domenica
14 Settembre 2025
la polemica

Commemorazione di Ettore Muti, ancora “nostalgici” contro antifascisti

Il 22 agosto confermata la manifestazione degli Arditi d'Italia. «Ma va contro la Costituzione, intervengano le autorità»

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CERIMONIA ETTORE MUTI AL CIMITERO DI RAVENNA 2020
Una cerimonia per Ettore Muti di qualche anno fa

Torna come ogni anno la polemica legata alla commemorazione del gerarca fascista Ettore Muti, organizzata dall’Anai (Associazione Nazionale Arditi d’Italia) e che ogni anno vede “nostalgici” e antifascisti contrapposti nei pressi del cimitero di Ravenna, e non solo.

«Come ogni anno, anche domenica (22 agosto, ndr) saremo presenti per rendere omaggio all’eroe italiano Ettore Muti – interviene Desideria Raggi, coordinatore regionale del Movimento Nazionale – riteniamo importante continuare a tenere vivo il ricordo di chi ha contribuito a fare grande la propria Patria. Ettore Muti ha combattuto lealmente per la propria Patria, sacrificando la propria vita per essa e conquistando la propria popolarità non tanto come esponente del partito fascista ma per i successi ottenuti sui cieli di guerra»,

La Consulta provinciale antifascista cita invece la Costituzione e l’Apologia del fascismo. «Il gerarca fascista Ettore Muti, segretario del Partito Nazionale Fascista dal 1939 al 1940, già violento squadrista all’origine del fascismo e uomo di chiara rilevanza politica nel corso del ventennio – si legge in una nota della Consulta -, fu elevato dal regime a proprio campione bellico nelle guerre imperialiste di Etiopia, Spagna e nella II Guerra Mondiale che di patriottico non avevano alcunché. La commemorazione annuale del medesimo confligge fino a prova contraria con la norma costituzionale e la legge. Si richiede pertanto ed ancora una volta conseguente coerenza ex ante (diffida e divieto) oppure ex post ( procedimento giudiziario) da parte delle Autorità pubbliche preposte considerato anche che quattro esposti furono presentati negli anni passati da un significativo numero di cittadini ravennati e che il vigente regolamento comunale ora vieta celebrazioni del genere sul suolo pubblico».

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