Il Pri alla resa dei conti: «Strategia elettorale fallita, ora una storia nuova»

I repubblicani si erano divisi sull’accordo con Ala di Verdini. La direzione ravennate: «Classe dirigente inadatta a gestire una fase delicata della vita politica interna»

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Il vicesindaco e segretario del Pri ravennate, Eugenio Fusgiani

Dopo il deludente risultato elettorale a livello nazionale e locale, i Repubblicani ravennati ora vanno all’attacco. La direzione provinciale, guidata dal vicesindaco Eugenio Fusignani,  era infatti contraria all’accordo  con Ala di Denis Verdini che ha permesso al simbolo di tornare sulla scheda elettorale ma ha ottenuto un magro risultato. Solo gli esponenti della minoranza hanno partecipato alle elezioni (candidando i ravennati Paolo Gambi e Luisa Babini) e ora il dibattito interno riparte da quel momento.

Il 23 marzo la direzione provinciale si è riunita chiedendo un nuovo congresso nazionale che riparta dall’idea di un Pri che si muova nell’ambito di una sinistra democratica ed europea.  A livello locale il passo più importante riguarda l’attacco ai vertici regionali: «Le vicende legate alle scelte di questi ultimi mesi chiamano in causa anche responsabilità regionali che rendono quanto mai necessario un confronto in direzione regionale che apre la prospettive per un nuovo congresso»

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