giovedì
21 Agosto 2025
la polemica

Pd e alleati all’opposizione che ha abbandonato l’aula: «Atto miope e irrispettoso»

I capigruppo di maggioranza: «Clamoroso errore nell'interpretazione del regolamento»

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 ANG0127I capigruppo di maggioranza del consiglio comunale di Ravenna intervengono in merito all’uscita dell’opposizione dall’aula al momento del voto per il bilancio previsionale 2022–2024.

E in una nota – firmata da Massimo Cameliani del Pd, Daniele Perini di Lista de Pascale sindaco, Chiara Francesconi del Pri, Francesca Impellizzeri di Ravenna Coraggiosa, Giancarlo Schiano del Movimento 5 stelle – stigmatizzano il gesto dei gruppi di minoranza.

«Quello dell’opposizione – dichiarano i consiglieri – è stato un blitz che rivela un comportamento irresponsabile e pretestuoso. Il consigliere Baldrati (la protesta è nata per un suo presunto conflitto d’interessi, essendo presidente della cooperativa La Pieve e nel consorzio Il Solco, soggetti sovvenzionati dal Comune, ndr) è in consiglio da dodici anni e mai era stato sollevato il problema che di fatto non esiste. Infatti secondo il Tuel l’obbligo di astensione da parte di un consigliere non si può e non si deve applicare a provvedimenti normativi di carattere generale. È palese che non c’è nessuna correlazione diretta fra il contenuto del bilancio comunale che è per eccellenza il provvedimento più generale e gli interessi specifici del singolo.  Abbandonare l’aula, senza partecipare al voto su un documento così importante come il bilancio di previsione in un momento di grande crisi come quello che stiamo vivendo è un atto miope che rivela la mancanza di contenuti e di visione dei partiti di opposizione. Il dibattito democratico e anche lo scontro politico vanno praticati nel contesto dell’aula del Consiglio invece che attraverso dimostrazioni eclatanti e sconsiderate. Oltre a un clamoroso errore nell’interpretazione del regolamento, siamo di fronte all’ennesimo atteggiamento irrispettoso che non è degno di una città da sempre abituata ad una cultura politica e amministrativa alta e responsabile».

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