorio».

“Il Protocollo sottoscritto oggi – aggiunge Francesco Benevolo, commissario straordinario dell’Autorità di Sistema – consente al porto di Ravenna di disporre di un ulteriore efficace elemento di attrattività quale hub logistico strategico al servizio del sistema produttivo del paese. L’istituzione della Zls rappresenta una concreta opportunità per ulteriormente consolidare quel sistema logistico regionale che vede nel porto di Ravenna la propria porta di accesso ai mercati internazionali e la firma odierna sancisce l’impegno a lavorare tutti insieme per contribuire a rendere questo territorio ancora più competitivo, in grado di attrarre nuovi investimenti e promuoverne uno sviluppo sempre più sostenibile ed innovativo».

I contenuti dell’accordo

Il Protocollo di Intesa, che avrà una durata triennale, impegna le istituzioni con l’obiettivo di rafforzare la competitività del territorio e renderlo un hub strategico nei traffici internazionali. L’accordo prevede l’aggiornamento di studi e analisi sui flussi di merci, la valutazione della Zona Franca Doganale (Zfd) e la promozione di filiere e distretti produttivi ad alto valore aggiunto, con un’attenzione particolare ai mercati esteri e overseas.

Tra le iniziative prioritarie rientrano anche l’integrazione delle piattaforme logistiche regionali con il sistema doganale anche per semplificare il ciclo import/export, l’utilizzo di tecnologie digitali per semplificare i processi di import/export e l’individuazione condivisa dei punti di inefficienza nella movimentazione multimodale delle merci, per poterli adeguatamente migliorare. Saranno inoltre promosse iniziative di comunicazione e valorizzazione delle opportunità legate alla Zlser e all’eventuale Zfd (zona franca doganale).

Per garantire un coordinamento efficace e l’applicazione concreta delle azioni, è prevista l’istituzione di un Tavolo Tecnico, composto da referenti della Regione Emilia-Romagna, dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centrale e Settentrionale.

Spruzza spray al peperoncino contro la titolare del negozio e ruba 30 euro dalla cassa, arrestato

Rapina in un negozio in centro a Faenza, arrestato un 29enne. Nel pomeriggio di ieri, 12 ottobre, un giovane residente in zona è entrato in un negozio etnico fingendosi cliente e poi ha spruzzato uno spray al peperoncino sul volto della titolare, per rubare 30 euro dalla cassa e fuggire.

I clienti presenti al momento della rapina e diversi commercianti della zona hanno subito avvertito i carabinieri: il radiomobile della compagnia di Faenza ha rintracciato il sospettato che è stato portato in caserma e arrestato per rapina.

La titolare del negozio, a cui sono stati riconsegnati i soldi, è stata medicata al pronto soccorso dove le sono state riscontrate solo delle lievi lesioni. Il 29enne, in attesa della celebrazione del rito direttissimo, è stato sottoposto agli arresti domiciliari.

Muore in moto a 54 anni. «Ti porteremo con noi in ogni viaggio»

Cordoglio a Conselice e nel mondo dei motociclisti locali per la morte di Andrea Berardi, conosciuto da tutti come Bergher. Agricoltore 54enne, è morto nella notte tra venerdì e sabato a causa di una caduta in sella alla sua moto di grossa cilindrata in via del Manzone, tra Ca’ di Lugo e la frazione di San Patrizio, dove abitava. L’uomo è stato ritrovato riverso in un fossato dai carabinieri durante un’attività di controllo del territorio. I sanitari del 118 giunti sul posto poco dopo non hanno potuto fare altro che constatare il decesso del 54enne, che lascia moglie e figlia. Non risulterebbero altri mezzi coinvolti.

«Ci ha lasciati Bergher, biker vero e anima dei Winterbikers – si legge in un post del Motorclub Winterbikers Faenza, di cui faceva parte Berardi -. Un compagno di viaggio, un amico leale, uno spirito libero! Bergher non era solo un motociclista. Era un cuore grande sotto il giubbotto da moto! Un sorriso sincero dietro la visiera, una presenza che rendeva ogni uscita speciale. Con lui abbiamo condiviso curve, risate, pioggia, tramonti e sogni. E ora, anche il dolore di questo addio. Che la tua strada lassù sia infinita, che il tuo casco brilli sotto le stelle, e che il tuo motore non smetta mai di cantare. Ti porteremo con noi in ogni viaggio, in ogni sosta, in ogni pensiero. Buon viaggio, fratello. I Winterbikers non ti dimenticheranno mai».

