Piano urbanistico, a Ravenna il Comune prende altro tempo

Il percorso per definire il documento parte nel 2019 con l’incarico da 400mila euro affidato a consulenti esterni. L’assessora Del Conte prevede l’adozione entro il 2023. I punti preliminari del Pug

Case Urbanistica

Il disegno del futuro urbanistico della città di Ravenna, con un orizzonte che si spinge fino a 15-20 anni da oggi, è nelle mani di una trentina di persone. Sono geometri, ingegneri e architetti (dipendenti diretti del Comune o consulenti esterni) che stanno lavorando alla stesura del Piano urbanistico generale (Pug). È uno strumento di dimensione comunale (o di unioni di Comuni) che non esisteva fino alla legge regionale 24 del 2017 che ha rivoluzionato la pianificazione territoriale in Emilia-Romagna. Diventerà la cornice cui dovranno adeguarsi tutti gli interventi: dalle strade alla mobilità, dalle scuole alla bonifica, dagli insediamenti residenziali agli spazi commerciali. Ma ci vorrà ancora del tempo prima che Ravenna abbia il suo Pug. Non avverrà prima della fine dell’anno.

SEI MESI SCADUTI
È appena scaduto il termine di sei mesi che il Comune si era preso per esaminare le 442 osservazioni arrivate da altri enti e privati, dopo la pubblicazione della prima bozza un anno fa, ma il tempo non è bastato ai trenta tecnici. E tra gli addetti ai lavori si fa largo qualche preoccupazione, alimentata da un dato di fatto e da una sensazione. Il primo: nei lavori pubblici, settore strettamente legato all’urbanistica, dal giorno del suo insediamento nel 2016 in poi il sindaco ha passato più tempo a spiegare ritardi e intoppi anziché tagliare nastri. La seconda: non sarà che al Comune sono riusciti a complicare il Pug che la Regione immaginava invece come qualcosa di più leggero?

CONSULENZA ESTERNA DA 400MILA EURO
L’elaborazione del Pug ravennate è cominciata nel 2019. Il 5 febbraio è stato assegnato al raggruppamento temporaneo di imprese guidato da Mate Engineering di Bologna il bando per la redazione del Piano urbanistico generale e del Regolamento edilizio. Alla gara sono arrivate cinque offerte. Il servizio è stato affidato con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa individuata sulla base del miglior rapporto qualità/prezzo, a partire da una base d’asta di poco superiore ai 406mila euro, da assoggettare a ribasso. Al professor Carlo Gasparrini dell’Università Federico II di Napoli è stato affidato il coordinamento tecnico scientifico (qui un testo elaborato da Gasparrini per illustrare i 5 punti fondamentali del Pug). Per qualcuno, già qui starebbe un primo motivo di critica: perché prendere una consulenza esterna se la Regione lasciava intendere che potevano occuparsene gli uffici interni? La risposta stava in un comunicato di Palazzo Merlato di quattro anni fa: «Tra gli elementi che hanno fatto propendere l’amministrazione per la scelta di affidarsi a un gruppo di lavoro esterno ci sono – oltre appunto al fatto che si tratta di un processo di pianificazione generale di natura innovativa – l’ampiezza e la complessità del territorio comunale ravennate e le ristrettezze dei tempi imposti dalla legge urbanistica regionale: formazione del Piano entro la fine del 2020».

PARTECIPAZIONE
In parallelo alla redazione del Pug si è svolto un percorso di partecipazione aperto alla comunità, con l’obiettivo di coinvolgerla appieno nell’elaborazione del principale atto di pianificazione del Comune. Attraverso l’organizzazione di eventi e la facilitazione di mediatori esperti, è stato promosso un confronto fra la cittadinanza, gli amministratori, i tecnici comunali e i progettisti del piano.

Urbanistica Costruzioni120 GIORNI PER LE OSSERVAZIONI
A gennaio 2022 è arrivata quella che in gergo si chiama assunzione del Pug. In parole povere l’ok della giunta comunale a una prima versione. E si è aperta la finestra di tempo di 60 giorni per la presentazione di osservazioni da parte dei portatori di interesse. La complessità della bozza proposta ha messo in crisi molti addetti ai lavori al punto tale che il Comune ha accettato di concedere altri 60 giorni e si è arrivati al 7 giugno.

