In duecento a Ravenna per Giorgia Meloni: «Si vota anche per far cadere il Governo»

Entusiasmo tra i militanti per la leader di Fratelli d’Italia, tra i pochi partiti a crescere nei sondaggi: «Siamo coerenti»

Circa duecento persone entusiaste, un venerdì mattina di metà gennaio. Un risultato forse non così banale in una «roccaforte» della sinistra, come l’ha chiamata lei stessa, per Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia (della coalizione di centrodestra che sostiene la candidatura alla presidenza della Regione di Lucia Borgonzoni), probabilmente unico partito costantemente in crescita nei sondaggi di questi mesi.

Breve tour ravennate quindi  per Meloni che ha prima fatto visita alla Tomba di Dante e poi, con un piccolo corteo a seguirla, ha fatto tappa – passando per piazza del Popolo dove si è sottoposta ai selfie di rito – al ristorante Millelire del Salone dei Mosaici di piazza Kennedy. Qui ha sfoderato il solito mantra del centrodestra. «Se l’Emilia-Romagna è una delle locomotive del Paese, lo è nonostante il Pd, non certo grazie al Pd». E immancabile, il riferimento al governo nazionale. «Se vinciamo qui dove la sinistra ha sempre governato, si dovranno sciogliere le camere e permettere agli italiani di scegliersi un nuovo Governo».

Sui sondaggi che danno Fratelli d’Italia in crescita invece la leader del partito si è limitata a dire che sarà perché «siamo un partito coerente, che quello che dice poi fa».

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