Faenza vince il derby con Ravenna e resta a punteggio pieno

Tema Sinergie Faenza 81-OraSì Ravenna 65 (21-15; 42-40; 60-51)
TEMA SINERGIE FAENZA:
Camparevic, Bianchi, Rinaldin, Stefanini 5, Mbacke 7, Vettori 17, Van Ounsem 15, Longo, Fragonara 12, Aromando 3, Santiangeli 9, Fumagalli 13. All.: Pansa
ORASÌ RAVENNA: Feliciangeli 3, Brigato 10, Morena, Ghigo 4, Paolin 15, Jakstas 2, Paiano 3, Dron 12, Cena 16, Venturini ne, Catenelli ne. All.: Auletta
ARBITRI: Pellicani – Andreatta – Castellaneta Note.
Tiri da 2: Faenza: 14/32, Ravenna: 20/45; Tiri da 3: Faenza: 14/33, Ravenna: 5/22; Tiri liberi: Faenza: 11/14, Ravenna: 10/12; Rimbalzi totali: Faenza: 41, Ravenna: 39.

PalaCattani vestito a festa con una grande cornice di pubblico, a Faenza, per il derby tra Tema Sinergia e OraSì Ravenna. A vincere sono i padroni di casa di Faenza, sempre in vantaggio, grazia a una maiuscola prestazione di squadra. Sono così 4 le vittorie su altrettante partite per Tema Sinergia, che tornerà già in campo mercoledì 15 ottobre, sempre al Pala Cattani, contro Pesaro, ultimo in classifica.

Ravenna resta a metà classifica con 2 vittorie e 2 sconfitte. Il prossimo impegno è in programma sabato 18 ottobre, sul campo proprio del Pesaro.

Le pagelle del Ravenna che ha battuto la Samb: Lonardi è una diga in mezzo al campo

Le pagelle del Ravenna capolista che ha battuto 1-0 la Sambenedettese (qui cronaca, tabellino e classifica)

ANACOURA 6,5: avrebbe meritato il suo primo 7, se non fosse stato per quella palla che gli è scappata di mano in uscita e che poteva regalare il pareggio a Eusepi. Gliene scappa un’altra nel finale e la Samb fa gol, ma il fallo nei suoi confronti era evidente. Nel primo tempo bella parata su tiro dalla distanza, un paio di uscite e buona guardia sul “tentativo” di autogol da parte di Spini.

DONATI 6,5: 178 centimetri di grinta, “cattiveria” ed esperienza. L’ammonizione arrivata nel primo tempo non sembra averlo condizionato nella ripresa.

BIANCONI 6,5: ormai diventato pilastro centrale della difesa del Ravenna formato trasferta, lotta con Eusepi senza neppure farsi distrarre da capigliatura e buchi nei calzettoni dell’esperto attaccante avversario, praticamente annullato.

SOLINI 6,5: insostituibile braccetto di sinistra, riesce ancora una volta a districarsi in ogni occasione, sempre oltretutto con apparente grande tranquillità.

CORSINELLI 6,5: due splendide intuizioni in fase offensiva, il cambio gioco che porta alla grande occasione sprecata di testa da Luciani e l’assist “alla Verratti” (o quei giocatori lì, insomma) per il gol dello stesso Luciani. Esce nell’intervallo, da capire se per un nuovo problema muscolare o soltanto perché era al rientro e non ancora in condizione (dal 1′ st DA POZZO 6: prestazione concreta, senza subire troppo il forcing della Samb e con qualche spunto interessante in avanti).

TENKORANG 6: lotta e si fa sentire in mezzo al campo, trova meno l’inserimento, ma non credo che nessuno si aspettasse davvero 20 gol da una mezzala.

LONARDI 7: un mezzo voto in più per alcune chiusure difensive davvero importanti (e anche in bello stile, come suo solito) nel secondo tempo. Davanti alla difesa dà sicurezza all’intera squadra. Anche oggi, però, poteva fare di più in fase di costruzione: in un paio di occasioni non vede la verticalizzazione giusta e preferisce “gestire”, tornando indietro (dal 44′ st Ilari sv).

ROSSETTI 6: partita diligente, tattica, a suo modo importante, anche se oggi fatta soprattutto di lavoro oscuro.

RRAPAJ 6,5: primo tempo davvero importante, senza mai buttare un pallone, con personalità, dà una grossa mano alla squadra quando sale palla al piede. Nella ripresa un po’ meno lucido, fino al cambio (dal 35′ st Falbo sv).

