Alberghini: mail per tutti, cartelli turistici in dialetto, Accademia in piazza Caduti

Presentato il programma del centrodestra, alcuni spunti più curiosi
o distintivi: un cimitero per gli animali e una delega per la Famiglia

Dovevano essere dieci pagine, racconta il candidato sindaco Massimiliano Alberghini, sono diventate una cinquantina e affrontano vari aspetti di Ravenna. La coalizione di centrodestra (Lista per Ravenna, Lega Nord, Forza Italia e Fratelli d’Italia) presenta il suo programma elettorale, «scritto con il contributo anche di tecnici e persone che non necessariamente appartengono ai nostri partiti», ha spiegato il parlamentare leghista Gianluca Pini che si è detto, come tutti, molto soddisfatto del risultato. «Provate a cercare incoerenze e incongruenze con il programma di Lista per Ravenna – ha tenuto a sottolineare il decano della lista civica Alvaro Ancisi – non ne troverete». Il documento è scaricabile dal link in fondo alla pagina.

I temi trattati come ha illustrato lo stesso Alberghini sono quelli in gran parte noti e su cui noi stessi di R&D abbiamo intervistato i vari candidati sul settimanale in questi mesi e negli aperitivi con i candidati. Lo abbiamo scorso alla ricerca di qualche progetto inedito, novità non ancora emersa nel dibattito convinti che a questo punto della campagna elettorale più che i grandi discorsi sulle intenzioni, possano parlare le idee. A breve la coalizione ha annunciato che verranno presentati i tempi di realizzazione delle idee.

Se l’ordine in cui sono disposti gli argomenti dice qualcosa sulle priorità, allora come da attesa il capitolo 1 è dedicato alla “Sicurezza”. Oltre naturalmente al presidio del territorio grazie anche ai gruppi di cittadini (con colonnine Sos adibite a questo scopo), al sistema Targa System e al potenziamento della Pm, spicca l’idea di obbligare gli stranieri che chiedano prestazioni sociali al Comune di seguire progetti di educazione alla legalità che saranno appositamente attivati dal Comune stesso anche per i giovani nelle scuole. Oltre a ordinanze e misure contro l’abusivismo commerciale, c’è l’idea di assegnare la gestione dei parcheggi ad associazioni o cooperative per l’inserimento lavorativo per evitare la presenza dei cosiddetti “parcheggiatori abusivi”. Rispetto al tema dell’accoglienza dei profughi viene messo nero su bianco che sarà privilegiato «il volontariato cristiano e sociale rispetto alle imprese od organizzazioni, anche cooperative, interessate ai propri benefici materiali o politici». Infine, si chiude non escludendo a priori la possibilità futura di un campo nomadi (oggi inesistente sul territorio comunale ravennate) purché a costo zero per la collettività «e a patto che gli adulti abbiamo un lavoro, che i minori frequentino le scuole e che risiedano in strutture con standard sanitari di legge».

Legalità e trasparenza” sono il secondo capitolo dove si legge, tra le altre cose, l’intenzione di attivare lo strumento di consultazione popolare su decisioni di importanza strategica utilizzando le nuove tecnologie. Vengono poi nel dettaglio spiegate le funzioni del nucleo legalità e della «Task force Controlli».

Per il capitolo “Turismo e cultura” si vuole lanciare il marchio “Ravenna Capitale” e valorizzare anche la città barocca e ci sarà l’impegno perché «anche l’Opera di Religione faccia squadra con la città». Si immagina una figura di alto profilo a gestire il comparto e non manca una stoccata a Ravenna Antica di cui si dice che «non ha funzionato come auspicato ed ha anzi spesso ostacolato altre iniziative di libera cultura». Per i finanziamenti si parla di «bandi meritocratici e le selezioni saranno fatte da commissioni composte, a rotazione, dagli stessi operatori culturali stabilmente attivi sul territorio ravennate, coordinati dal Nucleo Anticorruzione e Legalità (una delle misure previste al capitolo, ndr.)». Per la Darsena si parla di sinergia dei programmi culturali secondo il filo conduttore «di una città interculturale di acqua e di porto». Per quanto riguarda il turismo balneare si immagina «una nuova opera pubblica importante in ogni lido» da decidere insieme a operatori e associazioni pro loco e di promozione del lido stesso, oltre a un grande parco alle spalle di Lido Adriano, valorizzazione delle pinete e priorità agli stradelli retrodunali. Infine, una curiosità, oltre a un restyling delle strade di accesso alla città, alla necessità di un unico grande portale web multilingue si lancia l’idea di una cartellonistica di benvenuto anche in inglese e in romagnolo.

