X

Nuovi uffici comunali, Ancisi (Lpr): «450mila euro per gli arredi fatti su misura»

Edifici progettati nel 2004, cantiere avviato nel 2015 e completato nel triplo del tempo previsto. La contabilità è stata chiusa: costo totale 32 milioni contro i 18 previsti

L’arredamento per i nuovi uffici del Comune di Ravenna in viale Berlinguer, completati di recente impiegando il triplo del tempo previsto, è costato 450mila euro e il consigliere comunale Alvaro Ancisi (Lpr) sottolinea come siano state necessarie anche realizzazioni su misura: «Design, materiali e finiture si possono dunque dire “firmati”, come oggetti da boutique, per via di un progetto architettonico dell’opera risalente a quasi vent’anni addietro». È solo uno degli aspetti controversi che concorrono alla quantificazione totale della spesa per gli edifici accanto alla questura dove si traferirà anche Arpae: 32,4 milioni di euro contro i 18,5 fissati inizialmente al momento della progettazione risalente al 2004.

«Due lotti della stessa fornitura di arredamento – scrive Ancisi –, disponibili a miglior prezzo in una convenzione attiva presso la centrale pubblica di acquisto dell’Emilia-Romagna, non sono stati utilizzati perché “comprendono articoli non rispondenti alle necessità dell’architettura dei locali da attrezzare e per i quali sono richieste anche realizzazioni su misura”».

Nell’edificio del Comune si sono appena trasferiti i dipendenti delle attività produttive, dell’edilizia privata e dell’urbanistica, in attesa di quelli dell’Anagrafe, che, essendo utili per le elezioni, traslocheranno più avanti. Nell’altro edificio, non ancora terminato, di proprietà di Arpae (Agenzia Regionale per la Prevenzione, l’Ambiente e l’Energia dell´Emilia-Romagna), l’operazione dovrebbe concludersi entro ottobre-novembre. La contabilità è stata comunque chiusa in questo mese di agosto con la determinazione n. 1881 del dirigente del servizio edilizia pubblica comunale.

I lavori presero il via solo il 4 maggio 2015 per finire entro 900 giorni. Ce ne sono voluti il triplo, in tutto 7/8 anni. Il costo dell’appalto è cresciuto, attraverso sei varianti. Dopo la variante n. 4 del progetto, datata 3 ottobre 2018, la spesa del Comune era di 9,402 milioni e quella di Arpae di 14,445. Le cifre finali sono salite a 12,742 per l’ente locale e a 19,689 per l’agenzia regionale. «I metri quadrati dell’intera superficie edificata sono 10.900. Dimodoché, il costo per metro quadrato si avvicina a 3.000 euro, importo di molto superiore a quello di mercato».

C’è poi il capitolo delle manutenzioni e dei consumi dei due edifici, rivestiti interamente di vetro e liste di faggio: «Non potranno essere improntati facilmente ai doverosi risparmi».

«L’impresa Passarelli ha avuto il suo da fare nel condurre a termine i lavori, affidatile il 15 gennaio 2014, senza subire contestazioni. Può dunque passare all’incasso, secondo quanto stabilito del bando di gara, che avviene parzialmente ottenendo in permuta degli immobili di proprietà pubblica: un edificio in via Sant’Agata; un’area a destinazione residenziale di 2.141 metri quadrati in via Fontana, in angolo con via Venosta, un’area di 2.580 metri quadrati, edificabile per 2.380, in via Severini, tra via Cilla e via Bovini nel corso Nord, con allungamento della pista ciclopedonale esistente; un’area di Ravenna Holding (società posseduta dal Comune di Ravenna per il 77,8%), da cui dovranno essere dismessi un impianto di sollevamento e una centralina Enel. I relativi Piani Urbanistici Attuativi (PUA) dovranno essere presentati in fretta per godere degli strumenti regolatori rimasti in vita, con proroga di sei mesi fino a tutto gennaio 2023, rispetto all’incombente nuovo Piano Urbanistico Generale (PUG) dettato dalla Regione».