SPINI 5,5: la prima stecca della stagione, rivalutata in parte dal bel assist di prima non sfruttato da Luciani di testa e da un sontuoso ribaltamento di campo nel secondo tempo concluso però con poca lucidita. Sembra un po’ pigro e poco cattivo. P.S.: toglietelo dal primo palo negli angoli contro: due volte la ributta in corner anziché rinviare comodamente e una terza volta rischia di farsi autogol (dal 22′ st MOTTI 6: bella serpentina in area, poi pochi altri palloni giocabili)

LUCIANI 7: ancora decisivo, terzo gol in quattro partite, ma lavora anche per la squadra spalle alla porta. Facciamo finta di credere che la palla fosse troppo alta in quell’occasione sprecata, pochi minuti prima del vantaggio (dal 22′ st ZAGRE 6: va vicino al gol e gestisce bene i pochi palloni che ha a disposizione).

Il Ravenna vince soffrendo anche a San Benedetto e resta in testa – TABELLINO – CLASSIFICA

SAMBENEDETTESE-RAVENNA 0-1
SAMBENEDETTESE (4-3-3):
Orsini; Zoboletti, Zini, Pezzola, Tosi (38′ st Iaiunese); Candellori, Bongelli (16′ st Alfieri), M. Touré (26′ st Sbaffo); Konate, N. Touré (16′ st Battista), Eusepi. A disp.: Grillo, Cultraro, Chelli, Lulli, Marranzino, Vesprini, Paolini, Napolitano, Chiatante, Martins, Scafetta. All.: Palladini.
RAVENNA (3-5-2): Anacoura; Donati, Bianconi, Solini; Corsinelli (1′ st Da Pozzo), Tenkorang, Lonardi (44′ st Ilari), Rossetti, Rrapaj (35′ st Falbo); Spini (22′ st Motti), Luciani (22′ st Zagre). A disp.: Stagni, Borra, Mandorlini, Okaka, Calandrini, Esposito, Scaringi, Sermenghi, Zakaria, Menegazzo. All.: Marchionni.
ARBITRO: Castellano di Nichelino.
RETE: 22′ pt Luciani.
Ammoniti: Donati, Eusepi, Bianconi, Tenkorang, Alfieri, Motti.
Espulso: mister Palladini.
Angoli: 5-3.

A QUESTO LINK LE NOSTRE PAGELLE DEL RAVENNA

Una vittoria di quelle che restano, in una stagione, per almeno quattro motivi. Perché arriva contro una squadra ignorante – nel senso ovviamente sportivo del termine (mai viste così tante proteste per episodi insignificanti) -, in uno degli stadi più caldi del centro Italia (ma con 500 coloratissimi tifosi ospiti), dopo una grande sofferenza e soprattutto senza subire gol.

IL Ravenna vince 1-0 a San Benedetto del Tronto, mettendo a referto la settima vittoria consecutiva e restando in vetta alla classifica del girone B insieme all’Arezzo, in fuga con anche l’Ascoli, ormai già a 10 punti dalla quarta.

Decisiva la rete nel primo tempo di bomber (ora si può decisamente utilizzare) Luciani, su un bel assist di Corsinelli. Lo stesso Luciani non era riuscito a spingere in rete di testa pochi minuti prima su assist di Spini, che ancor prima aveva calciato troppo in diagonale al termine di un contropiede a campo aperto. Nel secondo tempo va vicino al gol Zagre, mentre nel finale non è riuscito a chiudere la partita il neo-entrato Ilari. Tutto attorno a queste occasioni giallorosse, tanta sofferenza, con la Sambenedettese che ha avuto quasi sempre in mano il pallino del gioco, senza però occasioni clamorose, perdendo forse troppa energia in continue lamentale e tentando più volte di buttarla sulla rissa. Bene Anacoura tra i pali, con finale thrilling per il gol annullato a Sbaffo, che arriva però dopo un evidente carica al portiere del Ravenna.

Da segnalare come curiosità nel primo tempo una ridicola richiesta di espulsione per Donati da parte della Sambenedettese che ha portato (tramite Football Video Support) solo a un’ammonizione per il difensore del Ravenna e, pochi secondi dopo, a una beffarda espulsione invece per l’allenatore di casa.

Domenica prossima (19 ottobre) scontro diretto da tutto esaurito al Benelli contro l’altra capolista Arezzo.

