sabato
21 Giugno 2025
Cervia

Cinque anni fa non sapeva nuotare e ora è alla partenza di un triathlon estremo

Alla seconda edizione italiana dell'Ironman la storia di Gerardo Langone, assicuratore di 55 anni: «Un anno fa ero tra i volontari e mi è venuta voglia di provare». Tre iscritti per il Triathlon Team Ravenna tra i 2.700 partecipanti da 60 Paesi del mondo

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Langone Bici RiccioneFino a cinque anni fa, Gerardo Langone non sapeva nuotare. Oggi, a 55 anni, affronta l’Ironman di Cervia – la gara di triathlon estremo in programma il 22 settembre – con la consapevolezza di essere molto forte proprio nella parte in mare, quella in cui si allena di più. «Mi sono regalato il nuoto per i cinquant’anni, dopo che per i quaranta avevo cominciato a correre. Prima praticavo lo sport solo per divertimento…». Langone ha comunque un buon curriculum sportivo: rugby a 17 anni, paracadutismo civile a 22, poi l’amore per la mountain bike, della quale oltretutto ha scritto per 12 anni in riviste specialistiche. Di professione assicuratore, è uno dei tre atleti del Triathlon Team Ravenna che si presenteranno ai nastri di partenza cervesi.

MARCELLO CARATTINI (4)Insieme con lui ci sono Marcello Carattini, dirigente d’azienda di 44 anni, e il 38enne Andrea Casadei che gioca in casa – essendo cervese – ed è l’unico del trio ad aver partecipato nell’edizione 2017, quando gli atleti del team erano undici in tutto. «Non è una gara che si prepara tutti gli anni – spiega Langone -. Io lo scorso anno ero tra i volontari dell’organizzazione e vedendo i miei compagni partecipare mi è venuta voglia. Così da ottobre ci siamo messi sotto e abbiamo cominciato la preparazione».

La conciliazione lavoro-sport non è delle più semplici: «Il tempo lo si ritaglia: ovviamente non è semplice far coincidere il tutto ma ci si riesce senza rinunciare alla vita sociale e alla famiglia». La sveglia comunque suona presto – alle 5 – perché poi bisogna affrontare la giornata lavorativa. «Il 50 per cento del lavoro – spiega Carattini – è di carattere personale: bisogna rispettare le tabelle e rimanere costanti negli allenamenti. Poi è utile la spinta dell’ambiente circostante, dalla famiglia al preparatore atletico Marco Montori, fino alla squadra».

Ironman 2016 Casadei ADa non trascurare l’alimentazione: dieta mediterranea per non farsi trovare scarichi di energie. Carattini si è avvicinato a questo sport da circa un anno, «da quando ho scelto di praticare il triathlon in modo serio ovvero da quando ho deciso di iscrivermi all’Ironman ho iniziato a prepararmi per questa gara» con una passione «che è nata in automatico». Carattini praticava soprattutto la corsa ma non disdegnava nemmeno le altre due discipline.

Ad aiutare anche la geofisica ravennate: la vicinanza di mare e pineta, con la collina alle spalle, ben si concilia con le tre discipline. «Il triatleta forte è colui che è bravo in tutte e tre le discipline unite tra loro, comprese anche la transizioni tra una frazione e la successiva». Per i due esordienti, l’obiettivo è quello di arrivare al traguardo, con un buon tempo stimato in meno di 11.50 per Carattini e di un’ora in più per Langone. «L’importante però – sottolinea quest’ultimo – è che ci sia lo spazio non solo per la fatica ma anche per la soddisfazione personale e che si accenda quel dialogo interiori che porta ad un livello di consapevolezza superiore, vivendo ogni momento della gara fino in fondo».

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