Un carabiniere, un albergatore, un ex preside, una leggenda della pallavolo, una giornalista, un chirurgo, un geometra: nessuno di loro ha tessere di partito, non hanno mai ricoperto incarichi politici e ora hanno deciso di mettere le loro competenze a disposizione di Cambierà, la lista civica nata per sostenere la candidatura di Michela Guerra a sindaco di Ravenna dopo la mancata certificazione dello staff centrale del Movimento 5 Stelle, andando a comporre il tavolo tecnico che sta sviluppando il programma elettorale. La maggior parte di loro ha ammesso che non avrebbe accettato l’invito di Guerra sotto la bandiera grillina e alcuni di loro potrebbero essere i futuri assessori di una eventuale giunta.
Il comandante della compagnia carabinieri di Ravenna, Giovanni Morgese, è il referente per la sicurezza. Il titolare dell’hotel Diana e presidente nazionale di Asshotel Confesercenti, Filippo Donati, si sta occupando di turismo. L’ex preside del liceo artistico, Marcello Landi, è la figura dedicata alla cultura. La palleggiatrice della Teodora che vinse undici scudetti di fila negli anni Ottanta, Manuela Benelli, seguirà lo sport. La giornalista e imprenditrice Viviana Cippone, fondatrice di Romagnamamma.it e madre di due bambini, sta contribuendo in tema di scuole, infanzia e maternità. Il chirurgo Domenico Basilio Poddie è il consulente per la sanità. Il geometra Valerio Calistri è il referente per l’urbanistica. Altri professionisti si aggiungeranno al tavolo dei tecnici e verranno svelati nei prossimi giorni.
L’ambizione del gruppo è quella di tenere fede al nome del movimento civico: Cambierà. E uno dopo l’altro, in una conferenza stampa trasmessa in streaming perché l’imprinting grillino della trasparenza e del web è rimasto, hanno presentato le proprie idee. Morgese: «Non sono un esperto teorico ma un esperto pratico. La criminalità è cambiata. Sulla sicurezza bisogna ristrutturare la polizia municipale adeguandola a un nuovo sistema più moderno di contrasto ai reati predatori che a Ravenna sono particolarmente diffusi con l’invasione di comunitari romeni che fanno razzie e portano i bottini all’estero rendendo difficile individuare i ricettatori». Donati: «Basta con l’improvvisazione, il turismo va considerato una materia economica con una pianificazione seria e strutturata. Se il turismo non funziona è anche colpa mia che mi sento complice del Comune per aver partecipato a tavoli inutili e vuoti fatti solo per scambiarsi sorrisi. Ora si cambia». Landi: «In questa città le idee migliori si perdono perché manca programmazione complessiva in campo culturale. Negli ultimi vent’anni hanno distrutto l’eredità del Novecento. Questa città nella culturà non è né innovativa e né conservativa, si tiene in un limbo». Benelli: «Dobbiamo pensare a un sistema che consenta di attribuire un bollino di qualità alle società sportive che raggiungono certi criteri e queste devono essere tenute in considerazione per l’attività sportiva e la gestione degli spazi. Poi è tempo che Ravenna abbia un suo palazzetto da utilizzare sempre». Cippone: «Stiamo pensando all’idea di una delega alla Maternità, trasversale alla futura squadra di governo, che riguardi la maternità in tutti i suoi aspetti con azioni per i più piccoli e le mamme in attesa ma anche subito dopo il parto, per rendere Ravenna una città accogliente nei confronti dei bambini, con progetti strutturati a sostegno delle neomamme, che ne favoriscano l’incontro, con spazi ripensati alla condivisione del tempo e delle esperienze». Poddie: «Impegni per la realizzazione effettiva delle case della salute, per la trasparenza delle liste di attesa online di tutte le strutture pubbliche e accreditate, valorizzazione del medico di famiglia».
I temi verranno approfonditi durante quattro incontri in piazza Unità d’Italia, attraverso i quali sarà data la possibilità ai tecnici di raccogliere spunti dai cittadini e rispondere alle domande: il 13 maggio sulla sicurezza, il 18 su cultura e turismo, il 26 sullo sport e il 27 alla Rocca Brancaleone sull’infanzia.