CLASSIFICA: Arezzo e Ravenna 24; Ascoli 23; Sambenedettese, Ternana e Carpi 14; Forlì, Gubbio e Guidonia 13; Campobasso* e Pianese 12; Juventus Next Gen* e Pineto 11; Vis Pesaro 9; Pontedera 8; Livorno 7; Torres 6; Bra 5; Perugia 3; Rimini -2. (* 1 partita in meno).

Ruba una pistola ad acqua da bambino ma vive col rimorso: il risarcimento al mercatino dopo 20 anni

Il furto risale ai primi anni 2000, quando un bambino rubò una pistola ad acqua “Super Liquidator” dagli scaffali del Mercatino delle pulci di Faenza. Un gesto riprovevole ma di cui molti, con il passare degli anni, si sarebbero probabilmente dimenticati. Non è stato così per il protagonista dell’episodio che, dopo 20anni di «vergona e sensi di colpa» decide di risarcire anonimamente il negozio, e “con gli interessi”, considerando la restituzione di 5 euro a fronte di una refurtiva dall’allora valore di 1 euro e 50.

Il rimborso è accompagnato da una lettera «Quasi 20 anni fa, quando vi trovavate ancora in Corso Europa, mi appropriai indebitamente di una pistola ad acqua “Super Liquidator” da 1.5 euro (ero un bambino al tempo). Mi sento fortemente in colpa e in debito per quanto accaduto (per non parlare della vergogna che provo a riguardo) – commenta il ragazzo senza firmarsi -. Vorrei riscattarmi di questo piccolo furto e del debito che ho nei vostri confronti ripagando quantomeno l’oggetto. Mi scuso per la lettera scritta e per non essermi presentato di persona, la vergogna è troppa, ma non potevo non ripagare il mio debito, anche se dopo 20 anni… nel tempo si matura, si pensa agli errori del passato e si prova a risolvere come meglio possibile…. (quando possibile) Spero in una Vostra gentile comprensione e che possiate perdonare il mio errore da bambino, nella speranza di riscattare una pulizia d’animo interiore».

La curiosa vicenda è raccontata sui social dal titolare del Mercatino delle pulci di Faenza, che condivide una foto della lettera e della banconota da 5 euro allegata. «C’è ancora speranza per questa gioventù! – commenta il commerciante -. Non so se chi ha scritto questa lettera leggerà il post, ma voglio ringraziarlo pubblicamente e fargli sapere che i 5 euro verranno dati in beneficenza».

Violento scontro a Coccolia: motociclista sbalzato sull’asfalto e ricoverato al Bufalini

Violento scontro a Coccolia nel pomeriggio di oggi (12 ottobre) quando, intorno alle 14.30, una Ducati Monster e una Toyota Yaris sono entrate in collisione all’incrocio tra via Ravegnana e via Taverna.

Secondo una prima ricostruzione, il motociclista 47enne, diretto verso Ravenna, avrebbe urtato la fiancata posteriore destra dell’auto, che da via Taverna stava procedendo in direzione di via Budria, probabilmente mancando la precedenza alla motocicletta. A seguito dell’impatto, il centauro è stato sbalzato sull’asfalto riportando gravi ferite.
Immediato l’intervento dei i sanitari del 118, con ambulanza e auto medica: dopo le prime cure, l’uomo è stato trasportato al Bufalini di Cesena con codice di massima gravità, ma non risulterebbe in pericolo di vita. Sul posto anche gli agenti della polizia locale per effettuare i rilievi e gestire il traffico, rimasto a senso unico alternato per il pomeriggio.

Bruzzone sul caso del 14enne che ha tentato di uccidere i genitori: «C’è stato un urlo inascoltato»

La nota criminologa Roberta Bruzzone interviene sul caso del 14enne che, a Ravenna, ha tentato di uccidere nella notte i genitori.

«Le famiglie che sembrano “normali” non garantiscono l’assenza di sofferenza nei singoli – si legge in un post di Bruzzone sui social -. In un ragazzo di 14 anni, i moti interiori (isolamento, frustrazione, ideazioni oscure) possono rimanere invisibili, ma pos­sono covare nella segretezza fino a emergere con violenza. Il fatto che ci siano state ricerche “mirate” online fa pendere la bilancia verso una forma di pianificazione psicologica. Non siamo di fronte a un incidente emotivo o a un atto puramente impulsivo. C’è una dimensione intenzionale che richiede indagine profonda. Un gesto così estremo implica che, per il ragazzi, i genitori sono diventati ostacoli da colpire. È un collasso totale del patto fiduciario familiare».

