Edifici progettati nel 2004, cantiere avviato nel 2015 e completato nel triplo del tempo previsto. La contabilità è stata chiusa: costo totale 32 milioni contro i 18 previsti
«Due lotti della stessa fornitura di arredamento – scrive Ancisi –, disponibili a miglior prezzo in una convenzione attiva presso la centrale pubblica di acquisto dell’Emilia-Romagna, non sono stati utilizzati perché “comprendono articoli non rispondenti alle necessità dell’architettura dei locali da attrezzare e per i quali sono richieste anche realizzazioni su misura”».
Nell’edificio del Comune si sono appena trasferiti i dipendenti delle attività produttive, dell’edilizia privata e dell’urbanistica, in attesa di quelli dell’Anagrafe, che, essendo utili per le elezioni, traslocheranno più avanti. Nell’altro edificio, non ancora terminato, di proprietà di Arpae (Agenzia Regionale per la Prevenzione, l’Ambiente e l’Energia dell´Emilia-Romagna), l’operazione dovrebbe concludersi entro ottobre-novembre. La contabilità è stata comunque chiusa in questo mese di agosto con la determinazione n. 1881 del dirigente del servizio edilizia pubblica comunale.
C’è poi il capitolo delle manutenzioni e dei consumi dei due edifici, rivestiti interamente di vetro e liste di faggio: «Non potranno essere improntati facilmente ai doverosi risparmi».
«L’impresa Passarelli ha avuto il suo da fare nel condurre a termine i lavori, affidatile il 15 gennaio 2014, senza subire contestazioni. Può dunque passare all’incasso, secondo quanto stabilito del bando di gara, che avviene parzialmente ottenendo in permuta degli immobili di proprietà pubblica: un edificio in via Sant’Agata; un’area a destinazione residenziale di 2.141 metri quadrati in via Fontana, in angolo con via Venosta, un’area di 2.580 metri quadrati, edificabile per 2.380, in via Severini, tra via Cilla e via Bovini nel corso Nord, con allungamento della pista ciclopedonale esistente; un’area di Ravenna Holding (società posseduta dal Comune di Ravenna per il 77,8%), da cui dovranno essere dismessi un impianto di sollevamento e una centralina Enel. I relativi Piani Urbanistici Attuativi (PUA) dovranno essere presentati in fretta per godere degli strumenti regolatori rimasti in vita, con proroga di sei mesi fino a tutto gennaio 2023, rispetto all’incombente nuovo Piano Urbanistico Generale (PUG) dettato dalla Regione».