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    Categoria: politica

«Già invasi da persone non in regola e il sindaco offre loro anche un tetto?»

La Lega Nord a gamba tesa contro Matteucci per i container
che ospitano profughi: «Oggi richiedenti asilo, domani delinquenti» 

Arriva dalla Lega Nord all’indirizzo del sindaco di Ravenna, Fabrizio Matteucci, e della sua giunta un duro attacco per l’allestimento di un campo-dormitorio da quaranta posti letto in otto container nei pressi della sede della protezione civile in via Romea Nord per fronteggiare l’emergenza freddo dando un riparo ai senzatetto, soprattutto quei profughi pakistani arrivati in città dove hanno fatto legittimamente richiesta di asilo e in attesa di una risposta si trovavano sospesi in un limbo in cui la rete nazionale di assistenza non prevede tutele.

Sono Samantha Gardin e Andrea Liverani, rispettivamente segretaria provinciale e consigliere regionale del Carroccio, a prendere la parola con un comunicato scritto: «I cittadini hanno paura, Ravenna è ultima per sicurezza, anche e soprattutto a causa di una presenza eccessiva e sconsiderata di profughi e personaggi senza lavoro ne fissa dimora, accolti nella nostra città senza riguardo per i legittimi residenti, che si vedono sempre più invasi da persone non in regola, oggi richiedenti asilo, domani delinquenti, che il nostro sindaco continua a far accomodare. Chiediamo maggiori controlli sui richiedenti asilo, chiediamo che non vengano accolte altre persone destinate alla vita di strada. E il sindaco cosa fa? Oltre a lascriarli entrare, offre loro anche un tetto».

La rabbia dei leghisti avrebbe radici in quella che secondo Gardin e Liverani è la reale situazione di molti cittadini ravennati: «Anche loro hanno freddo, e non hanno soldi per pagare il riscaldamento perché sono stati derubati. Loro pagano le tasse, ma hanno paura a uscire di casa: temono per la propria incolumità, rapine e furti. Il loro sindaco anzichè ascoltarli fornisce un tetto alle cause delle loro preoccupazione. Il Carroccio farà il possibile per rendere la città più sicura e mettere fine a questa apertura, contraria agli interessi dei ravennati».