sabato
13 Settembre 2025
eccellenze

Nella “Guida alle birre d’Italia” di Slow Food anche una produzione ravennate

Un ottimo risultato per il birrificio Bajon di Porto Corsini, l'unica realtà della provincia a ottenere il riconoscimento

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Bajon8

È stata presentata nelle scorse settimane l’edizione 2025 della “Guida alle Birre d’Italia” di Slow Food Editore: un viaggio tra oltre 500 realtà del Paese (tra produzioni di birra e sidro) e la recensione  di 2767 etichette. Tra le aziende che si sono distinte nel corso dell’ultimo anno anche una realtà ravennate, il birrificio Bajon di Porto Corsini, premiato con il riconoscimento di “Eccellenza”, uno tra i più prestigiosi della guida.

Si parte infatti dalla “Chiocciola”, che come comunicano dall’associazione rappresenta «il premio riservato a quelle aziende che ci piacciono in modo speciale e che, secondo noi, sono le migliori di Italia, interessanti a livello mondiale», passando per l’Eccellenza «riconoscimento indirizzato a quelle aziende che esprimono un’elevata qualità media su tutta la produzione», il fregio di Locale Eccellente «si parla di quegli indirizzi che si distinguono per la selezione e il servizio delle birre e per l’accoglienza» e, da quest’anno, il premio Filiera: «Tema di questa edizione è la filiera, cui abbiamo dedicato un nuovo premio per segnalare l’impegno di quei birrifici che si dedicano con particolare attenzione alla produzione delle materie prime».

Il pub e birrificio di via Volano è stato l’unico in provincia a ottenere la menzione. A livello nazionale sono state riconosciute quest’anno 49 Chiocciole, 101 Eccellenze, e 43 premi Filiera nel mondo del luppolo, mentre i produttori di sidro del Paese contano nell’edizione 2025 3 Chiocciole, 4 Eccellenze e 5 premi Filiera.

«La Guida alle Birre – evidenzia Luca Giaccone, curatore della pubblicazione insieme a Eugenio Signoroni – è nata nel 2008, quando in Italia i birrifici erano 232. Oggi sono più di mille e in tutti questi anni, con cadenza biennale, la guida di Slow Food ha raccontato l’evoluzione di questo affascinante movimento, con un certosino lavoro di visite,  assaggi e confronto con i birrai. Un lavoro collettivo, possibile grazie a una squadra di collaboratori, presenti in tutta la penisola».

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