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    Categoria: politica

Lotti: «In Versalis, non si perderà nemmeno un posto di lavoro»

Il sottosegretario alla presidenze del Consiglio in città per sostenere il candidato Pd Michele De Pascale. “La E 45? Forse per stralci”

«Non sono l’Ad di Eni e non posso prendere impegni per Eni, ma posso assicurare che il governo sarà al fianco dei lavoratori e della città nel confronto con Eni. Sono d’accordo sul fatto che gli investimenti siano prioritari e l’impegno che posso prendere con voi è che in questo percorso che riguarda Versalis ancora per la verità tutto da definire non si perderà nemmeno un posto di lavoro».

Eccole le parole che la sala pienissima del cosiddetto Mdp Point, ossia il comitato elettorale del candidato sindaco di Pd, Pri e alcune liste civiche, Michele de Pascale, stava aspettando nella serata del 29 gennaio, quando il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Luca Lotti è venuto a inaugurare ufficialmente la campagna elettorale. Campagna elettorale che è partita appunto da questioni che travalicano i confini locali: infrastrutture e chimica su tutto. In particolare la vicenda Versalis, per cui i lavoratori sono in agitazione e stanno chiedendo a Eni di rivedere il piano d’azione.

La grande azienda a partecipazione statale sembra infatti intenzionata a cedere tutti gli impianti Versalis a un fondo internazionale americano e il timore è che nel giro di pochi anni questo possa portare a dismissioni, riduzione del personale e della produttività, un timore giustificato da molti precedenti nel settore e dalla tendenza dei fondi a muoversi per profitti nel breve termine. In questo momento Versalis assicura guadagni grazie al basso costo del petrolio, ma senza investimenti  rischia nel giro di cinque anni di non essere più redditizia. E cinque anni è una prospettiva troppo breve per sindacati, candidato sindaco e anche, stando alle parole di Luca Lotti, per il governo.

Da qui le rassicurazioni apprezzate dal mondo politico (in sala c’erano sindaci, compreso quello di Ravenna, consiglieri regionali, il senatore Collina). «Questo dichiarazioni sono forse più di quanto ci aspettassimo» ha detto De Pascale. Hanno entusiasmato meno i sindacalisti in sala come Lorenzo Zoli, segretario provinciale dei chimici Cisl: «Sì, belle parole, ma loro sono il governo, loro possono decidere perché Eni ha una partecipazione pubblica. Mi piacerebbe sentirli prendere impegni più dettagliati sul fatto per esempio che Eni manterrà comunque la guida dell’azienda, anche perché la cessione è ormai certa». E se il segretario provinciale della Cgil Costantino Ricci si dice soddisfatto del fatto che De Pascale abbia iniziato la campagna elettorale proprio dai temi dell’industrializzazione e del lavoro, non lascia intendere che sia nemmeno lui particolarmente rassicurato dalle parole di Lotti sul caso Versalis se non per il fatto di aver ribadito che la garanzia dei posti di lavoro per i cinque anni non sono sufficienti.

Effettivamente quello di Lotti è stato un impegno in termini generali, ha per esempio glissato sulla richiesta che viene dalle amministrazioni locali e non solo di ricorrere a Cassa depoisiti e Prestiti per i fondi necessari all’investimento, ma ha promesso che a breve, nel giro di poco più di un mese, non più di cinquanta giorni, un incontro a Ravenna con i vertici Eni sull’argomento e lo stesso governo.
 
Altro tema caldo è stato quello della viabilità. Molto deciso De Pascale nel ribadire che la Ss 16 non può continuare a sopportare il traffico pesante, a definire prioritari interventi di collegamenti al porto sia sulla destra sia sulla sinistra del Candiano, il candidato ha citato anche la necessità di un bypass sul canale per sanare la frattura della città e ha lodato l’impegno della regione che ha perlomeno inserito il collegamento alla Ferrara Mare da Ravenna, ma per il quale appunto manca ancora l’ok del governo. E in effetti quando Lotti ha citato gli interventi fatti in Regione sulla viabilità non è riuscito a nominare nulla più a est di Bologna, ma ha assicurato che il progetto della E 45 non è completamente accantonato e, per chi per anni l’ha chiesta e sognata e ritenuta esiziale allo sviluppo del territorio, le speranze non sono tutte perdute. Il sottosegretario ha detto infatti che con Delrio stanno cercando di studiare modalità per riuscire magari a realizzarne stralci un poco per volta.

Porto, subsidenza, ma anche jobs act, legge finanziaria, naturalmente l’incontro è stata anche un’occasione per un piccolo spot elettorale del governo tra gli applausi dei presenti. Non è mancato la richiesta della promessa anche a Ravenna di una mobilitazione a favore del referendum confermativo della riforma costituzionale a ottobre, una volta terminate le amministrative, mentre sul tema delle trivellazioni Lotti ha chiesto di non andare a votare, trattandosi di un testo definito “capzioso” che chiede di togliere licenze già concesse con il rischio di ricorsi delle aziende che vedranno, secondo il sottosegretario, perdere lo Stato.