Nelle scorse settimane abbiamo invitato i lettori del settimanale Ravenna&Dintorni a partecipare a un sondaggio online per capire le loro abitudini di lettura e le loro opinioni sul giornale. Chi partecipava aveva anche la possibilità di inviare alla redazione una domanda per i candidati a sindaco. Di seguito trovate le risposte a quelle domande.
E intanto il sondaggio prosegue: bastano 5 minuti, a questo link. Chi partecipa potrà rivolgere una domanda al vincitore della campagna elettorale.
Domanda 1: verra valorizzato anche il lato sinistro della Darsena di città?
Nessuno dei candidati si dichiara contrario. La maggior parte si limitano a rispondere sì. Qualcuno elabora il pensiero in modo più ampio. Donati: «Verranno progettate opere di arredo urbano e di sistemazione delle banchine con la collaborazione della capitaneria e di Ap». Ancisi è dubbioso sull’effettiva riqualificazione del lato destro. Rossini parla di miniere inesplorata: «Una riqualificazione che miri a mantenere le peculiarità sarebbe di notevole impulso all’economia locale». Ancarani punta prima a completare la sponda sud con coerenza. Ferri e Santini allineati: no a speculazioni edilizie in mano ai privati.
Domanda 2: avremo mai altri traghetti di linea oltre al Ravenna-Catania?
Tutti i candidati fanno presente che è una questione di mercato. «Non aiutato dalla politica», dice Ancisi. De Pascale fa sapere che si stanno allacciando relazioni e contatti contestualmente al progetto di potenziamento degli hub portuali. Ancarani ricorda le condizioni della banchina di accoglienza, giudicate un freno allo sviluppo. Per Ferri non è una priorità. Verlicchi è convinta che il Comune debba stringere i rapporti con altri soggetti.
Domanda 3: Cosa farà per i giovani? Progetti futuri, nuovi spazi di aggregazione ed incontro?
Panizza: «Nuovi parchi attrezzati. Centri diurni con attività sportive, ricreative e formative. Organizzazione di eventi sportivi e artistici».
Donati: «Ci piacerebbe individuare nuovi spazi di aggregazione, dando la possibilità di proporre e suggerire idee, destinazioni d’uso e possibilità di utilizzo di spazi che verranno attrezzati compatibilmente alle nuove e mutate esigenze. Vogliamo rendere dignità alla Consulta dei Giovani, intensificandone l’interscambio ed osmosi con l’intero consiglio comunale per ottenere reali risultati nei desiderata del mondo giovanile».
De Pascale: «Tutti i progetti che abbiamo candidato per essere finanziati tramite le risorse del Pnrr, guardano ai giovani perché rappresentano il futuro della nostra città. L’obiettivo è quello di creare nuovi posti di lavoro all’interno di tutte le filiere che caratterizzano il tessuto produttivo e professionale di Ravenna. Con l’accordo “Giovani, Competenze e Lavoro” sottoscritto con la Regione, la nostra città si impegna a sostenere i piani di politiche del lavoro per supportare l’inserimento lavorativo di ragazze e ragazzi, usciti dai percorsi di formazione ed istruzione».
Bongarzone: «Scuole aperte 24 ore al giorno da utilizzare per le attività curriculari ed extra curricolari. Aprire la città all’invasione dei giovani».
Ancisi: “Farò di tutto perché a Ravenna i giovani che lo meritano trovino il lavoro. Spazi di aggregazione ed incontro non mancano, purché siano aperti e fruibili dai giovani a prescindere da che parte stanno. Il problema c’è soprattutto per lo sport».
Rossini: «I nostri giovani sono stati i soggetti che hanno pagato il prezzo più alto in questo anno e mezzo. Quello che è mancato è l’azione dell’amministrazione comunale per far si che le strutture siano fruibili ai giovani e che non comportino un aggravio di spesa per le famiglie. Con investimenti pubblici volti a ripristinare il decoro e la funzionalità dei posti di aggregazioni si possono rendere fruibili per i giovani».
Ancarani: «Credo che la Darsena, per merito delle funzioni di “riuso”, possa diventarne il fulcro, tuttavia anche nel forese sarà indispensabile lavorare in questo senso, creando terreno fertile per l’installazione, ove possibile, ed il più possibile, di strutture al coperto per la pratica di sport ed aggregazione».
Ferri: «Ravenna è una città universitaria, vanno aumentate le opportunità di socializzazione dei giovani con più locali, musica dal vivo, spazi per incontri e dibattiti, spazi per associazioni culturali. Un modalità che utilizzeremo sarà la concessione ai giovani all’utilizzo di alcuni locali/spazi, che rimarranno di proprietà pubblica. Senza bisogno di acquistare il locale o pagare un affitto esorbitante, ma con l’obbligo di mantenerlo in ottimo stato durante il periodo di concessione».
Verlicchi: «Vanno realizzati e incentivati i punti di aggregazione per i giovani creando spazi dedicati. Sostegno alle società sportive per attività in favore dei giovani e degli anziani».
