Controlli quarantene con la geolocalizzazione, interviene il Garante per la privacy

L’Autorità ha inviato al Comune di Ravenna una richiesta di informazioni

In seguito alla segnalazione della lista La Pigna – che aveva sollevato il caso nei giorni scorsi – il Garante per la privacy ha aperto un’istruttoria e ha inviato al Comune di Ravenna una richiesta di informazioni sulla geolocalizzazione utilizzata dalla polizia locale per verificare il rispetto della misura dell’isolamento per Covid.

«Il Comune – si legge in una nota del Garante – dovrà far pervenire all’Autorità ogni elemento utile alla valutazione del trattamento di dati personali effettuato, con particolare riferimento alle modalità del trattamento, descrivendo gli strumenti del sistema realizzato, incluse specifiche app per dispositivi mobili utilizzate; le finalità perseguite mediante la geolocalizzazione ed i periodi di tempo e le modalità di conservazione dei dati raccolti, nonché il rispetto dei principi di proporzionalità e minimizzazione del trattamento».

«L’ente locale – si legge ancora nella nota – dovrà inoltre indicare le misure tecniche ed organizzative adottate per garantire un livello di sicurezza adeguato dei dati trattati e gli eventuali soggetti terzi destinatari dei dati acquisiti attraverso le funzioni di geolocalizzazione».

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