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    Categoria: politica

Addio Fratelli d’Italia, la Pigna pronta a correre da sola: «Vera lista civica»

Il capolista è l’ex Pd Roccafiorita, poi due donne: Verlicchi e Lopes
«Rappresenteremo istanze dimenticate di madri e lavoratrici…»

Alle elezioni amministrative di Ravenna del prossimo giugno la Pigna si presenterà con tutta probabilità da sola, come «una vera lista civica, trasversale, fatta in primo luogo dai cittadini ravennati, con l’impegno di costruire una nuova classe dirigente al posto di quella che ha fatto solo danni da tanti anni a oggi in città». Le parole sono di Giuseppe Roccafiorita, ex Pd ma soprattutto renziano della prima ora poi come noto ricredutosi (vedi articoli correlati), ufficialmente nominato capolista della formazione che vede come candidato a sindaco Maurizio Bucci, il consigliere comunale che ha da poco lasciato Forza Italia, noto soprattutto in città per il suo ruolo di imprenditore e in particolare per il suo Mariani Lifestyle.

La lista è stata al centro del dibattito politico in questi giorni anche per via di questioni interne a Fratelli d’Italia, con il portavoce provinciale del partito di destra rappresentato a livello nazionale da Giorgia Meloni che dopo aver stretto l’accordo elettorale con la Pigna, prima si è dimesso dall’incarico, poi è stato clamorosamente sbugiardato dal responsabile regionale, che ha così fatto saltare, probabilmente in maniera definitiva, l’alleanza. E Roccafiorita sembra essersene fatto una ragione in fretta, cogliendo anzi la palla al balzo per tenere le distanze dai partiti tradizionali e tendere la mano invece ai cittadini che se ne vogliano allontanare. «A mio avviso – ha dichiarato in una conferenza stampa convocata appositamente proprio al Mariani – quello di far decidere le alleanze ai partiti, ai tavoli romani, è un modo deleterio di gestire la situazione, in quanto ci si allontana dai ravennati. In un simile quadro, a noi interessa lavorare su proposte e programmi, non sulle alleanze. Anche se le nostre porte restano sempre aperte alla discussione e al confronto, siamo pronti a scendere in campo da soli». E se gli si chiede se così, da sola, la Pigna non sia troppo “leggera”, Roccafiorita scherza sul suo passato da renziano… «Per esperienza personale – sorride – ho visto un giovincello supportato da “4 sfigati” diventare capo del Pd e premier in un anno e mezzo, quindi non sottovalutarei i “leggerini”. In Italia ormai i vecchi schemi politici sono saltati e tutto è possibile».

La conferenza è stata anche l’occasione per presentare due donne (entrambe madri-lavoratrici, come sottolineano) che saranno in lista nella Pigna nei primissimi posti. «Puntiamo ad una forte componente femminile – continua Roccafiorita – che rappresenti le istanze delle donne madri e lavoratrici, dimenticate da tutte le altre formazioni». Si tratta di Veronica Verlicchi – militante di Forza Italia (e co-responsabile del progetto di ascolto “Dillo a Forza Italia”, da cui si è autosospesa) che già da tempo ha deciso di sostenere La Pigna a fronte di quella che aveva definito in un comunicato come «una sostanziale assenza» del suo partito dal dibattito politico cittadino – e di Micheline Lopes, di origini brasiliane e con una laurea in Conservazione dei Beni Culturali («è stata la prima laureata straniera a Ravenna – rivela Roccafiorita – e per noi è un vero modello di integrazione»).

Entrando nel merito del programma, Roccafiorita punta ad approfondire un tema particolare, quello del turismo, annunciando un piano di rilancio globale che non riguarderà solo il presente, «ma i prossimi vent’anni», attraverso anche una riqualificazione del centro storico. «È fondamentale – ha aggiunto – vendere nel mondo il marchio Ravenna e per farlo non servono manager, ma una amministrazione che si riprenda il suo ruolo guida promuovendo la città nella sua interezza».

Per quanto riguarda il reperimento dei fondi, il capolista della Pigna punta su tagli a società a capitale misto e privato come Ravenna Holding, «che ha fatto un lavoro che dovrebbe svolgere il Comune, e l’ha fatto pure male», mentre l’edilizia, infini, «deve essere rilanciata – ha concluso Roccafiorita – con il recupero di ciò che è già esistente, non avviando ulteriori costruzioni che non servono».