Critiche sull’urgenza del provvedimento. «Negativo l’impatto psicologico su chi si era vaccinato»
«Certamente – continua il comunicato – l’impatto lavorativo sulla Sanità pubblica, contrariamente a quanto affermato, è trascurabile (4.000 medici sui circa 370.000 iscritti agli Ordini attualmente in attività), mentre è estremamente negativo l’impatto psicologico sulla larghissima maggioranza di medici che hanno fatto con sacrificio sempre il loro dovere e si sono vaccinati per garantire la salute propria e dei pazienti a loro affidati e per garantire la continuità del servizio».
L’ordine invita anche a non dimenticare «la gravissima crisi sanitaria che abbiamo attraversato e che, a tutt’oggi, nel nostro Paese ha causato 179.000 vittime» e inoltre «che precisi studi scientifici hanno dimostrato che con le prime varianti Alfa (inizio 2021) e Delta (fine 2021) il rischio di contagio per i non vaccinati era di 4/5 volte maggiore rispetto ai vaccinati».
«Circa poi l’obbligo dell’utilizzo di mascherine nelle strutture sanitarie – termina la nota – anche se il Ministro ha sostenuto di non avere mai ipotizzato personalmente di sospenderlo, la prima intenzione del Governo era di una cessazione generalizzata dell’obbligo anche nelle strutture sanitarie; è stato prima il richiamo del Presidente Mattarella e di alcuni Governatori e poi le prese di posizione del mondo medico che hanno ottenuto di mantenere un obbligo che andrebbe reso permanente».