442 RILIEVI PERVENUTI
All’inizio di agosto 2022 la giunta ha deliberato di prendersi sei mesi per poter trattare le 442 osservazioni pervenute (da singoli cittadini, professionisti, ordini professionali, associazioni rappresentative di svariate categorie economiche e portatori istituzionali di interesse) e mettere a punto la proposta di piano da adottare. La legge regionale 24/2017 non fissa una scadenza per arrivare all’entratain vigore del Pug. Nel frattempo resta valida l’applicazione dell’attuale disciplina urbanistica impostata nel 2003. Che è il riferimento usato per spiegare da più parti le recenti urbanizzazioni.

UN’ALTRA FINESTRA PER LE OSSERVAZIONI
I sei mesi sono appena scaduti. «Non abbiamo ancora concluso l’esame delle osservazioni che erano tante, come è giusto che sia per uno strumento così importante – spiega l’assessora competente Federica Del Conte –. A breve potrebbe esserci una nuova delibera di giunta con una proroga dei tempi per completare il lavoro sulle osservazioni». Da Del Conte si apprende anche l’intenzione del Comune di aprire poi una ulteriore finestra di tempo per nuove osservazioni: «Il Pug verrà ripubblicato dando evidenza delle osservazioni accolte che hanno portato a modifiche e, per mantenere la partecipazione come principio fondamentale del lavoro, daremo un nuovo termine di tempo per presentare osservazioni sulle parti modificate. Vogliamo arrivare alla discussione in consiglio comunale con uno strumento che raccolga le indicazioni più ampie possibili dalla cittadinanza».

IL SOCCORSO CERVESE
L’assessora conta di arrivare alla definitiva adozione del documento con il voto del consiglio comunale per la fine del 2023. Se così sarà, saranno passati cinque anni dal primo Pug entrato in vigore in tutta la regione, cioè quello dei vicini di casa di Cervia (con un territorio comunale di 82 kmq e 30mila abitanti, cioè rispettivamente un ottavo e un quinto del capoluogo). E guarda caso il dirigente del Comune di Cervia che ha seguito quella partita è stato chiamato al Comune di Ravenna lo scorso autunno dal sindaco Michele de Pascale con un incarico fiduciario legato alla durata del suo mandato. Il servizio di progettazione e gestione urbanistica – che prima era in mano a Valentino Natali – è stato assegnato all’ingegnere Daniele Capitani che ora si divide fra Cervia e Ravenna. La mossa sa tanto di bocciatura per Natali, una delle voci che hanno avuto peso nella scelta di ingaggiare un team di consulente esterni. L’assessora Del Conte assicura che non è così: «È stata una decisione del sindaco ma è solo un rafforzamento della struttura. Il capo area precedente aveva raccolto diverse responsabilità per via di vari pensionamenti, ora i carichi sono distribuiti meglio». Ma forse, più che nel politichese della Del Conte, la verità sta nella battuta calcistica del collega nella giunta cervese: «Nel calciomercato si vanno ad acquistare i migliori – dice Enrico Mazzolani che ha la delega all’Urbanistica –. Capitani era in una buona squadra di serie A e ora è stato cercato da una squadra che vuole arrivare in Champions. Da Cervia colonizziamo un altro po’ di Ravenna».

Urbanistica ProgettiBozza Pug: zero consumo di suolo e attenzione al verde

Gli aspetti più rilevanti, caratterizzanti e innovativi del nuovo Piano urbanistico generale (Pug) del Comune di Ravenna sono stati descritti in cinque punti dal coordinatore tecnico-scientifico del raggruppamento che ha redatto e firmato il documento, l’architetto Carlo Gasparrini, professore all’Univesità Federico II di Napoli. Di seguito ne proponiamo una sintesi (la bozza integrale del piano è scaricabile in pdf dal sito del Comune di Ravenna).

