La denuncia della lista La Pigna, che invita l’Amministrazione a eseguire i lavori di ripristino
«Un’installazione seriale – si legge in una nota – che non trova eguali nei quasi 8.000 comuni italiani».
Una prassi, secondo la Pigna, «adottata con il chiaro intento di sgravare l’Amministrazione dalla responsabilità in caso di incidenti e dal dovere di ripristinare marciapiedi e piste ciclabili danneggiate».
Il primo cartello sarebbe stato posizionato nel febbraio del 2015 in via Giovanni Cavalcoli a Ravenna e ad oggi ci sono strade che si contenderebbero il primato del numero di cartelli posizionati, a Lido di Classe, Lido di Savio e Marina Romea.
«Questa tipologia di cartello – secondo La PIgna – è utilizzabile a norma dell’articolo 78 del regolamento del Codice della Strada, solo come segnale temporaneo di pericolo dovuto alla presenza di cantieri stradali o comunque di lavori sulla strada. Non è certo il caso dell’utilizzo che ne sta facendo il Comune di Ravenna».
«È ora di porre fine al posizionamento seriale dei cartelli per iniziare immediatamente i lavori di ripristino di strade e marciapiedi fortemente degradati», termina la nota della Pigna, che annuncia di aver depositato una mozione in consiglio comunale con la proposta di elaborare un piano pluriennale volto a ripristinare le condizioni di normalità.