«La disforia di genere come quella di specie?». Bufera sul consigliere della Lega

Su Rolando piovono critiche da Arcigay e sindaco. I colleghi di centrodestra e la capogruppo del suo partito si dissociano

Rolandosalvini

Rolando con Salvini

Bufera sul consigliere comunale della Lega a Ravenna, Gianfilippo Nicola Rolando, di recente candidato anche alle Regionali dove è risultato il più votato del Carroccio nel comune di Ravenna con 1.065 preferenze (1.500 in provincia).

Rolando è infatti intervenuto il 21 febbraio in occasione di un convegno sul tema del gender organizzato da una serie di associazioni cattoliche ponendo una domanda in cui associava in qualche modo la disforia di genere alla «disforia di specie, dove abbiamo esseri umani che hanno sposato dei cani, o alla disforia di età, perché abbiamo adulti che si vestono da bambini e poi postano le immagini in rete».

Tra il pubblico erano presenti anche diversi attivisti di Arcigay, compreso il presidente Ciro di Maio che in una nota scrive come appunto un consigliere comunale «in una sala pubblica si permetta di rivolgere offese inaudite con parole di una violenza allucinante. Sono arrabbiato, deluso e schifato. Ad una persona che si occupa della “cosa pubblica” non dovrebbe essere permesso di usare parole del genere parlando di cittadini e cittadine, non dovrebbe essere permesso offendere senza conseguenze. Questo accade nel 2020 ancora, accade perché in Italia tutt’ora manca una legge contro l’omofobia e l’assenza di una legge che contrasti questi atti fa sì che qualcuno si senta autorizzato a ferire con tale violenza qualcun altro. Consigliere Rolando chieda scusa, chieda scusa a Greta (una ragazzina di Ravenna che sta affrontando la transizione proprio per una disforia di genere, ndr) di cui poco prima aveva parlato suo padre. Chieda scusa ai genitori di Greta che hanno dovuto patire la violenza del suo “pensiero”. Chieda scusa alla comunità Lgbt+, non solo locale, che ha profondamente offeso. E chieda scusa a tutte quelle persone che quando sentono qualcuno parlare come ha fatto lei ieri sera hanno pensieri ed istinti suicidi».

Oltre alle reazioni in sala da parte dei presenti, nelle ore successive anche il sindaco Michele de Pascale e l’assessora alle Pari opportunità Ouidad Bakkali su Facebook hanno scritto: «Apprendiamo delle vergognose e offensive parole pronunciate dal consigliere leghista Rolando, alla presenza del papà di Greta, giovane ragazza che insieme alla sua famiglia sta affrontando un lungo e difficile percorso di transizione. Ebbene il consigliere avrebbe paragonato la disforia di genere alla confusione tra persone ed animali o addirittura all’accoppiamento tra persone e animali. Questo linguaggio è violento e intollerabile, preludio di condotte discriminatorie che dobbiamo combattere. Chiediamo al consigliere Rolando di rivolgere doverose scuse per quanto detto, non solo a Greta e alla sua famiglia, ma per le centinaia di esperienze come le sue per le quali urge, non creare disinformazione e pregiudizio come da lui fatto ieri, ma adeguate norme e supporto».

«Non volevo offendere nessuno e mi spiace che una semplice domanda – ha poi dichiarato Rolando – sia stata fraintesa. Il tema trattato nella serata, ha fatto emergere vari interrogativi e ritenevo giusto, senza allusioni, chiedere delucidazioni in genere. La disforia di genere, che ha diversi risvolti, è un malessere grave». Parole che non sono bastate a sventare anche l’attacco diretto dei colleghi di partiti, in primis della capogruppo della Lega Samantha Gardin che firma insieme agli altri capigruppo Massimiliano Alberghini (Gruppo Alberghini), Alberto Ancarani (Forza Italia) e Alvaro Ancisi (Lista per Ravenna) la seguente nota: «I capigruppo delle seguenti liste di opposizione rappresentate nel consiglio comunale di Ravenna si dissociano dalle espressioni usate dal consigliere comunale Gianfilippo Rolando intervenendo al convegno».

Gianluca Pini, ex parlamentare del Carroccio, sulla sua pagina Facebook definisce Rolando addirittura un «pagliaccio», confermando così una frattura interna alla ex Lega Nord oggi Lega per Salvini Premier, sempre più evidente.

Ad andare in soccorso di Rolando ci ha pensato Roberto Ticchi della Pigna che ha parlato di «strumentalizzazioni» da parte di De Pascale difendendo il consigliere che la lista civica aveva peraltro appena sostenuto alle regionali.

Infine, abbiamo chiesto un commento anche a Mirko De Carli, dirigente ravennate per il Nord Italia per il Popolo della Famiglia: «Riguardo alla vicenda delle dichiarazioni del consigliere comunale Rolando della Lega esprimo profondo rammarico per la polemica scaturita: credo che il consigliere comunale abbia sbagliato i modi con cui esporre il suo intervento ma i quesiti posti sono presenti nelle coscienze di molti. Dovremmo smetterla di prodigarci a bollare le affermazioni non politicamente corrette come razziste o discriminatorie: in merito alla disforia di genere c’è il dilagare di una pericolosa e drammatica ideologia su cui in tanti, troppi, stanno speculando. Comprendere meglio questo significa discriminare? Non credo. Rispetto e vicinanza a tutti coloro che soffrono e vivono situazioni di disagio come quelle oggetto del convegno avvenuto al Galletti Abbiosi, ma non fermiamoci ai cliché del pensiero unico e cerchiamo di capire che certi disturbi vanno curati e non assecondati o ideologizzati».

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