L’avvocato con Bucci spiazzato dalla decisione: «L’unica spiegazione può essere la mia contrarietà a qualunque accordo con il Pd»
Con lui altri due espulsi: Luciano Fosci, ex di Fratelli d’Italia, e Graziano Parenti, ex dirigente di Ascom. Tutti accusati di violazioni del codice etico. Ma di queste violazioni Roccafiorita dice di non aver mai avuto contestazione e allora prova a dare una sua spiegazione: «L’unica spiegazione logica può risiedere solo nella mia totale contrarietà a qualunque accordo con il Partito Democratico, tacito o esplicito, e la ricerca di una larga e seria convergenza con l’opposizione di centrodestra per battere definitivamente il sistema di potere del Pd di Ravenna. Tale posizione ho sempre esplicitato in ogni occasione e, probabilmente, aveva già causato la mia emarginazione nella lista già da prima delle elezioni del 5 giugno, come facilmente verificabile dal mio silenzio forzato delle ultime settimane di campagna elettorale».
È solo un sospetto quello dell’avvocato ma se così fosse «accoglierei questa espulsione come una medaglia al merito, dichiarandomi pronto a difendere la mia reputazione e la mia credibilità in ogni sede giudiziaria ritenuta utile, sia civile che penale, di fronte a qualsiasi ulteriore becero attacco. Ho lavorato una vita per una reputazione al di sopra di ogni sospetto e mi trovo oggetto di un trattamento da inquisizione medievale ed esposto a squallide insinuazioni da bar». E restando fedele alla linea anti-Pd dichiara che voterà per Massimiliano Alberghini al prossimo ballottaggio, «a prescindere da ciò che decideranno i miei ex compagni di lista».