La lettera dei senatori Pd: «Consentire gli spostamenti tra i comuni nei festivi»

Tra i firmatari anche il faentino Stefano Collina. Nelle nuove Faq i chiarimenti del Governo

Paganicollina

Da snistra: Collina, Barattoni (segretario pd) e Pagani

Anche il faentino Stefano Collina risulta tra i 25 firmatari della lettera in cui senatori del Pd chiedono di consentire lo spostamento tra Comuni nelle giornata del 25 e 26 dicembre e 1° gennaio, vietati invece dal nuovo Dpcm.

Alla missiva dei colleghi dem ha risposto il capogruppo Pd a Palazzo Madama Marcucci: «Mi rivolgo al Premier Conte: cambi le norme sbagliate inserite nel decreto sulla mobilità comunale del 25, 26 e 1° gennaio. Lo chiedono le Regioni e 25 miei colleghi senatori del Pd – ha affermato –. Non è una questione di poco conto, riguarda milioni di famiglie che abitano in zone limitrofe, divise soltanto dai confini del proprio Comune. Bisogna, a mio avviso, rendere possibile, nel rispetto delle norme, i ricongiungimenti familiari ed affettivi anche solo per poche ore. Servirebbe anche non discriminare tra attività economiche di città ed attività economiche di Paese».

«Riteniamo – si legge nella lettera firmata anche da Collina – che alcune misure come quella relativa al divieto di spostamento tra comuni nelle giornate del 25 e del 26 dicembre 2020 e del 1° gennaio 2021, debbano essere improntate non solo al necessario principio di precauzione ma anche ai principi di ragionevolezza e di equità. Ciò all’esclusivo fine della comprensione, condivisione e osservanza della norma da parte dei cittadini cui chiediamo sacrifici dal mese di marzo. Il profondo convincimento della necessità che le suddette misure – proseguono i senatori Pd- siano vissute e percepite dai cittadini non solo come necessarie, ma anche come giuste e ragionevoli, ci porta a chiederti di attivarti presso il Governo affinchè la possibilità che lo spostamento tra comuni nei ‘super festivi’ possa avvenire anche per consentire a persone che vivono in comuni medio-piccoli di ricongiungersi per poche ore con familiari che abitano in altri comuni».

«Ti sarà infatti evidente come questo problema non si pone, o si pone molto meno, per coloro che vivono nelle città o comuni più grandi dove, con ogni probabilità, sono presenti i familiari stretti con i quali quindi è possibile ritrovarsi per le festività natalizie. La norma in questione, così come formulata, rischia di essere inevitabilmente foriera di disparità di trattamento».

Il premier Giuseppe Conte avrebbe spiegato le ragioni della norma al centro delle contestazioni e annunciato le Faq (risposte a domande frequenti) che diranno in quali situazioni si potrà usare l’autocertificazione per uscire dal Comune nei giorni di Natale e spostarsi dalla Regione nel periodo che va dal 21 dicembre al 6 gennaio.

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