venerdì
20 Giugno 2025
Nomine

L’ex coordinatore Ra2019 va in Regione Il sindaco: «A Ravenna clima avvelenato»

Cassani nella segreteria del cervese Corsini, assessore al Turismo, per 2mila euro al mese. Ironia M5s: «Il Pd non lascia nessuno disoccupato»

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Assessore alla Cultura del Comune di Ravenna dal 1997 al 2011, poi coordinatore della candidatura di Ravenna a capitale europea delle cultura 2019: il cinquantenne Alberto Cassani è senza ombra di dubbio l’uomo che ha più caratterizzato le politiche culturali del Comune di Ravenna nell’ultimo ventennio. Per lui, dopo le elezioni, c’era già pronto un posto nello staff del nuovo sindaco Michele de Pascale ma ha rifiutato con tanto di lettera aperta inviata ai giornali in cui denunciava anche un certo avvelenamento del clima politico.

Stanco delle polemiche ravennati che hanno accompagnato il suo nome in particolare dopo non essere riuscito a conquistare il titolo europeo, Cassani è ripartito, l’1 settembre, da Bologna, abbandonando la politica attiva per ricoprire il ruolo di coordinatore della segreteria dell’assessore regionale al Turismo, il ravennate Andrea Corsini. Ruolo rimasto vacante dopo il pensionamento in agosto del suo predecessore, Umberto Mascanzoni, e di carattere fiduciario (con scadenza al termine della legislatura, nel 2019), come previsto dalla normativa regionale.

L’ex assessore è diventato quindi un dipendente regionale, con una retribuzione netta di circa 2mila euro al mese: «Faccio vita da pendolare, mi sveglio alle 6, prendo il treno per Bologna, timbro il cartellino come tutti e rientro alla sera», ha dichiarato ai quotidiani Cassani replicando alle prime polemiche e scatendando ulteriori ironie sui social network, in particolare tra i simpatizzanti del Movimento 5 Stelle. Andrea Bertani, consigliere regionale grillino, non è stato da meno in quanto a ironia in un comunicato inviato alla stampa: «Auguriamo a Corsini, già assessore comunale a Ravenna, che in questo momento ha questioni importanti cui pensare, quali le vicende dell’Apt, di avere maggiore fortuna di quella avuta dal suo capo di gabinetto quando ha corso, infelicemente, per il riconoscimento di capitale della cultura». E poi una stoccata al Pd: «Riconosciamo a Bonaccini che la sua giunta ed il suo partito sono stati capaci di evitare, ogni tanto, che qualcuno, pur a fronte di fallimenti, rimanga disoccupato. Gli è riuscito anche in questo caso. Ci piacerebbe però se riuscisse anche nel caso della aziende che chiudono e delle cooperative che falliscono». Non è escluso che l’M5s presenti una interrogazione sulla nomina in regione. Tra gli altri, a criticare la nomina è stato in un video postato su Facebook il consigliere comunale di Forza Italia Alberto Ancarani, mentre la lista La Pigna in un comunicato si è scagliata contro il “poltronificio Pd”.

Il sindaco Michele de Pascale commenta invece con soddisfazione: «Sono molto contento della decisione di Corsini, è una scelta di grande qualità: una persona con una forte competenza culturale come Cassani farà del bene al turismo della regione e anche a Ravenna, che punta forte sul turismo culturale. Adesso ho capito perfettamente le ragioni per cui Alberto ha deciso di aprire una nuova fase di vita professionale: l’avvelenamento del clima a Ravenna era divenuto tale che per una persona che lavora con una grande passione come lui era diventato necessario andarsene…».

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