Bertolino: «Incremento di spazi all’aperto attrezzati per attività sportive, sfruttamento degli edifici comunali in disuso nel centro storico per creare punti di aggregazione per gli studenti universitari».
Santini: «Basta fondi pubblici per grandi eventi come Ravenna Festival, lo paghino gli sponsor privati. Investire, su tutto il territorio, in spazi di aggregazione culturali e ricreativi partendo dal basso».
Domanda 4: Perché aprono ancora nuovi supermercati/centri commerciali? Si smetterà di concedere terreni in cambio di una rotonda o uno svincolo in più?
Panizza: «Mi sono sempre opposto, basta centri commerciali e consumo di suolo».
Donati: «Escluso tutto quello che le precedenti amministrazioni hanno già concesso/promesso, per noi il consumo di suolo sarà a scartamento zero. Pensiamo che sia necessario invece un piano di rilancio per la ristrutturazione dell’esistente».
De Pascale non risponde.
Bongarzone: «Non lo chiedete a me, la mia posizione sul consumo di suolo è nota: Basta!».
Ancisi: «Sono colui che ha più combattuto questo fenomeno/piaga, troppo a lungo solitariamente e ora invece ne parlano tutti».
Rossini: «Aprono nuovi supermercati/centri commerciali, così come sorgono nuovi interventi abitativi, nonostante Ravenna non necessiti di nessuna di queste cose perché con le urbanizzazioni si rimpinguano le casse comunali, oltre che con le addizionali Irpef».
Ancarani: «A mio avviso doveva già esserci stata una moratoria. Paghiamo errori del passato che chi è arrivato dopo non ha avuto la volontà né la forza di evitare».
Ferri: «Durante la nostra giunta ci sarà un stop totale ad ogni concessione per centri commerciali o supermercati in tutto il comune. Spazio al piccolo commercio di prossimità, nel forese,nel centro storico e nei quartieri periferici».
Verlicchi: «Per quanto ci riguarda i supermercati sono anche troppi. Occorre valorizzare e sostenere i piccoli esercizi».
Bertolino: «Siamo contro l’apertura indiscriminata di supermercati e di consumo di suolo pubblico, specialmente aree verdi».
Santini: «Basta nuovi centri commerciali. Basta consumo sfrenato del territorio sia per viabilità che per il residenziale».
Domanda 5: Perché i cani – per regolamento comunale – non possono andare nella spiaggia per umani, anche solo un’ora al giorno? Toglierebbe questo divieto?
Panizza: «Il Comune decide solo per le spiagge libere, vanno aumentati i tratti accessibili».
Donati: «Esistono già spiagge accessibili ai cani, è ipotizzabile un aumento di spazi dedicati a tali esigenze, compatibilmente con le segnalazioni che arriveranno dal mondo imprenditoriale che meglio rappresenta le istanze e le esigenze per migliorare i servizi di spiaggia nel nostro territorio».
De Pascale: «L’ordinanza regionale vieta l’accesso alla spiaggia di animali nel periodo definito per la stagione balneare estiva, se non nelle aree e con le modalità esplicitamente espresse con l’ordinanza comunale. Ravenna è la città sulla costa che ha il maggior numero di spiagge libere pet friendly. Per la prossima stagione possiamo valutare di prevedere in alcuni orari della giornata, in deroga all’ordinanza regionale, la possibilità della passeggiata con il cane in battigia».
Bongarzone: «Non ha alcun senso un divieto del genere se, ovviamente, l’obbiettivo è la serena convivenza e il rispetto della Libertà di tutte le persone».
Ancisi: «Noi sosteniamo, nel nostro programma dedicato al litorale, che in ogni località marina dev’esserci una parte di spiaggia in cui convivano ordinatamente, ad ingresso libero e in sicurezza, gli umani e i migliori amici degli umani».
Rossini: «Il problema non sono gli animali. Il problema sono sovente i proprietari. Se questi seguissero le più elementari norme della convivenza civile, non ci sarebbe alcun problema per togliere tale divieto, rendendo fruibile la spiaggia agli animali almeno in determinate fasce orarie. Avendo un cane in famiglia sarei il primo ad esserne lieto».
Ancarani: «Non toglierei il divieto generale ma sicuramente ritengo vada ampliato il numero di spiagge in cui si può essere accompagnati dal proprio amico a 4 zampe».
Ferri: «Pensiamo che i padroni di cani debbano avere il diritto di portare i propri animali domestici nelle spiagge libere senza alcun divieto, ma con il dovere tassativo di lasciare pulito il suolo pubblico, in città come in spiaggia».
Verlicchi: «Vanno dedicate più spiagge per i cani magari creando spazi appositi all’interno delle stesse».
Bertolino: «Lo concederei regolamentando la presenza in modo da garantire la felice convivenza tra tutti».
Santini: «Ho un amico peloso di 10 anni. Sì, regolamentando seriamente, devono esserci spazi anche per loro in spiaggia e in tutti i luoghi e con più aree di sgambamento».