La Madonna del Patrocinio di Dürer torna a Bagnacavallo, cinquant’anni dopo

Sarà esposta al museo civico fino a febbraio. Il sindaco: «Un orgoglio, dopo la ferita aperta della sua vendita»

Albrecht Dürer Madonna Del Patrocinio 1495 Ca Olio Su Tavola 47,8 X 36,5A distanza di cinquant’anni dalla sua partenza da Bagnacavallo, la Madonna del Patrocinio di Albrecht Dürer, capolavoro pittorico del grande maestro di Norimberga, tornerà nella città romagnola, nella stessa sede in cui si trovava custodita fino al 1969, ovvero l’ex monastero delle suore Clarisse Cappuccine di Bagnacavallo, oggi museo civico.

Presso il museo la tavola sarà esposta dal 14 dicembre al 2 febbraio 2020.

Ad annunciarlo è il sindaco Eleonora Proni, anticipando quello che sarà il momento culminante di un importante progetto culturale che il Museo Civico delle Cappuccine dedicherà nei prossimi mesi alla figura dell’artista tedesco, che comprende anche la grande mostra sulla sua attività grafica in arrivo per il 21 settembre: Albrecht Dürer. Il privilegio dell’inquietudine.

«Si tratta di un ritorno del tutto eccezionale – commenta il sindaco – in primo luogo perché la tavola di Dürer è un’opera di altissimo livello dal punto di vista artistico, ed è per noi un orgoglio poterla esporre per qualche tempo nel nostro museo. Ma la Madonna del Patrocinio oltre ad essere un indiscusso capolavoro pittorico ha rappresentato per più di un secolo un importante oggetto di devozione per la cittadinanza bagnacavallese, e la sua vendita nel 1969 al collezionista Luigi Magnani e la conseguente partenza da Bagnacavallo, quasi improvvisa, senza alcun momento di esposizione pubblica, lasciò in città una ferita aperta.»

«Oggi – conclude Eleonora Proni – grazie alla preziosa collaborazione della Fondazione Magnani Rocca di Mamiano di Traversetolo, luogo di conservazione della tavola, la Madonna di Dürer sarà finalmente esposta, per circa un mese e mezzo, nel nostro museo civico.»

L’evento espositivo, curato dal direttore del Museo Civico delle Cappuccine Diego Galizzi, sarà anche l’occasione per fare il punto sulle ricerche storico-artistiche intorno all’opera e per ricostruirne la particolare vicenda storico-conservativa.

«Oltre a riconsegnare temporaneamente la Madonna del Patrocinio alla città di Bagnacavallo – commenta Galizzi – abbiamo molto da raccontare su questa preziosissima tavola. Il suo ritrovamento nel 1961 nel monastero delle Cappuccine da parte di don Antonio Savioli fu qualcosa di davvero stupefacente: un vero e proprio capolavoro emergeva dopo secoli di oblìo all’interno di un monastero di clausura. Il grande critico Roberto Longhi, interpellato, non ci pensò due volte: era riapparso un dipinto fino ad allora sconosciuto, e la mano era quella di Albrecht Dürer. La notizia rimbalzò in tutto il mondo, al punto che, in pochi lo sanno, un piccolo emirato arabo le dedicò anche un francobollo.»

L’esposizione della Madonna del Patrocinio vedrà anche la pubblicazione di un approfondito catalogo scientifico, all’interno del quale diversi studiosi ne affronteranno gli aspetti storico-artistici e ne ricostruiranno, grazie a recenti ricerche d’archivio, l’intricata e interessantissima storia conservativa.

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