Comincia il 24 agosto la kermesse nazionale che durerà diciotto giorni con ospiti di caratura nazionale e non solo
In un certo senso, riassumendo le parole del segretario provinciale Alessandro Barattoni, sarà una festa di lotta e di governo mossa da una macchina di circa mille volontari: «È un’occasione per risintonzzare il Pd con il Paese, per spiegare un programma che passa dall’opposizione all’alternativa di governo. Resterà però sempre una grande festa popolare con ottima musica, dibattiti non usuali, cucina tradizionale e spettacoli dal vivo». In tempi di particolare attenzione ai finanziamenti dei partiti, Barattoni ricorda che la festa è anche un momento di autofinanziamento trasparente: «Quest’anno abbiamo messo a disposizione anche un conto per chi vuole fare donazioni a distanza ma magari non può partecipare con la sua offerta libera all’ingresso». Ma le attese per la partecipazione sono buone: «Già diversi simpatizzanti ci stanno contattando per il programma in modo da scegliere due-tre giorni con appuntamenti particolari per venire qualche giorno qua».
Ad affiancare la federazione provinciale nell’organizzazione è stato il deputato Andrea De Maria, in passato segretario a Bologna: «Da sempre le feste sono un momento di confronto non solo tra esponenti del nostro partito o della nostra coalizione ma anche con altre forze politiche più distanti. Ci dispiace per questo che il vicepremier Luigi Di Maio non abbia avuto il coraggio di accettare il nostro invito». Pentastellati e leghisti, che incarnano il governo Conte, non mancheranno. Questi i quattro principali confronti: Serracchiani e e Gelmini, Fico e Delrio, Orfini e Giorgetti, Nannicini e Bersani. Il segretario nazionale Maurizio Martina aprirà e chiuderà la festa ma sarà presente anche nell’incontro con Mujica