Serve manutenzione al ponte mobile, resterà chiuso al traffico per una settimana

Lavori “per evitare pericoli per gli utenti”. Costo 160mila euro, cantiere in estate

Pontemobile

Il ponte mobile sul Candiano è stato inaugurato nel 2010

Il ponte mobile sul canale Candiano ha bisogno di lavori di manutenzione straordinaria urgenti. Per questo nei giorni scorsi Autorità Portuale ha affidato ad Azimut, nelle vesti di gestore, il compito di eseguirli e con ogni probabilità entro l’estate il manufatto dovrà rimanere chiuso per circa una settimana consecutiva, al fine di consentire questo intervento.

Lavori che porteranno qualche disagio al traffico turistico verso Marina di Ravenna ma che – se eseguiti come si ipotizza al momento durante il periodo di chiusura delle imprese – dovrebbero impattare meno su quello industriale.

I lavori che si andranno a portare a termine sul ponte avranno un costo totale di circa 157mila euro (122mila euro di importo di lavori più altri 35mila come fondo di riserva) e sono stati affidati alla stessa Azimut.

Secondo quanto si può leggere nella procedura di affidamento, firmata dal presidente di Autorità Portuale Daniele Rossi, “nel corso di svolgimento del servizio di gestione” si sono riscontrate “anomalie nel funzionamento” che richiedono “interventi urgenti”. Tutto per evitare “l’insorgere di problematiche” che possono danneggiarne la funzionalità e “la sicurezza per gli utenti”.

Una relazione tecnica firmata da un ingegnere di Ap individua gli interventi necessari: tensionamento dei tiranti, ripristino dei giunti coprispalla, inserimento di blocchi di posizione e trasferimento dei comandi di terra, sostituzione e spostamento degli anemometri e dei sensori. La relazione sottolinea che in futuro potrebbero insorgere anomalie e malfunzionamenti “legati alla peculiarità e alla complessità tecnica della struttura del ponte mobile, compresi gli impianti elettromeccanici che potrebbero incidere sulla corretta movimentazione”. Questi i motivi per cui gli interventi sono urgenti, “al fine di scongiurare il verificarsi di eventi pericolosi anche per l’utenza”.

Costato undici milioni di euro, costruito in due anni e inaugurato nel 2010, il ponte mobile ha avuto alterne vicende e diversi imprevisti. Nei suoi primi tre anni di vita si è aperto una manciata di volte e nel 2013 la mancata apertura aveva bloccato il passaggio della Madonna Greca. Causa di quel malfunzionamento erano stati i topi che, a quanto pare, avevano rosicchiato alcuni cavi necessari alla manovra. Stesso copione ma colpevole diverso un anno dopo: il ponte non si aprì a fine 2014 impedendo una veleggiata in Darsena e bloccando una settantina di barche. In quel caso fu errore umano e Autorità portuale con l’ex presidente Galliano Di Marco parlò di un possibile sabotatore, peraltro mai trovato. Dopo quell’episodio il ponte fu affidato ad Azimut e la situazione è migliorata, senza disagi e con aperture periodiche per verificarne la funzionalità.

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