Al capitolo “Forese” la promessa di un incremento di rete dei trasporti con due corse al giorno gratuite per i minori, cinque anni di esenzioni di imposte comunali per nuove attività e uno sportello unico itinerante dell’Amministrazione nei giorni di mercato per tutti i cittadini.

Naturalmente il capitolo dedicato al “Centro storico” è quello connesso al traffico con una proposta articolata sui parcheggi. Spicca l’idea di bus navetta gratuiti da Cinemacity e Pala De Andrè il sabato pomeriggio, la domenica e i festivi e l’idea di aprire alcune Ztl dalle 17.30. Non mancano anche riferimenti alla necessità di migliorare l’arredo urbano e di toilette pubbliche, a cominciare da viale Pallavicini.

Per i “Servizi sociali” viene ribadita la necessità di abolire l’Asp e bocciata la proposta del candidato del Pd Michele de Pascale di una gestione dentro un’ipotetica Unione dei comuni. Più posti per gli anziani nelle case protette, finanziamenti solo a famiglie con 5 anni di residenza, una task force per aiutare le famiglie con figli disabili, un’attenzione a chi soffre di diabete. L’assessorato alle Politiche sociali si accompagnerà a una delega alla Famiglia: riduzione del costo dei nidi, quoziente famigliare e aiuti a chi ha più di un figlio tra gli intenti primari.

Un capitolo è dedicato alla “Sanità” per condannare il presunto depauperamento dell’ospedale di Ravenna e la rivendicazione di un ruolo primario.

Molte le proposte per sburocratizzare e incentivare e facilitare l’impresa nei vari settori, compresi quello chimico e quello dell’agricoltura.

Oltre al mantra della Ferrara-Ravenna al capitolo 9 “Infrastrutture e strade” si parla anche della necessità di mettere in sicurezza la Ravegnana e di una stazione a doppia apertura.

Attenzione anche a “Scuola e università” dove si torna sul tema della necessità di andare verso L’Università della Romagna ma anche di slegare l’Accademia di belle arti da Bologna per farla tornare civica e trovarle sede nell’attuale Palazzo della Provincia.

Nessuna sorpresa per quanto riguarda le posizioni, pesantissime, sul porto che secondo Alberghini & Co. va ovviamente escavato e affidato a una personalità locale nel ruolo di presidente di Autorità portuale.

Confermata naturalmente anche la vendita delle azioni di Hera da cui nel programma si ipotizza di poterne ricavare 16 milioni di euro a cui andrebbero aggiunti i 4 della vendita delle azioni di Romagna Acque, fondi da impiegare per ristrutturare in primis strade e scuole.

Nel capitolo “Ambiente” un intero paragrafo in più punti è dedicato al benessere degli animali con tanto di campagne dedicate alle madri incinte sulla convivenza tra bambini e animali domestici e l’istituzione di un cimitero per gli animali.

Dopo il capitolo dello “Sport”, c’è quello per la “Regione Romagna”: la coalizione di Alberghini si impegna, appena ce ne fossero le condizioni (ossia un terzo dei comuni interessati) a indire un referendum per diventare regione autonoma.

Si chiude sull’agenda digitale promettendo, oltre al wifi, un indirizzo di posta elettronica a ogni ravennate: cognome.nome.datanascita@comune.ravenna.it su cui ricevere comunicazioni dall’amministrazione.

Questi gli spunti che ci sono sembrati più curiosi, caratteristici o distintivi. Ma si tratta naturalmente di un documento ben più corposo che alleghiamo integralmente di seguito.

CGIL BILLB REFERENDUM 09 – 16 05 24
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