venerdì
19 Dicembre 2025
Verso le amministrative

De Pascale dalla festa dell’Unità: «Liverani? può vincere le elezioni»

Il segretario Pd traccia il percorso verso le elezioni: proposta unitaria dal gruppo dirigente senza primarie. E rivolge un appello alla sinistra

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Non è stata un’investitura, ma certo dal segretario provinciale del Pd Michele De Pascale è arrivata un’indicazione chiara rispetto al percorso del Pd verso le amministrative: in sintesi primarie non necessarie e l’assessore Enrico Liverani come candidato credibile. Un’indicazione che è andata oltre il leit motiv di questi mesi “prima i contenuti, poi le persone”.

Incalzato dal giornalista Francesco Monti sul palco della Festa provinciale del partito davanti a una platea per la verità non proprio da grande occasione e con molte assenze tra le file della dirigenza cittadina (ma in prima fila sedevano il sindaco Fabrizio Matteucci e l’ex sindaco Vidmer Mercatali), De Pascale ha chiarito che un candidato Pd che potrà contare sulla forza dell’unità e sul sostegno di una squadra compatta non dovrà temere nessuno, nemmeno in caso di ballottaggio. Le primarie? Uno strumento necessario, ha spiegato De Pascale, nel caso si presentino due proposte politiche diverse tra cui scegliere, ma il segretario ha altresì lasciato chiaramente intendere di lavorare per una soluzione unitaria forte di un partito locale che ha definito «incredibilmente unito» rispetto a quello nazionale, anche grazie al lavoro svolto nei due anni successivi al congresso locale. “L’unità del partito è un’arma potentissima, come hanno dimostrato i risultati delle amministrative dello scorso anno”. Il modello, insomma, è quello di Lugo o Cervia.

«Ce lo chiedono i volontari della festa del Pd, gli imprenditori, gli alleati. Il Pd non può esimersi dal fare la propria proposta. Nessuno vuole teatrini e credo possiamo essere pronti per fare da subito la nostra proposta». E alla domanda diretta su chi potrebbe essere il candidato, De Pascale ha risposto che non sta a lui fare il nome, che deve invece arrivare da un ampio gruppo della dirigenza del partito, tuttavia, a domanda specifica dell’intervistatore, ha confermato: «Credo che Enrico Liverani possa vincere le elezioni al primo turno o affrontare qualsiasi scenario». Messaggi che sembravano soprattutto rivolti al gruppo dirigente che in queste settimane non si è mostrato del tutto compatto sul nome dell’ex sindacalista. Dunque l’attuale assessore ai Lavori pubblici, subentrato a gennaio ad Andrea Corsini nella giunta Matteucci, sembra sempre più il candidato designato.

Altri nomi non sono stati fatti sul palco, se non quello dell’ex prefetto e già ex questore Fulvio Della Rocca, sempre dal giornalista. «Un uomo di Stato per cui ho profonda stima – ha risposto De Pascale – e che chiunque sarà il prossimo sindaco di Ravenna credo non potrà lasciare in pantofole, ma sono convinto che il Pd in questa città debba assumersi la responsabilità di candidarsi alla guida e rispondere del proprio operato dopo cinque anni agli elettori». Insomma, no al papa straniero, nemmeno se uomo di grandi qualità.

Messaggi espliciti sono stati lanciati ad alleati ed ex alleati, con un chiaro riferimento alla formazione di sinistra che include forze e persone che hanno governato per dieci anni la città con il Pd. «Non è troppo tardi per ragionare insieme di programmi e idee che ci accomunano». Un invito insomma a ripensarci. «Vogliamo parlare di acqua pubblica? Prontissimo a farlo, credo per esempio che Romagna Acque debba avere un ruolo ancora più importante e mi piacerebbe capire perché non sia accaduto prima, quando chi ora fa la battaglia per l’acqua pubblica sedeva proprio nel cda della società». La stoccata, per quanto implicita, è verosimilmente per Giovanni Paglia, deputato di Sel ora impegnato in una battaglia a tutto campo contro il Pd e che in passato ha appunto ricoperto un ruolo nel consiglio di amministrazione della società pubblica.

De Pascale ha poi cambiato area e delineato una netta demarcazione di campo: «Perché la destra esiste e lì sono i nostri avversari. Noi non abbiamo nemici, ma avversari. Abbiamo rispetto per tutti ma crediamo che ci siano forze come la Lega Nord che siano un pericolo per le posizioni xenofobe». Del resto sul tema dell’immigrazione De Pascale è nettissimo e non lascia spazio a fraintendimenti o tentazioni verso posizioni più populiste, la sua condanna al razzismo è netta e rotonda.

Massima apertura verso tutta la sinistra, dunque, verso esperienze civiche, verso il partito repubblicano, mentre si continua a lavorare a Immagina Ravenna, che ha un suo spazio all’interno della festa, un percorso di partecipazione che vedrà il suo culmine il 24 ottobre in piazza Garibaldi in un open space dove si tireranno le fila e si metteranno a disposizione del candidato sindaco, candidato che a questo punto, salvo sorprese o sommovimenti di qualche anima più inquieta del partito, potrebbe essere appunto Enrico Liverani.

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