Civati si scopre «sutteriano»: «Ra in Comune è un esempio»

Il parlamentare di Possibile in città per sostenere la lista di sinistra: «Come siete riusciti a unire tanti partiti e andare oltre le sigle?»

«Non sono mai stato in una corrente, ma oggi ho scoperto di essere sutteriano». Ai giardini pubblici di Ravenna, Pippo Civati di Possibile, l’ex Pd, è venuto  a sostenere la candidatura di Raffaella Sutter insieme al collega parlamentare ravennate Andrea Maestri, anch’egli ex Pd. Davanti a  una platea di oltre centocinquanta persone, ha indicato infatti in Ravenna in Comune un modello e un esempio per la sinistra nazionale. «Come avete fatto a unire otto partiti e fare qualcosa che va oltre le sigle? Non ci sono mai riuscito, voglio venire ad abitare qui…». Della Sutter in particolare Civati dice di aver apprezzato le riflessioni su cosa sia il potere e quale sia la finalità di chi lo gestisce, che deve appunto essere l’estensione dei diritti e anche la descrizione e l’analisi che Sutter fa della società. «Siete persone libere, ve lo dico da un Parlamento dove tutti sembrano invece condizionati». Senza risparmiare attacchi al governo «Perché non si parla mai di povertà? Non fa audience?», ha colto l’occasione per invitare anche a una convinta campagna per il No per il referendum costituzionale di ottobre per evitare che vengano intaccati equilibri profondi.

Con Civati, Maestri e Sutter sul palco anche i candidati che aderiscono a Possibile e che sono in Ra in Comune: Fatou Lo Boru, Alessandro Perini, Antonio Onza, Francesco Alberto Bellini e Gabriella Floro Flores.

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