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Elezioni, breve guida ai simboli e ai nomi sulla scheda per la Camera

Chi sono i candidati e i partiti che corrono ne collegi locali per un posto da deputato in Parlamento

Pubblichiamo i simboli delle forze politiche che si candidano alla Camera nell’ordine in cui gli elettori li troveranno sulla scheda. La scheda è unica e serve per eleggere sia il terzo dei deputati scelti con l’uninominale sia quelli della quota proporzionale. I collegi dei due sistemi non coincidono e così se per il proporzionale tutta la provincia di Ravenna si troverà gli stessi listini con quattro nomi, all’uninominale il candidato cambia. Ravenna, Cervia, Russi e tutta la Bassa sono in un collegio (il candidato all’uninominale è il primo nome in maiuscolo) mentre la zona faentina è stata accorpata a Forlivese e il candidato è diverso (il secondo nome in minuscolo) e in molti casi è un forlivese.

DAVID ZANFORLINI / Annamaria De Bellis

Situazione particolarmente complicata in questo collegio per i grillini con candididato (ferrarese) e capolista (riminese) di fatto sospesi (o autosospesi).  L’unica ravennate in corsa è Francesca Savelli.

 

STEFANO GARDINI / Sara Gazzoni

Consigliere comunale a Riolo Terme, il ravennate Mirko De Carli, tra i leader nazionali del movimento di Adinolfi, tenta l’impresa del 3 percento e dell’ingresso in parlamento.

 

LORETTA BRASINI / Stefano Falai

Nel loro sito parlano di espropri per chi delocalizza e di nazionalizzazione di trasporti, telecomunicazioni e aziende privatizzate. Insomma, l’ambizione è alta, ma sul territorio il radicamento è pressoché nullo.

 

CANZIO GIUSEPPE VISENTIN / Denis Loris Valenti

Il capolista anche a Ravenna è il leader nazionale che qualcuno potrebbe ricordare nelle file del Pdci in anni ormai remoti. L’evento di campagna elettorale più vicino a queste zone si è svolto a Bologna.

 

ALBERTO PAGANI / Marco Di Maio

Lista della ministra alla salute, in questo collegio spicca il nome di Gianfranco Spadoni, storico esponente dell’opposizione cattolica in Comune e Provincia, oggi a sostegno del candidato Pd. Un po’il “Casini” di casa nostra.

Il Pd schiera i big  dall’elezione certa tra cui il ministro ai beni culturali e la giovane Pini. Nessun paracaduto al proporzionale per l’uscente Pagani che se la gioca ed è l’unico ravennate dem in corsa per il Parlamento.

Sostenuta anche da chi alle amministrative era contro il Pd (vedi i socialisti), alla Camera punta sulla notorietà del capolista Perini, fondatore e presidente di Ama Ravenna ed eletto in consiglio comunale con una lista civica.

Piace a chi non vuole votare il Pd di Renzi ma non vuole comunque rischiare di favorire il centrodestra nell’uninominale. Candidati sconosciuti e sul territorio però praticamente nessuna campagna elettorale.

 

SAMANTHA GARDIN / Andrea Cintorino

L’altro lato dei cattolici: qui infatti troviamo due ravennati, Claudio Angeli e Daniela Mazzoni, da sempre vicini a Lista per Ravenna come Gianfranco Spadoni, che si candida invece a sostegno del Pd.

Dopo la sorpresa (assai gradita al consigliere comunale di Ravenna Alberto Ancarani) di vedere il coordinatore regionale Palmizio fuori da tutti i giochi, in lista troviamo al secondo posto una lughese. E in città è passato più di un leader per incontrare gli elettori.

Il capolista è il segretario nazionale della Lega Nord Romagna che punta a prendere il posto che era stato di Gianluca Pini, il quale ha deciso di non ricandidarsi ma sta comunque lavorando per la vittoria della Lega. Una vittoria all’uninominale che sarebbe storica.

La parte più a destra della coalizione che sostiene la leghista Gardin schiera una brisighellese: Marta Farolfi, per quindici anni consigliera provinciale sempre nelle file delle forze di centrodestra.

 

DESIDERIA RAGGI / Giulia Piolanti 

Hanno portato in città il leader nazionale Roberto Fiore e hanno schierato all’uninominale un volto noto: Raggi infatti è da tempo attiva sul territorio con l’ultradestra di Forza Nuova (che a Faenza nel 2015 superò il 3 %).

 

PAOLO GAMBI / Luigi Ascanio

Torna l’Edera grazie all’accordo con Verdini. Ma a Ravenna la cosa ha creato vari dissapori e la campagna elettorale la sta facendo solo la minoranza capeggiata dall’avvocato ravennate Paolo Gambi.

 

FILIPPO CICOGNANI / Lorenzo Ghetti

Movimento di estrema sinistra nato dal basso a Napoli, ha raccolto gli scontenti dell’operazione Leu e Prc e PCI (Ex Pdci). Non a caso qui la candidata capolista è di Prc e il candidato all’unononimale del PCI.

 

ILARIA MORIGI / Arianna Marchi

La vera spina nel fianco del Pd. Alla Camera, da Ravenna in posizione utile per l’elezione è l’uscente di SI Giovanni Paglia. Ilaria Morigi viene invece da Sinistra per Ravenna, lista che non si è schierata.

 

MASSIMILIANO LILLIU / Alessandro Partisani

Pressoché sconosciuta da queste parti dove non ha sede, la formazione di ultradestra candida un giovane ravennate e ha organizzato un evento pubblico. Contestato da un presidio antifascista come quello di Forza Nuova.