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L’avvocato Maestri si candida a guidare Possibile al prossimo congresso

Con la sua mozione “A repentaglio” presentata insieme a Beatrice Brignone prefigura una guida a due con parità di genere

Dopo la terribile sconfitta elettorale con la sigla Leu, Possibile va a congresso. Pippo Civati, l’ex Pd che ha fondato il piccolo partito che fino al 4 marzo contava 4 parlamentari (tutti eletti nelle file Pd originariamente) e oggi ne conta appena uno, ha infatti consegnato dimissioni irrevocabili e ora a correre per la posizione di segretario nazionale c’è uno di quei quattro parlamentari uscenti e non rieletti: il ravennate Andrea Maestri, di professione avvocato.

«Ho deciso di candidarmi alla segretaria di Possibile insieme a Beatrice Brignone perché voglio bene alla mia comunità politica e voglio contribuire a farla crescere – scrive Maestri – perché è quella che si è spesa con ogni energia su 8 proposte referendarie contro i licenziamenti e demansionamenti illegittimi del jobs act, contro premio di maggioranza e capilista bloccati nella legge elettorale, contro le grandi opere dello “sblocca Italia“ e per le opere piccole e necessarie, contro il potere di chiamata del preside manager nella cosiddetta “Buona scuola“, per la riconversione ecologica dell’economia e contro le trivelle, quella che ha presentato centinaia di concrete proposte di legge e atti di sindacato ispettivo per la riforma del testo unico sull’immigrazione, per la tutela della parità di genere, contro la violenza di genere, per la riforma dell’8 per mille inoptato, per la legalizzazione della cannabis contro le mafie, per politiche abitative pubbliche, contro le povertà, contro la precarietà del lavoro, per il salario minimo garantito, quella che per la sinistra non propone un nuovo partito guidato dalla stessa classe dirigente di sempre ma un coordinamento politico aperto e inclusivo, quella che sui diritti umani parla un linguaggio chiaro, coerente e non compromissorio, quella che si batte in Europa per la democrazia delle sue istituzioni, per la responsabilità fiscale delle multinazionali, per nuove e umane politiche migratorie…».

Per la prima volta appunto la guida, in caso di vittoria, sarebbe a due con parità di genere. La sua mozione si chiama “A repentaglio” e dovrà vedersela con quella del romano David Tozzi ma può contare sull’appoggio del leader uscente. Le votazioni si chiudono l’11 maggio. Anche Beatrice Brignone è parlamentare uscente di Possibile.