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    Categoria: politica

Come un boomerang australiano Bondi torna alla sua casa d’origine

Fu sindaco Pci a Fivizzano poi ministro con Berlusconi e ora
con la moglie lascia Forza Italia per il Pd. Dedicando versi a Renzi

Renzi/ tu mi scanzi/ non mi penzi/ Renzi!/ io di te non so fare senzi/ Renzi!/ Se ti guardo perdo i senzi/ Renzi! Questa è la poesia che Sando Bondi ha dedicato al Premier Matteo Renzi.

Come in un eterno ritorno nicciano, Sandro Bondi e sua moglie Manuela Repetti hanno abbandonato Forza Italia. E come un boomerang australiano, come un piccione viaggiatore dal sesto senso acutissimo, come una scorreggia che s’arrotola in perpetuo nelle mutande, pare abbia deciso di ritornare alla sua casa d’origine, il Pd. Sì, perché il giuovine Bondi era stato un promettente sindaco Pci del suo paese d’origine, Fivizzano, nella partigianissima provincia di Massa e Carrara.

Guarda caso, proprio adesso che Forza Italia precipita nei consensi, Bondi e la moglie Repetti se ne vanno come topoloni furtivi dalla nave che affonda e trasbordano altrove. E dove? Ovvio, verso il Pd. La callida Repetto, moglie del pallido Bondi, ha dichiarato: “La sfida del futuro non è costruire un nuovo centrodestra ma proporre un progetto politico nuovo alleato con la sinistra per la prima volta davvero moderna che Renzi rappresenta”. Cosi Manuela Repetti, moglie di Sandro Bondi, senatrice passata da Fi al gruppo misto annuncia il suo possibile passaggio con Matteo Renzi. “La mia opinione – si legge nella nota – è che oggi il problema non sia quello di costruire un’alternativa di centrodestra al governo Renzi, un centrodestra tutto da ricostruire e da rifondare nei contenuti. Semmai, di fronte al rinnovamento della sinistra incarnata da Renzi, per le forze liberali e riformiste la sfida è di proporre un progetto politico nuovo, per oggi e per il futuro, cioè l’alleanza tra un’area oggi ancora dispersa di centro e la realtà di una sinistra per la prima volta davvero moderna che Renzi rappresenta”. Coiumberi, si direbbe.

Insomma la coppietta trasmigra. E, come sempre accade in Italia, corre in soccorso del vincitore, Matteo Renzi. Mai una volta che questi s’invaghiscano, che ne so, del Südtiroler Volkpartei e delle loro mele renette del Trentino. No, a questi due viene in mente di passare al Pd vittorioso di questi giorni, alle sue belle cooperative, ai suoi appalti, alle sue nomine. Il bello è che sembra che quelli del Pd siano pronti ad accoglierli, questi due.

E pensare che il Bondi aveva scritto versi pieni d’amore dedicati a Silvio. Titolo: A Silvio. Svolgimento: Vita assaporata/ Vita preceduta/
Vita inseguita/
Vita amata/
Vita vitale/
Vita ritrovata/
Vita splendente/
Vita disvelata/
Vita nova. Niente, Berlusconi la vita non ce l’ha più.

In realtà l’insofferenza di Bondi ha una genesi lontana. Nel marzo 2011 aveva lasciato tra le polemiche l’incarico di ministro dei Beni culturali lamentandosi perché i suoi l’avevano abbandonato nel momento del bisogno: crollavano i muri negli scavi di Pompei e lui non sapeva che fare, poverino. Adesso crollano i muri a Forza Italia e se ne va lui. Augura “buona fortuna” a Bondi e Repetti il consigliere politico di Forza Italia Giovanni Toti: “Le porte dei partiti mi piacciono aperte, ma si possono anche chiudere. Non gli è stato mai negato di fare politica. Dispiace ma Forza Italia va avanti lo stesso. Da molto tempo – aggiunge Toti – Bondi e Repetti non si vedevano al Senato e hanno scritto pensieri legittimi, ma non linea con il partito”. Pensieri? Erano fuori linea? Si vede che non andavano abbastanza a troie.