L’opera è stata realizzata da Anna Agati sulla base del disegno di Gianluca Costantini. Il consigliere berlusconiano: «Regeni c’entra con Ravenna quanto me con i vegani…»
Il mosaico è stato realizzato dalla studentessa Anna Agati, sotto la guida del professor Daniele Strada dell’Accademia di Belle Arti di Ravenna, su disegno dell’illustratore ravennate di fama internazionale Gianluca Costantini.
Alla cerimonia di inaugurazione del mosaico, ora esposto in un corridoio della residenza municipale, hanno partecipato, oltre a semplici cittadini che hanno affollato la sala preconsiliare del Comune, il sindaco Michele de Pascale, lo stesso Costantini, Luca Cortesi, responsabile Amnesty International Emilia-Romagna, e Paola Babini, coordinatrice didattica dell’Accademia di Belle Arti di Ravenna, assieme all’esecutrice dell’opera Anna Agati.
Gianluca Costantini ha commentato così l’iniziativa: «Grazie a tutti di essere qui, insieme per ricordare il ricercatore italiano Giulio Regeni. Noi oggi siamo qui, ma questa non è una festa. Come molti nostri figli, fratelli e sorelle Giulio aveva scelto di appartenere alla comunità scientifica e per questo era al Cairo in Egitto, per fare ricerca. Poteva essere a Berlino, Parigi, Pechino in qualsiasi città di questo mondo.
Ma Giulio è stato ucciso, anzi no torturato atrocemente. Noi oggi, come cittadini di Ravenna, siamo qui per allearci e per chiedere Verità per Giulio ma anche per tutti gli altri Giulio e Giulia di questo nostro paese, perché nessuno può fermare la conoscenza e vietare con la violenza la circolazione delle idee e dei nostri ragazzi. É necessario che tutti noi ci impegniamo perché questa verità venga a galla anche con azioni come queste. Sono onorato e commosso che la mia città dia un segnale forte e permanente all’interno dell’edificio simbolo della democrazia di noi cittadini. Sono un artista, e credo profondamente che l’arte sia in prima linea quando si tratti di battaglie etiche e morali. L’arte può creare connessioni per capire meglio il mondo in cui viviamo. Anche un semplice ritratto come questo può fare la differenza».
Sul tema è poi tornato con una battuta su Facebook anche il capogruppo in consiglio comunale di Forza Italia Alberto Ancarani, che già aveva criticato in passato l’esposizione dello striscione di Amnesty per Regeni al balcone del municipio. «Dunque hanno partorito la fantastica idea di un mosaico per quell’imprudente del povero Regeni – scrive Ancarani –. Lo hanno messo in un corridoio del Comune di Ravenna. Che con Regeni c’entra quanto me con i vegani. E in più l’hanno posizionato di fronte al cesso. Si commentano da soli».