Nel comune di Ravenna Fratelli d’Italia passa dal 3 al 24 percento in quattro anni

Dietro al boom del partito della Meloni anche il crollo della Lega. Il primo partito resta il Pd, attorno al 30 percento

1A causa della ridefinizione dei collegi elettorali, è complicato fare paragoni del voto in provincia rispetto alle ultime politiche del 2018. Prendiamo quindi in esame il voto per la Camera esclusivamente nel comune capoluogo, quello di Ravenna, dove il Partito democratico si conferma il primo partito, seppur in calo.

A Ravenna il Pd ha infatti ottenuto il 29,7 percento delle preferenze, grazie a 23.588 voti, un migliaio in meno del 2018, quando però Liberi e Uguali ne prese altri 4mila (in questa tornata elettorale i bersaniani erano invece confluiti di nuovo all’interno dello stesso Pd).

Il Movimento 5 Stelle, che nel 2018 riuscì nella storica impresa di superare il Pd diventando il primo partito del comune, dopo vari terremoti interni, è risalito al 10,6 percento, riuscendo però a conquistare solo un terzo dei 25mila e rotti voti di quattro anni fa.

Il secondo partito, a Ravenna, è ora Fratelli d’Italia, il grande vincitore incontrastato di queste elezioni a livello nazionale e anche locale. Quattro anni (e mezzo) fa il partito della Meloni a Ravenna era al 3 percento con meno di 2.700 voti; oggi festeggia un incredibile 23,8 percento, grazie a quasi 19mila preferenze.

A farne le spese anche (e forse soprattutto) gli alleati della Lega, passati dal 17,4 percento e dai 15mila voti del 2018 a un desolante 6,9 percento con poco più di un terzo delle preferenze. Dimezzata, rispetto alle precedenti Politiche, anche Forza Italia, che però rispetto alle più recenti performance elettorali può essere decisamente soddisfatta dei 4.348 voti presi, pari al 5,5 percento.

Tornando alla coalizione di centrosinistra, dietro al Pd, l’alleanza Verdi-Sinistra si deve accontentare del 3,7 percento a fronte di quasi 3mila voti (difficile in questo caso fare paragoni con il 2018, quando i Verdi si presentarono con il simbolo “Insieme” che rimase sotto l’1 percento), mentre +Europa da queste parti fa meglio rispetto alla media nazionale (dove non raggiunge la soglia del 3) con il 3,4 percento (cinque anni fa si fermò al 2,8, con 2.530 preferenze, duecento in meno di quelle ottenute ieri).

A chiudere la coalizione di centrosinistra, Impegno Civico di Di Maio con 285 voti, meglio solo di Sud Chiama Nord e della lista di Mastella, tra tutte le 17 presenti sulla scheda degli elettori del comune di Ravenna.

Il Terzo Polo nel comune capoluogo ha chiuso all’8,6 percento, quasi 1 punto in più rispetto alla media nazionale, ma mancano termini di paragone con le ultime Politiche, mentre è un flop anche a Ravenna la nuova lista di sinistra trainata da Potere al Popolo – che nel 2018 prese 850 voti, praticamente gli stessi che oggi porta a casa l’Unione Popolare di De Magistris, che si piazza abbondantemente dietro a Italexit ma anche alle spalle di Vita e Italia Sovrana e Popolare.

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