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    Categoria: politica

Il Pri reclama un ruolo da protagonista nella scelta del candidato sindaco

Fusignani: “anche i Repubblicani hanno uomini in grado di rappresentare la svolta che è necessaria per il rilancio di Ravenna”

“Credo non faccia bene bruciare un candidato sindaco al giorno” la stoccata, ovviamente al Pd, è di Eugenio Fusignani, segretario del Pri, unico alleato ormai del Pd in giunta dopo l’uscita dei partiti di sinistra e da poco entrato anche a far parte del cda di Ravenna Holding su nomina del sindaco Fabrizio Matteucci. “Ravenna – aggiunge l’irrequieto alleato dei democratici – ha bisogno di un rilancio che solo una rinnovata azione che rompa completamente con gli schemi del passato può garantire, per questo credo che la scelta del sindaco insieme a quella di programmi innovativi e di apertura alle istanze note della società ravennate rappresentino i punti fondanti sui quali gettare le basi di una eventuale riproposizione dell’alleanza. Ribadisco che per i Repubblicani di Ravenna è imprescindibile che la scelta del sindaco sia frutto di valutazioni comuni che prendano in esame in maniera laica tutte quelle soluzioni che rispondano alle logiche suddette. Pur nella consapevolezza che il PD rappresenta una forza politica importante, non può essere che il candidato sindaco sia solo una questione interna al dibattito del PD. Anche perché occorre prendere atto che dell’alleanza che regge l’amministrazione restano solo come forze politiche strutturate, il Pd e il PrI, e che anche i Repubblicani hanno uomini in grado di rappresentare la svolta che è necessaria per il rilancio di Ravenna”.