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    Categoria: politica

In Italia Gesù guida una betoniera e fora gallerie insieme alle coop rosse…

Nell’inchiesta sui grandi appalti c’è finito il dominus di Comunione
e Liberazione, che strano. E chi spunta anche tra le carte? La Cmc

Maurizio Lupi, ministro delle Infrastrutture e dominus di Comunione e Liberazione, si è dimesso. È finito coinvolto – senza essere indagato– nell’inchiesta della procura di Firenze su presunte tangenti nei grandi appalti. Oh che strano? E indovina chi trovi anche, nelle carte? La Cmc.

Gli inquirenti hanno arrestato Ettore Incalza, capo della struttura tecnica di missione per le grandi opere. Pugliese, classe 1944, è un ingegnere e un dirigente di lunghissimo corso del ministero delle Infrastrutture. Incalza ha attraversato indenne – tra inchieste e proscioglimenti – sette governi. Nominato da Berlusconi, diventa in breve capo struttura di missione del ministero delle Infrastrutture. Incarico confermato da Corrado Passera (governo Monti) e, infine, dall’attuale ministro Maurizio Lupi. Incalza decideva la sorte di tutte le grandi opere del Paese. Il ministro Maurizio Lupi ha ricordato che: “L’ingegner Incalza, arrestato nell’ambito dell’inchiesta era ed è una delle figure tecniche più autorevoli che il nostro Paese abbia”. Era bravissimo, e come no. Vi ricordate la lista di grandi opere che Berlusconi presentò sulla lavagna da Vespa? “La Tav, sedici miliardi, il Ponte sullo stretto, trenta miliardi…”. Gliel’aveva scritta Incalza. In sostanza, Incalza decideva quali grandi opere dovevano essere costruite in Italia, e da chi, con bandi a misura di costruttore.

Prendiamo la tratta dell’alta Velocità da Bologna a Firenze. Si legge nelle carte che l’appalto dell’alta velocità Firenze-Bologna è stato vinto dal Cavet, un consorzio di imprese di cui faceva parte la Cmc di Ravenna, che avrebbe “corrisposto ad Incalza, nel periodo dal 1999 al 2008, compensi per 501 mila e 962 euro”. E a chi aveva affidato la direzione dei lavori? A un ingegnere romano con studio a Ravenna, anche lui, toh, grande amico di Incalza e di Maurizio Lupi. L’ingegnere è a capo della SPM Consulting, una società specializzata in supervisione e direzione lavori, con sedi a Roma (i ministeri e il Papa), Milano (i soldi) e Ravenna (il cemento).

Il Gp scrive che il romano «ha procurato degli incarichi di lavoro a Luca Lupi», figlio del ministro Maurizio Lupi. Toh, vè. Il gip annota che uno degli indagati, Giulio Burchi, parla con L’ingegner Massimo Averardi, dirigente Anas. “Ho visto l’ingegnere l’altro giorno, tu sai che lui e il ministro sono non intimi, di più. Perché lui ha assunto anche il figlio, per star sicuro che non mancasse qualche incarico di direzione lavori, siccome ne ha soli 17, glieli hanno contati, ha assunto anche il figlio di Lupi, no? Il nostro Perottubus ha vinto anche la gara, che ha fatto un ribasso pazzesco, anche il nuovo palazzo dell’Eni a San Donato e c’ha quattro giovani ingegneri e sai uno come si chiama? Sai di cognome come si chiama? Un giovane ingegnere neolaureato, Lupi, ma guarda i casi della vita”.

Un altro indagato, in un’intercettazione spiega che l’ingegnere ha ricevuto 70 milioni di euro, pagati in parte dalla Cmc (chissà perché?), per i lavori della Tav Bologna Firenze, anche se lui non ha fatto nulla. Doveva dirigerli e sorvegliarli, e invece…: “Siamo arrivati al massimo a 70 con la Cmc, pensa, prendevi il 4% di fee, di patronage si chiama, per non fare un cazzo. Hanno fatto che hanno aumentato del 40% il valore dell’opera. Il 40% sono tutte Opere Accessorie, impressionante”.

Strano cattolicesimo, quello dei cattolici di Comunione e Liberazione. Gesù, in Italia, non volge dall’alto dei cieli il suo guardo pensoso sulle vicende terrene di noi miseri peccatori. Non ha tempo per queste cose, poco remunerative. In Italia Gesù guida una betoniera, impasta calcestruzzo, fora gallerie e spalma bitume sulle strade. Ed è pure misericordioso: lo fa coi comunisti delle Coop rosse.