«Rifiuti: il sindaco chieda a Manfredi di spiegare. Lui è l’uomo del Pd in Hera»  

L’attacco del candidato del centrodestra Alberghini: «Matteucci
ha contribuito a nominare l’avvocato nel Cda della multiutility…»

«Il tempo delle sceneggiate è finito. C’è una pesante responsabilità politica dietro ai gravissimi disservizi registrati negli ultimi giorni sulla raccolta rifiuti a Ravenna, una responsabilità politica che va attribuita per intero al Partito democratico». Così il candidato sindaco del centrodestra Massimiliano Alberghini interviene sul problema che sta provocando notevoli disagi a cittadini e imprese. «Il sindaco Matteucci dovrebbe smetterla di fare sceneggiate e fingere di arrabbiarsi con Hera – afferma il candidato sindaco sostenuto da Lega Nord, Lista per Ravenna, Forza Italia e Fratelli d’Italia -. Hera è una multiutility politicamente governata dal Pd e lo dimostra il fatto che proprio il sindaco di Ravenna ha contribuito a nominare nel Consiglio di amministrazione di Hera l’avvocato Danilo Manfredi, già capogruppo del Pd in Comune a Ravenna, quindi segretario comunale del Pd a Ravenna e poi sconfitto alle primarie per la segreteria provinciale del partito dall’attuale candidato sindaco Michele De Pascale. Perché Matteucci non chiede conto all’avvocato Manfredi del pasticcio combinato da Hera con l’appalto sul servizio di raccolta rifiuti? D’altronde, l’avvocato Manfredi incassa un compenso di circa 61mila euro annui per il solo fatto di sedere nel Cda di Hera per conto dei ravennati, quindi qualche risposta ai cittadini potrebbe fornirla».

Secondo il candidato sindaco Massimiliano Alberghini, «la presenza di un esponente Pd all’interno del Cda di Hera rappresenta l’ennesima conferma di come lo stesso Pd controlli questa società e sia quindi politicamente responsabile di come si comporta. È inaccettabile – aggiunge Alberghini – che nessuno risponda politicamente dei gravi fatti che si sono verificati per il pasticcio combinato sull’appalto della raccolta rifiuti. Prima di sbraitare scrivendo comunicati e fingendo la voce grossa, Matteucci chieda al proprio collega di partito di spiegare ai ravennati come sia stato possibile gestire in così malo modo questa vicenda. Altrimenti non si capisce cosa l’avvocato Manfredi ci stia a fare su quella poltrona».

Massimiliano Alberghini fa poi notare come «l’appalto per la raccolta dei rifiuti sia stato affidato a gennaio a un gruppo di società estranee al nostro territorio che se lo sono aggiudicato anche grazie a un ribasso maggiore di quello proposto dalle cooperative romagnole. Credo che il Comune di Ravenna – dichiara il candidato sindaco – debba chiedere con forza a Hera, tramite anche il proprio membro del Cda , di sospendere questo appalto fino a che non si sarà espresso il Tar in merito al ricorso fatto dal raggruppamento di imprese risultato sconfitto in sede di gara, un ricorso all’interno del quale vengono ravvisati gravi precedenti su inadempienze e negligenze da parte di una società del gruppo vincitore. Non possiamo accettare che la raccolta rifiuti venga gestita nella nostra città da un raggruppamento di imprese tra cui ce n’è una su cui pendono gravissime contestazioni di vario genere e che ha già avuto ben 12 risoluzioni di contratti con enti pubblici a causa dei suoi comportamenti».

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