Centrodestra in manovra: «Contatti con i colonnelli…»

Caccia ai 18mila voti delle tre liste civiche. Pini (Lega) ribadisce incontri con rappresentanti delle formazioni escluse dal ballottaggio. Sutter (Ric) nega incontri diretti. Guerra (Cambierà) sfida i candidati a recepire cinque punti.

«Non sono i generali che parlano con i generali ma i colonnelli che parlano con i colonnelli». Il messaggio di Gianluca Pini, ravennate deputato della Lega Nord e tra i costruttori della coalizione di centrodestra che ha portato Massimiliano Alberghini a uno storico ballottaggio a Ravenna, è indirizzato a Raffaella Sutter: l’ex dirigente comunale, candidatasi a sindaco e uscita dalle urne del primo turno con il 6,5 percento, nei giorni scorsi aveva precisato di non aver avuto contatti con Alberghini a proposito di collaborazioni o convergenze tra le rispettive formazioni in vista del secondo turno. A margine di una conferenza stampa sulle tempistiche di attuazione del programma in caso di vittoria, il leghista ha voluto precisare sostanzialmente che sono vere entrambe le cose: Alberghini non ha parlato con Sutter o con i suoi diretti portavoce ma qualcuno per conto di Alberghini avrebbe parlato con qualcuno che rientra tra le fila di Ravenna in Comune.

La replica di Sutter era arrivata a una precisa dichiarazione del candidato appoggiato da Lega, Lista per Ravenna, Forza Italia e Fratelli d’Italia: «Da tre giorni – aveva detto Alberghini – sono in corso contatti e confronti con i rappresentanti delle tre liste escluse dal ballottaggio, e molti sono gli spunti positivi e le collaborazioni emerse: entro mercoledi concluderemo il confronto avviato con i rappresentanti delle tre liste e poi, come si suol dire, se son rose fioriranno». Tutto questo per ribadire il no a qualunque apparentamento a favore di alleanze sui singoli progetti concreti per migliorare Ravenna: «Ho trovato diverse idee condivisibili nei programmi degli altri candidati sindaci delle tre liste civiche escluse dal balottaggio».

Il messaggio voleva essere diretto sibillinamente anche a Maurizio Bucci, altro candidato sindaco che al primo turno ha preso quattromila voti (5,6 percento). L’ex consigliere di Forza Italia aveva lamentato la mancanza di apertura al dialogo da parte dello sfidante di Michele de Pascale. Le parole odierne di Pini, che rimarcano quelle del suo centravanti Alberghini, lasciano intendere che Bucci potrebbe anche non conoscere tutti i contatti intercorsi tra quelli che ha definito colonnelli. Dall’entourage di Bucci si escludono categoricamente incontri tra militanti della Pigna e militanti della coalizione di centrodestra. A tal proposito vale la pena ricordare che all’indomani del voto la lista di Bucci ha espulso tra suoi candidati in lista: Giuseppe Roccafiorita, Luciano Fosci e Graziano Parenti.

Sutter si era premurata di sottolineare che «Ravenna in Comune è abissalmente distante dalla destra e dalla Lega e nessuno di noi ha preso posizione per “il tanto peggio tanto meglio”, cioè meglio la Lega che il Pd. La nostra posizione antifascista e di sinistra è chiara e non accettiamo i ricatti dei tanti che in questi giorni accusano Ravenna in Comune di consegnare la città alla destra non sostenendo il Pd». Ecco perché oggi, in apertura della già citata conferenza stampa, Alberghini si è tolto un sassolino dalle scarpe: «Vedete qualche fascista tra di noi? Forse la gente dovrebbe studiare la storia».

E il movimento civico Cambierà? I reduci dalla mancata certificazione Cinquestelle sono arrivati al 13,5 percento con Michela Guerra al primo turno. In tanti li tirano per la giacchetta. E loro? «Riteniamo – si legge in una nota odierna – che le indicazioni, che in molti ci stanno chiedendo in questi giorni, non debbano essere indirizzate agli elettori, mostrando loro cosa votare alle urne il prossimo 19 giugno, ma a De Pascale ed Alberghini, affinché considerino la possibilità di includere alcune proposte già presenti nel programma di Cambieà nei loro intenti futuri, una volta eletti sindaco. In questo modo i cittadini saranno in grado di valutare se vale la pena di votare per uno di loro o meno». E sul tavolo butta cinque punti: i nomi degli assessori a Turismo, Cultura e Bilancio ufficializzati prima del ballottaggio; creare una consulta stabile di esperti nominati dalle forze in consiglio con cui dovrà confrontarsi la giunta a cadenza bimestrale; reddito di cittadinanza; un bilancio partecipato che permetta ai consigli territoriali di poter usufruire di una quota stabilita per la parte investimenti come accade al comune di Capannori; modificare il regolamento che norma le nomine del sindaco nelle fondazioni e nelle partecipate, sulla base di curriculum e non più di due mandati con incarichi assegnati per nomina del sindaco.

RFM 2024 PUNTI DIFFUSIONE AZIENDE BILLB 14 05 – 08 07 24
SAFARI RAVENNA BILLB 13 – 19 05 24
CONAD INSTAGRAM BILLB 01 01 – 31 12 24