Il trionfo del centrosinistra: sorpresa lista De Pascale. Il Pri scivola al 4° posto

Il Pd primo partito, ma perde oltre 6mila voti rispetto alle Regionali. Il Movimento 5 Stelle in tre anni passa da 26mila a 2mila preferenze

Coalizione CentrosinistraNonostante l’affluenza molto bassa, complessivamente il sindaco Michele de Pascale ha ottenuto circa 5mila voti in più rispetto a cinque anni fa (39mila contro 34mila), quando al primo turno si dovette accontentare del 46,5 percento delle preferenze, per poi vincere al ballottaggio due settimane dopo con lo stesso numero di voti in valore assoluto.

Un risultato frutto di un’ottima performance della coalizione di centrosinistra, che fa anche meglio di del suo candidato (la somma delle preferenze ottenute dalle liste è 60,3 percento, contro il 59,5 con cui si è confermato sindaco De Pascale), trainata dal Partito democratico, primo partito con il 36,3 percento (e i “soliti” 15 seggi a Palazzo Merlato), contro il 35 di cinque anni fa, quando però in termini assoluti ottenne circa 3mila voti in più. E il Pd ne perde oltre 6mila rispetto alle Regionali di inizio 2020, quando da queste parti superò il 37 percento.

Sorprendente e decisiva poi la performance della lista civica De Pascale Sindaco che con il 5,9 percento e quasi 3.700 voti (che valgono 2 seggi in consiglio comunale) fa molto meglio, per esempio, di quella per Bonaccini delle Regionali (circa 2.800 i voti nel comune di Ravenna). Così come migliora il proprio risultato il partito più a sinistra della coalizione, Ravenna Coraggiosa: la lista di Elly Schlein dell’Emilia-Romagna qui ottenne il 3,3 percento con circa 2.500 voti; oggi invece l’emanazione ravennate chiude con il 5,4 percento e circa 800 voti in più (che valgono anche in questo caso 2 seggi), davanti anche al Pri (altri 2 seggi), con i repubblicani che si confermano fondamentali per la coalizione con il 5,2 percento (e pure con qualche voto in più in termini assoluti rispetto a cinque anni fa) ma non più la seconda forza. Per la prima volta il vicesindaco non sarà dell’Edera?

A entrare in consiglio comunale (con un seggio), per la prima volta nella coalizione di centrosinistra, anche il Movimento 5 Stelle, che però si deve accontentare del 3,9 percento e di 2.443 voti, un tracollo ovviamente se confrontati con le Politiche di soli tre anni fa, quando scrisse la storia diventando il primo partito nel comune di Ravenna con quasi 26mila preferenze.

A restare fuori dal consiglio comunale sono invece come prevedibile i giovani outsider di Voci Protagoniste (387 voti pari allo 0,6 percento) e la lista del grillino scaricato dal Movimento, Ambiente e Territorio di Marco Maiolini (667 voti, pari a poco più dell’1 percento), ma c’è da registrare anche un’esclusione eccellente (stando al momento alle proiezioni sui seggi della prefettura), quella renziana dell’assessore uscente Roberto Fagnani, Ravenna in Campo, ferma all’1,96 percento (1.226 voti in tutto).

 

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