sabato
14 Giugno 2025
candidati in mille battute

Il forese nel secondo comune più grande d’Italia: le priorità degli aspiranti sindaci  

Terza domanda della nostra rubrica in vista delle elezioni di giugno

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Terzo appuntamento con la rubrica che abbiamo inaugurato in vista delle amministrative 2016, quando i ravennati saranno chiamati a scegliere il sindaco che prenderà il posto di Fabrizio Matteucci, giunto al termine di due mandati consecutivi. Abbiamo chiesto a chi si è finora candidato a diventare Primo cittadino la disponibilità a rispondere ogni settimana a una domanda che riguarda le sorti della città in un breve spazio uguale per tutti. Un esercizio di sintesi e un tentativo di mettere a confronto idee e progetti concreti per la città. Chiediamo in questo anche la collaborazione dei lettori, perché ci mandino le domande che loro vorrebbero porre ai candidati inviando una mail a redazione@ravennaedintorni.it.
Continuiamo con le voci delle quattro persone di cui a oggi è nota la disponibilità alla candidatura supportata da liste, partiti o gruppi di persone, in attesa che il quadro si completi. In particolare appare ancora non definitiva la situazione nel Movimento 5 Stelle dove due sono le liste che hanno chiesto la certificazione allo staff centrale. Abbiamo chiesto a entrambe di partecipare, ma solo una di queste, quella emersa dal meetup ravennate e che ha indicato Michela Guerra come la propria candidata ha accettato di rispondere a patto che fosse appunto precisato come non possa essere ufficialmente considerata la candidata del Movimento 5 Stelle a Ravenna, mentre la lista che ha come portavoce Francesca Santarella ha preferito attendere decisioni definitive in merito alla certificazione. Aggiorneremo lo scenario degli sfidanti man mano che la situazione si chiarirà.

La domanda di questa settimana cerca di spostare il focus dalla città al forese, una realtà fondamentale per il Comune di Ravenna, come noto il secondo in Italia per estensione con tutto ciò che questo implica anche nei costi di manutenzione, per esempio, delle strade. Nei centri fuori dalla città si concentra oltre un terzo della popolazione residente ed è dunque questo vasto e variegato territorio cruciale per chiunque ambisca ad amministrare il territorio. E che il forese sia stato un po’ trascurato sembra un’ammissione di tutti, Pd compreso. E questo da quando ha perso anche la rappresentanza politica data dalle circoscrizioni. Oggi ci sono i consigli territoriali istituiti dal Comune di Ravenna ma non riconosciuti in alcun modo al di fuori del territorio. E non è forse un caso che mai come a questa domanda i tre candidati abbiano risposto magari proponendo soluzioni diverse alle stesse priorità: servizi, collegamenti, sicurezza. Abbiamo dunque chiesto ai candidati finora in gara quali sono i tre interventi prioritari chiedendo loro di escludere per il momento i lidi, una realtà importantissima su cui chiederemo risposte specifiche. Il forese dunque a cui qui abbiamo chiesto di pensare è allora piuttosto quello delle campagne che circondano Ravenna veso ovest, nord e sud della città.

Maurizio Bucci (53 anni, è il candidato della lista civica da lui fondata La Pigna e di Fratelli d’Italia)
«Premesso che il forese è abbandonato dall’amministrazione a guida Pd (Partito della Distruzione), per le località del territorio comunale occorre una pianificazione straordinaria che consenta di raggiungere l’obiettivo che i residenti in tali zone non si sentano più cittadini di serie B. Il primo punto, il più urgente, riguarda la sicurezza dei cittadini, delle loro abitazioni e delle loro imprese.  Per contrastare i furti  e le rapine, sempre più frequenti negli anni, bisogna realizzare sin da subito un miglior coordinamento delle forze dell’ordine, a cominciare dall’utilizzo di più agenti della polizia municipale. Attiveremo tramite bando di gara anche l’utilizzo delle società di vigilanza privata e doteremo il forese di un sistema di videoserveglianza più esteso ed efficiente. In più realizzeremo un grande sistema innovativo ed efficace di prevenzione dei reati che vede coinvolti cittadini, forze dell’ordine e Comune, che renderemo noto a breve. Il secondo punto riguarda i collegamenti tra la città e le località del forese. Gli attuali collegamenti sono quelli di alcuni decenni fa, con strade strette e poco manutentate. Costruiremo quindi piste ciclabili alberate, che consentano di raggiungere la città senza l’utilizzo delle auto, e ripristineremo a condizioni ottimali le strade esistenti, oltre a un più efficente collegamento del trasporto pubblico. Il terzo punto riguarda i servizi. Ogni località ex sede di Circoscrizione sarà dotata di macchine per il rilascio delle certificazioni comunali e di uffici che raccolgano le istanze dei cittadini. E soprattutto un piano per riqualificare  impianti sportivi e aree comunali, oltre che dei servizi per l’infanzia».