«Le autorità – continua la nota criminologa – sottolineano che non bisogna sottovalutare i segnali di disagio tra i giovani. Eppure, sembra che qui nessuno abbia intercettato nulla, né dentro la famiglia né nella rete sociale del ragazzo. Il confine tra “giovane” e “criminale” può essere fragile se non si raccolgono gli indizi in tempo».

Bruzzone, in questa vicenda, ci vede «un urlo che non è stato ascoltato. Un punto di rottura profondo che ci chiede: dove siamo stati ciechi? Se siamo convinti che la violenza estrema nasce sempre da segni visibili, rischiamo di perderci le storie che si costruiscono dietro i silenzi. E allora non basta indignarsi, bisogna guardare, chiedere, intercettare, ascoltare. Prima che il buio diventi gesto, carne e sangue».

Ravenna cerca 50 “esploratori” per promuovere il turismo sostenibile in città

Ravenna entrerà a far parte del progetto “Footprints“, l’iniziativa europea di turismo sostenibile che punta a trasformare la città in “destinazioni sostenibile di default”, dove ogni scelta del visitatore (dai trasporti alle esperienze) si fa più semplice, autentica e rispettosa dell’ambiente.

La candidatura è stata lanciata ufficialmente al Ttg travel experience (fiera del turismo) di Rimini, dove l’assessore al turismo Fabio Sbaraglia, la dirigente del servizio al turismo Maria Grazia Marini e la direttrice di Ravenna Incoming Francesca Ferruzzi hanno annunciato la ricerca di 50 esploratori e esploratrici che potranno sperimentare in anteprima i servizi di mobilità green, i nuovi percorsi turistici e il sistema di gamification che trasforma i visitatori in veri e propri “cittadini temporanei” di Ravenna.

La call, curata dal partner locale di Progetto Ravenna Incoming, è rivolta esclusivamente a turisti: saranno invitati a soggiornare in città, per cinque giorni (quattro notti) e testare le esperienze, vivendo in anteprima le attività sviluppate dal progetto e contribuendo in modo attivo con impressioni e suggerimenti. A questo scopo, i candidati saranno selezionati in base a criteri di rappresentatività per garantire un panel eterogeneo e realistico di tester. È possibile candidarsi dalle 18 di sabato 18 ottobre sulle piattaforme dedicate del Comune o di Visit Ravenna.

«Con la call del progetto Footprints, Ravenna avvia una interessante sperimentazione orientata a un nuovo modo di vivere il turismo – ha dichiarato Sbaraglia –. Non si tratta solo di attrarre visitatori, ma di coinvolgerli in un’esperienza che li faccia sentire parte della nostra comunità, come ravennati temporanei, invitandoli a scoprire la città in modo autentico e rispettoso dell’ambiente. Questo progetto ci permette di introdurre soluzioni innovative per la mobilità sostenibile, la valorizzazione del patrimonio e la partecipazione attiva, con l’obiettivo di costruire un modello che possa diventare di ispirazione anche oltre i confini locali. Crediamo che il futuro del turismo risieda proprio nella capacità di coniugare accoglienza, servizi, sostenibilità e innovazione».

La mobilità sostenibile infatti è al centro del progetto, che incoraggia nuove infrastrutture e percorsi ciclo-pedonali per gli spostamenti in città, oltre all’uso di eco-bus. Il sistema di “gamification” punta invece a premiare le scelte responsabili dei turisti e incentivandone i comportamenti virtuosi. Non meno importante è il ruolo della comunità: operatori turistici e cittadini saranno parte attiva nella creazione di itinerari e cataloghi di esperienze autentiche, capaci di raccontare l’anima della città. Anche le imprese avranno un ruolo centrale, con percorsi di formazione e accompagnamento per sviluppare servizi innovativi e ottenere certificazioni di sostenibilità, alzando il livello qualitativo dell’offerta turistica. Infine,  Footprints offre opportunità anche agli operatori locali del turismo e della cultura, come, ad esempio, agenzie viaggi e tour operator, guide turistiche, parchi divertimento, stabilimenti balneari e termali ed esercizi pubblici. ART-ER, la società regionale per l’innovazione partner del progetto, offrirà loro una serie di servizi dedicati tra i quali, primo in ordine di tempo, sarà quello di Innovation Assessment, un percorso personalizzato per analizzare, comprendere e migliorare i processi di innovazione, e quindi la competitività degli operatori. turistici e culturali.

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