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    Categoria: politica

A Santo Stefano riuniti i ribelli dell’Edera contro i dirigenti nazionali

Alcuni repubblicani dissidenti, fra cui il segretario ravennate Fusignani, hanno istituito un comitato per favorire un’Assise Costituente

C’è anche il Pri ravennate, e la cosa certo non stupisce, tra i “ribelli” che hanno deciso di non riconoscere la validità dello svolgimento del 47° congresso nazionale del Pri. Il segretario politico ravennate Eugenio Fusignani parla di «totale delegittimazione del quadro dirigente del Pri nazionale» che  impone «a tutti i Repubblicani di prendere nelle proprie mani l’iniziativa per la costruzione e l’affermazione di una nuova identità». Lo scopo dichiarato è quindi ora quello di ripartire dal tessuto di base del partito, dalle associazioni e dai circoli repubblicani presenti sul territorio, con il progetto di riaggregare e consegnare piena dignità a tutte le realtà territoriali.

«Con questo spirito – scrive ancora Fusignani – il 18 aprile 2015 a Santo Stefano di Ravenna, un gruppo di repubblicani, provenienti da diverse realtà regionali, si è riunito per dar vita a una fase di confronto e di elaborazione finalizzata a creare una rete delle presenze politiche ed associazionistiche. Consapevoli della straordinarietà del momento, i repubblicani riunitisi a Santo Stefano giudicano necessario dare corso, appena possibile, a un processo rifondativo e ricostruttivo del movimento repubblicano in Italia che, sotto il simbolo dell’Edera, adotti una forma associativa federale, con organizzazioni territoriali autonome, sia sul piano politico sia su quello organizzativo. Questo percorso impegnerà a far sfociare, in tempi brevi, il lavoro di questa iniziativa in un’Assise Costituente, aperta a tutti i repubblicani, ovunque collocati, fuori e dentro il Pri».
A Santo Stefano è stato quindi istituito un comitato provvisorio composto da Simone Aiazzi (Toscana), Fabrizio Belfiore (Marche), Giuseppe Fiandaca (Lombardia), Eugenio Fusignani (Emilia Romagna) e Ciro Polidori (Lazio) che si dovrà occupare di redigere un programma di attività, di censire le realtà repubblicane singole o associate e di promuovere entro il mese di maggio un’inziativa aperta a tutti i repubblicani.