Oltre duemila persone per Di Battista e contro la riforma della Costituzione

Il deputato del Movimento 5 Stelle a Cervia per il suo tour a favore
del No al referendum. «Basterebbero meno ferie in parlamento…»

Oltre duemila persone hanno partecipato nella serata di ieri, mercoledì 17 agosto, alla tappa cervese del tour di Alessandro Di Battista. Il deputato del Movimento 5 Stelle sta girando l’italia (in motorino) per sostenere il “No” al referendum costituzionale del prossimo autunno.

«Ci sono migliaia di persone e ci saranno 2-3 poliziotti – ha attaccato Di Battista sul palco di Cervia – perché lo sanno che quando si riuniscono i cittadini sovrani i ladri sono altrove…». I «cittadini sovrani» sono stati al centro del suo intervento, terminato con l’appello «a essere cospiratori», a inventarsi qualcosa per coinvolgere più persone possibile, a informarsi, «perché insieme valiamo tanto, molto di più di questi quattro cialtroni non votati da nessuno». Nel mirino di Di Battista ovviamente Renzi e una riforma che, secondo l’esponente del Movimento 5 Stelle, è stata pensata solo per i poteri forti – di cui il premier sarebbe un «prestanome» – per «le banche d’affari e gli istituti di credito». La Costituzione rappresenterebbe solo un ostacolo, secondo il capopopolo grillino, a quella privatizzazione selvaggia voluta dal capitalismo finanziario. «Vogliono continuare a smantellare lo stato sociale, cercando di arraffare il più possibile più in fretta che possono», ha detto Di Battista tra gli applausi, ricordando come la Costituzione sia già stata «picconata» negli anni con leggi ordinarie, anche dalla sinistra che, senza più Berlusconi da attaccare, «sta facendo anche peggio, col pugno alzato e arrostendo la salamella alle feste dell’Unità».

Secondo Di Battista la Costituzione può essere modificata, ma solo per dare più potere ai cittadini, con referendum propositivi senza quorum e l’obbligo di discutere le leggi di iniziativa popolare. «Sogno di raccogliere le firme e di poter abolire le pensioni d’oro e aumentare le minime», ha gridato tra l’entusiasmo generale.

I motivi che lo hanno spinto a girare le piazze d’Italia? Due in particolare: «La legge sulla tv di Renzi, che è peggiore di quella di Gasparri e Berlusconi e che ha già come effetto quello di togliere spazio alle ragioni del No – ha spiegato Di Battista, invitando a boicottare il Tg1 e sottolineando come lui non abbia la televisione e non sia stato così costretto a pagare il canone – e poi i 41 giorni di ferie della Camera dei Deputati, grazie a Madama Boldrini. Vogliono cambiare la Costituzione per velocizzare l’iter legislativo, ma basterebbe fare lavorare i parlamentari dal lunedì al venerdì e dare loro ferie normali come i comuni mortali…».

La serata è terminata con il coro del pubblico («Onestà-Onestà-Onestà»), il «Viva l’Italia», i ringraziamenti e i selfie di rito a cui si è sottoposto Di Battista, che la mattina dopo su Facebook posta una foto della piazza piena di Cervia invitando i giornali a scriverne e i «cittadini sovrani» ad aiutarlo a diffonderla.

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