«L’appoggio da Cgil al Pd è una porcata. Nel sindacato non ci sono solo elettori di De Pascale»

Alberghini (centrodestra) segnala il caso al segretario Camusso: «Lo statuto vieta di schierararsi». E Pini (Lega) critica il giudice Riverso, sostenitore del centrosinistra. La difesa di Sinistra per Ravenna

«Non posso accettare che a mettersi la casacca di una parte politica sia una organizzazione sindacale all’interno della quale vi sono elettori di ogni parte politica; è un fatto di una violenza psicologica inaudita che mina le basi della democrazia». La presa di posizione della Cgil non è piaciuta a Massimiliano Alberghini, candidato sindaco del centrodestra al ballottaggio a Ravenna contro Michele de Pascale del centrosinistra che raccoglie il consenso del sindacato più rappresentato sul territorio.

Le parole che hanno suscitato la reazione del commercialista 51enne sono contenute in una nota scritta inviata alle redazioni locali: «Ci risulta chiaro come debba essere scongiurato con fermezza il rischio che Ravenna possa essere amministrata da forze politiche che nulla hanno a che fare con la sua tradizione antifascista e i suoi valori di solidarietà e accoglienza».

Alberghini promette di segnalare la questione al segretario nazionale Susanna Camusso perché, dice, «lo statuto stesso della Cgil vieta di schierarsi in maniera così netta in una competizione elettorale. Per questo motivo ho scritto a Camusso per chiederle che, nel rispetto delle norme del sindacato, il responsabile di questa ennesima porcata elettorale sia immediatamente rimosso dall’incarico per tutelare innanzitutto gli iscritti della Cgil, che non sono certamente tutti elettori di De Pascale».

Ma c’è anche un altro endorsement che fa discutere ed è quello del giudice Roberto Riverso, per molti anni al tribunale del lavoro di Ravenna e ora consigliere della corte di Cassazione. Al primo turno ha scelto Ravenna in Comune ma ora ha dichiarato pubblicamente di non poter lasciare la città alla Lega. Il deputato della Lega Gianluca Pini ha presentato un’interrogazione al ministero della Giustizia per chiedere al Consiglio Superiore della Magistratura (Csm) l’immediata apertura di un procedimento disciplinare: «È inconcepibile che chi è pagato dallo Stato per giudicare i cittadini parteggi apertamente e pubblicamente per una parte politica come fa il giudice Riverso».

A difesa di Cgil e Riverso si leva Sinistra per Ravenna, la lista fondata da fuoriusciti di Sel che ha appoggiato De Pascale al primo turno candidando come capolista l’ex assessore Valentina Morigi: «Un attacco gravissimo che ha la Lega Nord come mandante e Alberghini come esecutore. Siamo preoccupati per il clima di terrore che la Lega Nord e Alberghini stanno diffondendo in questa campagna elettorale, in una deriva che pare ormai senza limite né vergogna. Sinistra per Ravenna manifesta la propria solidarietà alla Cgil e al Giudice Riverso, ricordando alla Lega che la Costituzione nata dalla Resistenza sancisce la libertà di parola e di pensiero. I contrari all’esercizio di questi diritti, erano i fascisti».

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