Michele de Pascale (31 anni, candidato di una coalizione che comprende Pd, Pri e liste civiche in via di formazione)
«I tre interventi che riteniamo prioritari nel forese riguardano l’ambito dei servizi, della sicurezza e del decoro. Torneremo a investire sul decentramento, potenziando i servizi, combattendo l’isolamento, migliorando la mobilità e impegnandoci in una seria battaglia perché torni a essere riconosciuta, a livello nazionale, la tipicità del territorio di Ravenna che ha visto cancellarsi ingiustamente il decentramento. La grande novità sarà l’istituzione delle Case della Salute, per offrire  sul territorio quelle risposte che oggi spesso vengono date impropriamente dal Pronto Soccorso. Sulla sicurezza, siamo consapevoli che nel nostro forese, il tema della sicurezza è molto sentito e incide in maniera forte sulle vite dei cittadini. Pianificheremo incentivi per i sistemi di allarme e tutele contro i furti nelle abitazioni, e investendo risorse per il potenziamento della Polizia Municipale. Inoltre siamo convinti che sia necessario impegnarsi seriamente perché, anche a livello nazionale, lo Stato supporti le Forze dell’Ordine nella lotta contro i furti in abitazione. Infine, investiremo più risorse nella manutenzione del territorio, anche grazie alle modifiche apportate dal Governo Renzi sul Patto di Stabilità, che ci permettono  di tornare a investire in manutenzione. Per la riduzione del dissesto idrogeologico, pianificheremo con attenzione la manutenzione e gli sfalci lungo fiumi e corsi d’acqua. Nell’ambito del decoro privato, programmeremo un piano straordinario d’incentivi per la demolizione dei ruderi e delle tante operazioni immobiliari bloccate, che stanno deturpando molte zone del nostro comune».

Michela Guerra (43 anni, è stata votata dal meetup di Ravenna come candidata sindaca ed è quindi portavoce del programma lì elaborato. È in attesa di certificazione ufficiale da parte dello staff del Movimento 5 Stelle)
«Tra le esigenze che stiamo riscontrando dal forese emerge la richiesta di rivedere il sistema dei servizi, laddove ad oggi si registra la necessità di spostarsi a Ravenna quasi per qualsiasi cosa. Quindi occorre potenziare il supporto e l’assistenza  dei servizi territoriali, ma anche arricchire la presenza dell’Istituzione Comunale per le famiglie, con centri di ascolto e informazione nelle scuole. Rafforzare i servizi in periferia vuole dire anche ottimizzare la diffusione della rete internet e dei servizi accessibili attraverso essa. Il telelavoro può aiutare in tal senso e va incentivato. Il secondo tema che affronteremmo è l’attenzione verso collegamenti stradali sicuri, giustamente dimensionati e manutenuti, accanto a percorsi ciclabili ben diramati, illuminati e privi di ostacoli, studiati anche per essere connessi con gli altri sistemi di trasporto pubblico. Pur tenendo certamente conto che Start Romagna è un ente condiviso con altri comuni e questo rende più complessi gli iter decisionali, è tuttavia imprescindibile potenziare i collegamenti pubblici, con particolare riferimento all’orario di entrata e uscita delle scuole: le famiglie si lamentano perché il servizio è insoddisfacente sia in termini di frequenza sia di capienza dei mezzi. Infine la sicurezza e il senso di sicurezza. Il sindaco non è uno sceriffo e chi racconta possa fare miracoli mente. Al tavolo dell’ordine pubblico è necessario meno buonismo e più concretezza. Interessante lo strumento del “Controllo di Vicinato” applicato da diversi comuni in Italia».

Raffaella Sutter (60 anni, candidata di Ravenna in Comune, nuovo soggetto politico che include vari partiti di sinistra alternativi al Pd, singoli e associazioni)
«Storicamente il forese è stato caratterizzato da paesi con una propria identità, con servizi pubblici e privati e strutture politiche. Oggi si sta trasformando in una periferia di Ravenna. Le periferie sono luoghi distanti dal centro, l’identità è bassa o inesistente, i servizi assenti o insufficienti, alla perifericità spaziale si somma quella economica, sociale, culturale, identitaria. Oggi il forese soffre di insufficienza di trasporti, di connessioni digitali, di servizi pubblici (poste, sanità, scuole, servizi sociali, forze dell’ordine) e privati, di spazi culturali e strutture politiche; i cittadini percepiscono  una forte mancanza di sicurezza. È prioritario quindi contrastare la periferizzazione del forese: 1. Incentivando l’uso agricolo del territorio con innovazioni e filiere a Km zero e limitando il consumo di suolo e l’ utilizzo non agricolo, come stoccaggi, produzione di energia a terra (es. pannelli solari) o centrali a biogas non dimensionate agli scarti del territorio. 2. Promuovendo servizi di prossimità (case della salute, servizi per l’infanzia e i giovani, polizia) e privati (negozi, agenzie, imprese, completando i collegamenti digitali) 3. Promuovendo mobilità sostenibile intraforese e tra forese e città con mezzi più piccoli, più frequenti e mirati anche alla popolazione debole, con carsharing e con una rete di  piste ciclabili che favoriscano anche il cicloturismo».

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