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Bagnacavallo concede la cittadinanza onoraria alla senatrice Liliana Segre

Ordine del giorno approvato all’unanimità. La 90enne è sotto scorta e impossibilità a partecipare a cerimonie: il riconoscimento le sarà inviato con un omaggio del paese

Il Comune di Bagnacavallo ha concesso la cittadinanza onoraria alla senatrice a vita Liliana Segre, 90enne sopravvissuta all’Olocausto e attiva testimone della Shoah italiana. L’ordine del giorno è stato approvato all’unanimità nella seduta del consiglio comunale di martedì 3 marzo.

Il consiglio ha accolto l’invito del presidente della Repubblica Sergio Mattarella a «non abbassare mai la guardia» e «non sottovalutare i tentativi che negano o vogliono riscrivere la storia contro l’evidenza, allo scopo di alimentare egoismi, interessi personali, discriminazioni e odio».

Segre, con una mozione presentata nell’aula del Senato, aveva proposto di istituire una commissione straordinaria «per il contrasto dei fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo e istigazione all’odio e alla violenza» e anche per questo è stata oggetto, nell’ultimo periodo, di un numero sempre maggiore di minacce e offese, perpetrate perlopiù attraverso il web, tanto da indurre il prefetto di Milano ad assegnarle una scorta per tutelare la sua incolumità.

Conoscendo l’impossibilità, più volte espressa, della senatrice a partecipare a cerimonie ufficiali di consegna della cittadinanza onoraria e nell’eventualità quindi che non sia possibile prevedere tale cerimonia, l’atto di conferimento verrà trasmesso all’interessata insieme a un omaggio di Bagnacavallo.

Liliana Segre è nata a Milano in una famiglia italiana di origine ebraica il 10 settembre 1930, a soli 14 anni ha vissuto sulla propria pelle l’odio imperante nel proprio paese creatosi in seguito alla promulgazione delle Leggi Razziali, venendo arrestata, incarcerata e poi deportata nel campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau, dove rimase prigioniera fino alla liberazione dello stesso avvenuta nel maggio del 1945. È risultata una dei 25 bambini sopravvissuti alla terribile esperienza della deportazione sui 776 bambini italiani che vennero rinchiusi nei campi di concentramento.