Nuovo consiglio comunale: 19 esordienti Tra i banchi di Palazzo Merlato 11 schieramenti Il Pd può governare da solo con 17 voti su 33

All’opposizione 12 seggi: 4 per la Lega, 3 per Cambierà. Nella giunta entreranno alcuni degli eletti lasciando spazio a chi è rimasto fuori dai 32

Nella foto di gruppo da primo giorno di scuola per i 32 componenti del nuovo consiglio comunale di Ravenna si conteranno 19 new entry e 19 saranno anche gli uomini. Questo stando allo scenario tratteggiato dalle preferenze raccolte dai 428 candidati delle 14 liste al primo turno del 5 giugno e definito nel dettaglio dal ballottaggio del 19 giugno che ha assegnato il premio di maggioranza alla coalizione vincente. L’effettiva composizione dell’assise però cambierà quando il sindaco Michele de Pascale avrà nominato la sua giunta: i voti personali incassati alle urne infatti saranno il lasciapassare per più di un candidato verso un incarico da assessore rinunciando al seggio di Palazzo Merlato in favore dei primi non eletti.

Alla maggioranza vanno venti seggi. Così ripartiti: 16 al Pd, due al Pri, uno a Sinistra per Ravenna (Spr) e uno a Ama Ravenna. I restanti dodici alle forze di opposizione: quattro alla Lega Nord, tre a Cambierà, uno a Lpr, uno a Forza Italia, uno a Ravenna in Comune, uno alla Pigna, uno a Massimiliano Alberghini. Già questi numeri mettono in luce il dato principale che prosegue quanto accadeva nel consiglio uscente: con quello del primo cittadino che può partecipare alle riunioni, i democratici possono contare su 17 voti 33 e quindi l’autosufficienza governare.

Ecco nel dettaglio i componenti di ogni singolo gruppo consigliare: fra parentesi il numero di preferenze ottenute al primo turno, in grassetto le new entry.

Partito democratico (35,1 percento al primo turno, 16 consiglieri): Massimo Cameliani (assessore uscente, 1062), Livia Molducci (ex presidente del consiglio, 922), Rudy Gatta (683), Alessandro Barattoni (544), Silvia Quattrini (502), Lorenzo Margotti (471), Federica Del Conte (457), Fiorenza Campidelli (440), Mariella Mantovani (424), Michele Casadio (415), Idio Baldrati (406), Marco Frati (393), Maria Cristina Gottarelli (377), Marco Turchetti (374), Cinzia Valbonesi (361), Fabio Sbaraglia (346). Molto alte le probabilità che i primi due finiscano in giunta. Se così sarà saliranno la scalinata di Palazzo Merlato anche Lina Taddei (332) e Patrizia Strocchi (321).

L’Edera (4,4 percento al primo turno, due seggi) si arrampica con Giannantonio Mingozzi (482) e Eugenio Fusignani (448). Il primo è il vicesindaco uscente, il secondo è il segretario provinciale dei Repubblicani che non è mai entrato in consiglio ma ha già un trascorso da assessore provinciale. Ora per lui è pronta la poltrona che fu del collega: sarà vice di De Pascale. Al suo posto in municipio quindi Chiara Francesconi (206).

La lista Sinistra per Ravenna – nata da quegli aderenti di Sel che non erano confluiti in Ravenna in Comune, da ex Pd e da singoli cittadini – ha preso il 2,5 percento al primo turno ed elegge un consigliere: la più votata è Valentina Morigi (356) ma anche per lei c’è odore di ritorno in giunta e allora il vessillo Spr sarà portato da Gianluca Rambelli (75).

A completare la maggioranza c’è il seggio conquistato dalla lista civica Ama Ravenna (2,2 percento): a sedere tra i banchi del comune ci sarà Daniele Perini (681), ex consigliere Pd da due mandati e ideatore del progetto.

Dall’altra parte dell’aula il pacchetto più nutrito di rappresentanti sarà quello del Carroccio (14,8 percento). Quattro consiglieri: Learco Tavoni (283), Samantha Gardin (239), Gianfilippo Nicola Rolando (211), Rosanna Biondi (189). Tre consiglieri per Cambierà (lista civica nata dalla mancata certificazione M5s): Marco Maiolini (176) e Samantha Tardi (134) affiancheranno Michela Guerra che in quanto candidata sindaco ottiene un posto. Tornano a sedere in consiglio il decano dell’opposizione Alvaro Ancisi (811) e Alberto Ancarani (423): saranno gli unici rappresentanti rispettivamente di Lpr (6,4 percento) e Forza Italia (5 percento). Per le altre due liste in gara saranno al palazzo i rispettivi candidati sindaco: Raffaella Sutter per Ravenna in Comune (6 percento, Massimo Manzoli sarebbe il più votato con 173) e Maurizio Bucci per la Pigna (5,3 percento, Veronica Verlicchi la più votata con 205). A completare l’opposizione il seggio di Massimiliano Alberghini, candidato sindaco civico della lista di centrodestra che pare intenzionato a non aderire a nessuno dei tre gruppi che lo hanno sostenuto restando quindi in qualità di indipendente.

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