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    Categoria: politica

Sequestrati ai rom di Classe camper, furgoni e terreni vicino alla basilica

Accertata una sproporzione tra i redditi dichiarati e quanto posseduto
Il sindaco ringrazia le forze dell’ordine a nome di tutti i ravennati

Blitz di finanza e polizia a Classe, dove sono stati sequestrati camper, furgoni e un terreno vicino alla celebre basilica. Beni che erano di proprietà di una famiglia di nomadi rom di origine bosniaca, a Ravenna già da qualche anno, i cui componenti – si legge in una nota della finanza – «per i numerosi precedenti penali sono già destinatari di misure di sicurezza personali».

L’attività investigativa di polizia e guardia di finanza ha fatto emergere una sproporzione tra reddito dichiarato e valore dei beni posseduti all’epoca dell’acquisto e sulla base di questo accertamento il tribunale ha applicato la normativa che prevede il sequestro di beni e terreni. Il Decreto Legislativo 159 del 2011 prevede infatti che il questore possa richiedere al presidente del Tribunale una misura di prevenzione patrimoniale collegata alla pericolosità sociale e sproporzione tra reddito dichiarato e valore dei beni posseduti.

Dopo le notifiche del decreto emesso dal Tribunale di Ravenna si è dato immediatamente corso alle procedure di trascrizione delle proprietà presso l’Agenzia delle Entrate e il Pubblico Registro Automobilistico al fine di preservare i beni e permettere allo Stato di rivenderli al momento della confisca definitiva.

I mezzi sequestrati sono stati ricoverati in un deposito mentre il terreno è stato delimitato al fine di inibirne l’uso e l’accesso.

Soddisfatto il sindaco Fabrizio Matteucci: «Esprimo a nome della comunità ravennate grande apprezzamento per questo intervento – scrive in una nota – che si inserisce nel percorso di lotta al degrado, in particolare dell’area adiacente la Basilica di Sant’Apollinare in Classe. Nel Comitato per l’ordine pubblico affrontiamo con continuità questo tema. Da questo confronto nascono la mia ordinanza sul parcheggio e questa importante indagine condotta in modo così brillante e altre azioni concordate fra Comune, Prefettura e Forze dell’Ordine».