I consiglieri comunali della lista Insieme per Cambiare (Ixc) a Faenza, Paolo Cavina e Massimiliano Penazzi, annunciano che rinunceranno ai loro compensi del primo semestre 2020 e per creare un “fondo emergenza Coronavirus” e chiedo alla giunta, ai consiglieri regionali e all’unico senatore faentini di rinunciare per almeno tre mesi a una parte del loro stipendio «per dare il buon esempio di solidarietà» tenendo dei loro compensi la sola somma di 600 euro al mese mese e versare il restante nello stesso fondo. La proposta verrà formalizzata il 23 aprile in occasione del primo consiglio comunale in videoconferenza dall’inizio del lockdown.
La formazione politica che nei mesi scorsi si è sfilata dalla maggioranza che sostiene il sindaco Giovanni Malpezzi, attacca gli ex alleati: «Le pochissime decisioni prese fino ad ora non sono neppure lontanamente sufficienti a fare in modo che le micro, piccole e medie imprese, negozi, locali ed attività commerciali possano riprendere la loro attività in un minimo di normalità. Posticipare a giugno qualche piccola tassa lo consideriamo un provvedimento ridicolo e inaccettabile».
Ixc ha quattro proposte che promette di portare avanti con convinzione: «Azzerare le tasse comunali per le attività economiche almeno per i tre mesi nelle quali sono state costrette a rimanere chiuse; se le riaperture saranno parziali e con regole penalizzanti per il proprio business per i 6 mesi successivi alle date di ripartenza proporremo che tutte le tasse locali, affitti, suolo pubblico e tasse di pubblicità siano dimezzate; bar e ristoranti che hanno la possibilità di mettere dei tavoli all’esterno non paghino la tassa di occupazione del suolo pubblico; possibilità per i negozi di stare aperti fino alle 23 e sette giorni su sette».
La lista civica afferma che «occorre il coraggio di mettere mano al portafoglio, anche se il bilancio comunale non ne trarrà beneficio».
A distanza di poche ore dall’attacco firmato Ixc, a sostegno della giunta Malpezzi arrivano le parole del circolo Pd di Granarolo Faentino: «Essere sindaco di Faenza è un compito molto oneroso che moltiplica le responsabilità che naturalmente gravano su chi ha la responsabilità di governo, ma che in questo momento sono molto più pesanti. Tanti sono i giudizi che vengono formulati sulle scelte e decisioni prese, tanti sono quelli ingenerosi, astiosi, offensivi e volgari, come quelli recentemente apparsi sui social in occasione della distribuzione delle mascherine, sia nei confronti del sindaco, della maggioranza, ma anche nei confronti dell’istituzione».