1. Il Pug di Ravenna propone uno strumento compatto e non più tripartito come quello vigente che il Comune si appresta a sostituire (Psc, Rue e Poc), un piano unico quindi, a validità indeterminata, che attiverà progressivamente interventi ad attuazione diretta (Permessi di Costruire, convenzionati e non) e indiretta (Accordi Operativi e Piani Attuativi di Iniziativa Pubblica) garantendo una maggiore flessibilità e semplificazione soprattutto per i secondi attraverso un coinvolgimento attivo dei promotori privati. […] L’intenzione del Pug è di limitare il ricorso alle varianti dello strumento al fine di semplificare il processo gestionale, laddove le modifiche da apportare agli elaborati di piano non determinino nocumento all’interesse pubblico o di terzi, incremento di diritti edificatori, riduzione dello spazio pubblico e delle dotazioni territoriali e urbanistiche esistenti, incrementi dei carichi urbanistici, riduzioni immotivate delle attribuzioni di valore storico-architettonico e ambientale, aggravamento delle condizioni di rischio, riduzione delle prestazioni richieste per interventi di riuso e rigenerazione urbana.

2. Il Pug sarà soprattutto ancorato a 5 grandi obiettivi: la resilienza e l’adattamento ai rischi, a partire da quelli prodotti dal climate change; la sostenibilità dell’agricoltura, dell’agro-biodiversità e del settore agro-forestale anche in aree urbane e periurbane; la centralità del ferro per persone e merci e della mobilità ciclopedonale; la multifunzionalità dei settori economici e produttivi connotanti Ravenna, da quello portuale e logistico alla cultura e al turismo; la rigenerazione urbana ed ecologico-ambientale della città esistente e dei numerosi centri agricoli e costieri, per non consumare più suolo. […] Quattro progetti-guida centrati su alcuni segni e luoghi strutturanti di valore strategico: Canale Candiano, Litorale, Grande Corona verde e Metro-ferrovia. […] Il Pug è già sintonizzato, a livello europeo, con il Green New Deal (Piano per l’ambiente) e il Next Generation Eu e, a livello nazionale, con il Pnrr.

3. La questione ambientale e la transizione ecologica costituiscono un asse portante del Pug che attraversa tutti gli Obiettivi Strategici, conforma e indirizza gli interventi sulle componenti paesaggistiche e sullo stesso patrimonio edilizio esistente, informa le prestazioni più qualificanti della Strategia per la Qualità Urbana ed Ecologico-Ambientale (Squea) che sostiene i 5 obiettivi strategici e i progetti-guida […]

4. L’obiettivo è di un consumo di suolo zero, senza quindi utilizzare la possibilità offerta dalla Legge urbanistica regionale di consumare un ulteriore 3 percento di suolo, che l’Amministrazione comunale ritiene di poter attivare esclusivamente per scelte connesse alla produzione di energia da fonti rinnovabili, in considerazione degli interventi strategici che la medesima legge esclude da questo conteggio. […] Si affianca un impulso consistente ad alcuni grandi Progetti Urbani storici e nuovi: Darsena, Ex Agip, Distretto di Classe e trasversale Mirabilandia-Pineta di Classe […]

5. Il Pug ha messo a punto dispositivi normativi e una Guida per la Qualità Urbana ed Ecologico-Ambientale che hanno lo scopo di creare le condizioni di fattibilità necessarie. Ciò sia nel caso degli interventi puntuali di Qualificazione Edilizia sia in quelli più intensivi di Ristrutturazione Urbanistica, di Addensamento e Sostituzione Urbana. La strada individuata si basa sulla combinazione tra premialità urbanistiche differenziate – oscillanti fra il 30% e il 100% di incremento di superficie rispetto all’esistente o a un indice di base – e il rispetto di Requisiti e Indicatori Prestazionali di diverso tipo e con valori crescenti all’aumentare delle premialità urbanistiche. Prestazioni in termini di: permeabilità dei suoli e desigillazione, dotazioni vegetali qualificate per ossigenare l’aria e stoccare CO2, nuove fonti energetiche per aumentare la produzione da quelle rinnovabili, multifunzionalità qualificata alla scala territoriale ed edilizia, dotazioni territoriali aggiuntive di servizi alla scala urbana e di prossimità, nuovo welfare per l’accessibilità e l’offerta di alloggi sociali.

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