«Un politico amato e rispettato oltre i confini del suo partito. Ancora attuale il concetto che aveva del socialismo: portare avanti tutti quelli che sono indietro». Così il presidente della Regione Stefano Bonaccini ha ricordato Pietro Nenni, in una nota diffusa dopo aver partecipato alla deposizione di una targa sulla casa natale a Faenza per il 125/o della nascita, che ricorre il 9 febbraio.
«Un uomo – ha aggiunto – che portava con sé, anche nei suoi brillanti discorsi, lo spirito vigoroso e infiammato della terra romagnola, unito a una personale sobrietà che contraddistinse sempre il suo modo di essere, di vivere, di fare politica».
Leader storico del Partito Socialista Italiano e Padre fondatore della Repubblica, Nenni nacque a Faenza il 9 febbraio1891. Brillante giornalista, durante il ventennio fascista fu uno dei massimi dirigenti del socialismo e dell’antifascismo italiano e internazionale. Durante la Liberazione, assunse cariche di governo guidando in prima persona la battaglia a favore della Repubblica. Fu Vicepresidente del Consiglio e ministro per la Costituente (1945-46), alto commissario per le sanzioni contro il fascismo (1945), ministro degli Esteri (1946-47), deputato alla Costituente e alla Camera sin dalla prima legislatura repubblicana. Con il passaggio a una formula di governo di centrosinistra, Nenni portò il partito socialista al governo, assumendo la carica di vicepresidente del Consiglio nei governi Moro (1963-68) e ministro degli Esteri negli esecutivi Rumor (1968-69). Determinante è stata la sua azione nella unificazione dei due partiti socialisti, Psi e Psdi nel 1966, mentre non poté evitare la nuova scissione tre anni più tardi, restando nel Psi, di cui fu presidente sino alla morte avvenuta il 1° gennaio 1980. Nel 1970 fu nominato senatore a vita.
Per il sindaco di Faenza Giovanni Malpezzi «Nenni è una di quelle figure che per passione, coraggio, intelligenza e senso delle istituzioni dovrebbero essere ancora oggi di esempio per tutti, in particolare per chi riveste responsabilità politiche. La posa di una targa sulla sua casa natale in pieno centro storico, rimanda ad un tratto di Nenni legato alle sue radici che affondano nelle vicende sociali e politiche della romagna di inizio del ‘900. Vicende che, senza dubbio, contribuirono a plasmarne la personalità e la scelta di lottare contro le diseguaglianze sociali».