Tanta indignazione per il funerale di Casamonica, perché?

Dopo le esequie del boss zingaro, c’è da chiedersi se sono pù pericolosi i criminali morti o quelli vivi

funerali casamonicaLa campana suona a lutto. I maschi della famiglia, perlopiù sovrappeso, capelli ingellati e rayban neri a specchio, le panze strette da t-shirt nere che lasciano scoperto l’ombelico, i jeans tarocchi Dolce & Banana a vita bassa, portano a spalla la bara istoriata di ciliegio chiaro. La caricano su una carrozza ottocentesca nera a fregi d’oro barocchi fatta venire apposta da Napoli («Sopra ‘sto cocchio Totò c’è annato ar Camposanto») trainata da sei cavalli neri coi pennacchi. La banda musicale suona la musica del Padrino. Attorno una folla di zingari sciamannati urlanti. Parenti e amici si sono radunati qui, alla chiesa Don Bosco ar Tuscolano de Roma, per daje l’urtimo saluto a Vittorio Casamonica.

“Hai conquistato Roma, ora conquisterai il paradiso”, recita un manifesto gigante sulla facciata della chiesa. Il defunto in primo piano sorride, vestito di bianco e col crocifisso al collo come il Papa, col Colosseo e la Cupola di San Pietro sullo sfondo, e la scritta “Re di Roma” a caratteri cubitali. Vittorio è il boss del clan che a Roma “comanna” ar Quadraro e ar Tuscolano, periferia sud della Capitale. La carrozza sfila per le strade der quartiere, seguita da un corteo di duecento Suv Mercedes e Bmw, e un nugolo di motorini truccati, mentre un elicottero lancia petali rossi sulla folla, che urla e applaude. Alla fine la bara viene caricata su una Rolls-Royce, mentre la banda ora intona la colonna sonora di 2001 Odissea nello spazio.

Tutti si sono indignati, tutti hanno gridato “vergogna” per l’indegno spettacolo! Io dico che almeno stavolta i Casamonica hanno fatto benissimo, e che la pietas ad un defunto non si deve mai negare. Cos’è che ha tanto disturbato i giornali eletti della bella borghesia italiana? Che il funerale era di cattivo gusto? Che  non si deve fare un funerale a un “mafioso” come Vittorio Casamonica? Eppure il boss ha subito almeno 15 processi per truffa e assegni a vuoto, e negli anni ’70 era l’addetto al recupero dei crediti per la banda della Magliana, ma per mafia non è stato mai condannato. Allora sarà mica perché i Casamonica sono zingari schifosi, giacché sono di etnia sinti?

Ennò, dicono i borghesoni italiani indignati: non si devono concedere simili funerali a un criminale morto! Ma allora sarebbe più giusto prendersela con i vivi. Tutti a Roma sanno che i Casamonica controllano usura, racket e spaccio di droga nella zona sud della Capitale: hanno subito 117 (!) arresti, anche per mafia. Eppure il sindaco fascistissimo Gianni Alemanno con Luciano Casamonica vivo ci andava a cena e ci faceva le foto assieme (Ah, anche il ministro Poletti ci andava a cena, col Casamonica, quello vivo).

Più pericolosi i vivi o i defunti? Forse facevano comodo i voti che portava. E se vi disturba il reato di associazione a delinquere, come la mettiamo con il divo Andreotti, uno che per mafia è stato condannato, e che i mafiosi li baciava pure? Per lui funerali sobri? Eppure c’era anche Napolitano. E come la mettiamo con Marcello Dell’Utri, fidato – e vivente – braccio destro di Berlusconi, in carcere per mafia? Sarà che non sono zingari. L’unica che ha mostrato pietà per Casamonica è stata la Chiesa.

Allo zingaro la chiesa Don Bosco l’hanno concessa, peccato l’abbiano negata per i funerali di Piergiorgio Welby, il malato di Sla che decise di uccidersi per porre fine alla sua lunga agonia. Si sa, i peggiori criminali in Italia sono quelli che soffrono e razionalmente decidono di morire.

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